Strahinja Pavlovic sembrava uscito dai radar di Mister Conceição, lasciato in panchina dal momento del suo arrivo, il tecnico portoghese lo ha riproposto mercoledì scorso in Champions nella gara casalinga con il Girona grazie anche alla squalifica di Tomori. Il centrale difensivo serbo ha risposto presente risultando determinante per mantenere lo strenuo vantaggio e contribuire alla conquista dei tre preziosi punti per il passaggio agli ottavi della competizione europea.
Delle sue qualità ne avevamo parlato in questo blog, al suo arrivo, con l’articolo di Luca Villani: “Pavlovic: ottime scuole non solo muscoli”
Nella partita di oggi, contro i ducali che all’andata avevano sconfitto i rossoneri dando forza ai dubbi sulla gestione Fonseca, Pavlovic è stato impiegato da centrale difensivo di sx accanto a Matteo Gabbia.
La sua partita è stata encomiabile, per impegno, attitudine ed efficacia. Fedele alle richieste dell’allenatore: i difensori centrali devono essere i primi, quando hanno spazio davanti a sè, ad accelerare palla al piede per provocare l’uscita di un avversario e cominciare così a disorganizzare il sistema difensivo rivale.
Lo ha fatto con dedizione, convinzione, forse non stilisticamente bello, e a noi questo interessa poco ma, certamente, efficace.
Ha messo una pezza in più di un’occasione in fase difensiva, ha suonato la carica in quella offensiva culminata in un goal siglato con un imperioso stacco di testa, annullato per fuorigioco di pochi centimetri.
Non vogliamo esagerare nella retorica nè semplificare, come sapete in questo blog sosteniamo il pensiero che il calcio sia complesso, ma, tutti coloro che oggi hanno il privilegio di indossare la maglia rossonera dovrebbero provare a mettere in campo tutto ciò che Strahinja ha saputo profondere in questo pazzo anticipo di San Siro, evitare litigi, conflitti che, se non hanno un seguito propositivo, ledono il raggiungimento degli obiettivi comuni; denunciare un malessere per provare tutti insieme a risolverlo sempre in favore della causa comune. É un diritto ed è un dovere esternare ciò che non va a livello personale e sappiamo quanto sia difficile e faticoso assumersi questa responsabilità. Si dice continuamente che la squadra sia una famiglia e allora credo che, proprio in questi momenti, si debba darne testimonianza.
FORZA MILAN
7 risposte
Caro Filippo, oggi Paplovic è stato un gigante in tutti i sensi, non ha sbagliato un passaggio. È stato bravo negli anticipi e nell’uno contro uno, non si è fatto saltare nonostante gli attaccanti del Parma sono veloci e tecnici. 🖤❤️
Pavlovic, con maggior continuità, può diventare un elemento portante della squadra, dando solidità a un reparto che sta soffrendo molto la scarsa forma di Theo, oggi correttamente sostituito dal mister
La storia si ripete. Come per Bennancer, anche Pavlovic messo sul mercato e all’ultimo minuto (forse) si salva e resta per prendersi il posto. Che dire, speriamo. E speriamo che questa dirigenza si metta da parte e deleghi ad un DS capace di (ri)programmare il futuro calcistico di una squadra gloriosa come il Milan. Forza Milan Sempre 🖤❤️
Condivido ed apprezzo in pieno il tuo pezzo, Filippo, ancora accaldato dai vapori delle meritatissime docce al termine di un match molto “strano” come “strano” è il nome dell’eroe della serata: Strahinja Pavlovic! Come
“strano” ma sanguigno è stato il risultato finale con l’inserimento di un colpo di coscia di Inzaghiana memoria di un’altra stranezza militante nel nostro attacco: Chukueze!
Terminerei con una battuta alla Verdone: “… questo risultato ‘o famo “strano“!!
Ad averne di gare così!!!
Grazie Pavlovic, grazie Filippo!
Buon Milan a tutti!!
Massimo 48
Condivido ogni parola dell’articolo di Filippo. Ho solo delle perplessità riguardo al modo in cui si è costruita questa squadra e soprattutto sulle sue possibilità di miglioramento anche con un impegno in stile Pavlovic. Purtroppo, ci sono limiti tecnici e atletici e di squadra che nel confronto con le migliori squadre italiane e europee che oggettivamente dobbiamo accettare. Poi ci sono i miracoli. E nello sport succedono più frequentemente che nella vita reale.
PS. Su Pavlovic pur bravissimo…ma secondo me poco elastico e reattivo nel breve . Purtroppo a partire da Filippo abbiamo visto dei campioni!
Strahinja ha già nel nome qualcosa di pauroso (strah significa in serbo “paura”). Ha fatto due grandi partite, ha davvero suonato la carica quando c’è n’era bisogno, puntuale , preciso anche se ,ul primo gol in radio dicevano che non avesse chiuso prontamente sullo scivolone di Theo. Merita questa maglia, la suda, la ama.
E che lo dica un grandissimo difensore come Filippo Galli è molto significativo.