MILAN – ROMA 1-0: PAVLOVIC SEGNA, MAIGNAN PARA!

Il campionato italiano, anche in questo turno, ha messo in luce un fattore inequivocabile: non esiste, al momento, dopo 10 giornate, né una singola squadra né tantomeno un piccolo gruppo di formazioni capaci di trasmettere la sensazione di dominare un torneo dove tutti possono perdere punti da chiunque in un continuo sali e scendi di classifica che varia ad ogni giornata. Nessuna compagine propone un gioco talmente superiore e soprattutto solido capace di creare un solco considerevole nella classifica. Il pareggio interno del Napoli con il sorprendente Como, la vittoria all’ultimo respiro dell’Inter a Verona, la vittoria a Cremona di misura della Juventus, l’Atalanta sconfitta a Udine, per non parlare dello sprofondo Viola l’anno scorso tra le sorprese del campionato, ne sono una prova ulteriore .

Milan-Roma rappresentava una ghiotta occasione per le due formazioni, la Roma per provare a scappare da capolista solitaria, il Milan per rimanere agganciato al treno delle prime. I ragazzi rossoneri arrivavano al match serale con il morale non propriamente alle stelle, i pareggi dei turni precedenti con Pisa e Atalanta avevano rallentato la corsa che sembrava destinata allo sperato consolidamento, facendoci perdere un po’ di certezze acquisite. La partita con i giallorossi era di difficile previsione, perché metteva di fronte due delle migliori difese, lasciando pensare che il match potesse svilupparsi condizionato dal tatticismo esasperato, con gli episodi a fare da ago della bilancia.

Max Allegri costretto ancora una volta a fare a meno dei due uomini fondamentali per il gioco del Milan: Rabiot a centrocampo e Captain America Pulisic in attacco. Se a centrocampo ci sono state indicazioni positive da parte di Ricci dopo la trasferta di Bergamo, in attacco purtroppo l’assenza di Pulisic ha amplificato i tanti punti interrogativi già esistenti su questo reparto, troppo dipendente da Rafa Leao. Gimenez (stasera fuori per infortunio) slegato ed assente dalla manovra, Nkunku entrato a partita in corso ma impalpabile. Allegri optava per un attacco inedito, dettato dalle assenze precedentemente citate, un attacco potenzialmente pericoloso per la rapidità e la cifra tecnica degli interpreti e in grado di essere letale nelle ripartenze veloci. Per i due Mister Gasperini ed Allegri una serata particolare per la morte di Giovanni Galeone, un secondo padre per il nostro allenatore, personaggio umanamente meraviglioso e grande maestro di calcio, colui che vide per primo, a suo tempo, nel giovane Massimiliano le stimmate da futuro allenatore.

Milan in campo con l’ 1-3-5-2, in difesa confermato De Winter (Tomori recuperato per la panchina) con Gabbia e Pavlovic, centrocampo con Fofana, Luka Modric e Ricci, il bravo Bartesaghi con Saelemaekers esterni a tutta fascia, in avanti le due frecce Leao e Nkunku. La Roma di Gasperini con la coppia di attacco Soule- Dybala, priva anch’essa di un centravanti di peso.

PRIMO TEMPO 

La Roma parte nettamente meglio, aggredendo uomo su uomo e togliendoci il respiro. Siamo lenti macchinosi, annichiliti dall’aggressività dei giallorossi che ci inibiscono qualsiasi tipo di giocata, commettiamo errori di precisione in uscita dal basso che regalano nel primo quarto d’ora tre palle gol per gli uomini di Gasperini. Al 1° minuto un rinvio errato da Maignan viene recuperato da El Aynaoui che verticalizza immediatamente per Cristante, che apre il piattone dal limite dell’area e spedisce di poco a lato. Soffriamo la velocità della Roma ed il dinamismo del suo centrocampo che ci attacca con molti uomini, Celik crea grattacapi a Bartesaghi, Dybala gira minaccioso su tutto il fronte d’attacco senza dare punti di riferimento.

Al 10° minuto,  cross pennellato di Soulè per Ndicka in proiezione offensiva che, di testa, completamente solo, manda la palla a un palmo dal palo alla destra di un impietrito Maignan. Il Milan non riesce a ripartire i reparti sono slegati, merito del forcing asfissiante giallorosso molto più reattivo anche nella riconquista delle seconde palle. Al 17° minuto, ancora Celik soffia la palla a Bartesaghi e mette al centro un pallone che non viene intercettato di testa da De Winter che salta goffamente, Dybala controlla e il suo tiro passa pericolosamente vicino al palo di Maignan. Soffriamo terribilmente, ma il fatto di non essere in svantaggio sembra il classico segno del destino del calcio. Che arriva, puntualmente, al 36° minuto, quando, complice un calo dei giallorossi, Rafa Leao sprigiona i suoi cavalli volando sulla sinistra, Pavlovic gli corre a “rimorchio” liberando la propria rabbia, entra in aria avversaria e raccoglie il perfetto cross del portoghese e di interno piede porta in vantaggio il Milan. San Siro esplode liberandosi della paura, la squadra cresce e piano piano prende coraggio e campo, prima con Nkunku in girata, ma soprattutto con Fofana al 45°  minuto che, da centro area, manda la palla vicina al palo con Svilar immobile. Finisce un primo tempo sofferto, ma con buoni prodromi visto il finale incoraggiante dei rossoneri.

SECONDO TEMPO 

La squadra entra con il piglio giusto, quello delle grandi occasioni, torniamo ad essere quella squadra che a tratti avevamo visto nelle nostre ultime uscite. I primi dieci minuti sono tambureggianti, prima Ricci da fuori, subito dopo un bello scambio tra Nkunku e Saelemakers, la palla arriva a Fofana che si fa murare il tiro a botta sicura da Svilar. Nkunku e Saelemaekers crescono, Ricci disinvolto padroneggia a centrocampo, Luka Modric torna il nostro ispiratore e, proprio una sua apertura illuminante mette Leao in ottima posizione, Rafa perde però l’equilibrio al momento del tiro. Non lo perde pochi minuti dopo, quando un’apertura di Alexis lo mette in condizione di calciare, il tiro viene deviato d’istinto con la mano da Svilar.

Non è finita, il Milan attacca senza pause, Nkunku  prende un palo con un colpo di…addome , il centrocampo cresce nei suoi tre interpreti, abbiamo ritrovato l’identità, sospinti da un pubblico meraviglioso che trascina. Ma la Roma non molla e piano piano ritorna a farsi sotto, con alcuni cambi immette forze fresche, ma è ancora rossonera l’occasione forse più clamorosa. Al 68° minuto, un bel sinistro di Bartesaghi viene deviato con la punta delle dita da Svilar, una serie di rimpalli fa finire la palla a Leao che tira a botta sicura, sulla linea di porta salva Hermoso. Il match diventa vibrante, ma non perdiamo compattezza e determinazione, la Roma mette l’artiglieria pesante inserendo anche Dovbyk. All’80° minuto l’episodio chiave: un calcio di punizione al limite dell’area viene deviato da Fofana in barriera con il braccio, Guida non ha dubbi ed indica il dischetto. Dybala calcia alla sinistra di Maignan che, intuendo, vola con decisione respingendo il tiro. Il finale è un attacco convulso dei giallorossi ben controllato dai rossoneri che, compatti, conquistano una vittoria preziosa e meritata.

Non è stato facile questa stasera, nella mezz’ora iniziale i nostri ragazzi hanno faticato tremendamente, commettendo errori sanguinosi che potevano segnare in maniera determinante il match. Fortunatamente una volta presa coscienza dei pericoli scampati siamo cresciuti in maniera esponenziale. Rafa è stato determinate con i suoi strappi e con il sacrificio in ripiegamento, Nkunku, finalmente connesso, ha dato il suo contributo. È stato fondamentale il palleggio del nostro centrocampo con Ricci cresciuto minuto dopo minuto, Fofana muscoli e cuore e Modric tornato quello che conoscevamo. La difesa ha trovato in Matteo Gabbia il suo leader, supportato da un Pavlovic devastante nelle sue incursioni in avanti e attento in marcatura, ancora bene Bartesaghi dopo un inizio gara difficile ed un Alexis ormai sempre tra i migliori in ogni partita. Il successo di stasera ci riporta in quella zona Champions che non dobbiamo assolutamente abbandonare e che deve rimanere il nostro obbiettivo. Il Milan c’è, attendiamo adesso i rientri degli infortunati per poter consolidare un cammino ed un percorso di crescita che talvolta passa inevitabilmente anche da momenti di difficoltà. Max Allegri da stasera può tornare a sorridere, volgendo al cielo un ultimo sguardo ed un saluto al suo caro Maestro, Giovanni Galeone.

FORZA MILAN!!  

TABELLINO

MILAN-ROMA 1-0
Marcatori: 39’ Pavlovic

LE FORMAZIONI
MILAN (1-3-5-2): Maignan; De Winter, Gabbia, Pavlovic; Saelemaekers (dal 88’ Athekame), Fofana, Modric, Ricci, Bartesaghi; Nkunku (dal 84’ Loftus-Cheek), Leao (dal 90’+4). A disp.: Pittarella, Terracciano, Odogu, Estupinan, Jashari, Castiello. All. Massimiliano Allegri.

ROMA (1-3-4-2-1): Svilar; Hermoso (dal 84’ Tsimikas), Mancini, Ndicka; Celik (dal 77’ Dovbyk), El Ayanoui (dal 51’ Pellegrini), Kone, Wesley; Soule (dal 51’ Bailey), Cristante; Dybala (dal 84’ Baldanzi). A disp.: Vasquez, Gollini, Rensch, Ziolkowski, Pisilli, Ghilardi, El Shaarawy. All. Gasperini.

Arbitro: Guida di Torre Annunziata.
Ammoniti: 34’ El Ayanoui, 74’ Wesley, 75’ Celik, 78’ Fofana, 83’ Hermoso, 90’+5 Mancini.
Recupero: 1’ 1T, 4’ 2T.

BIO: Stefano Salerno nato a Livorno classe 1963, vivo a Firenze dal 1997  lavoro nel campo delle Telecomunicazioni, sono milanista dalla nascita appassionato di calcio inglese dai primissimi anni 70  e sostenitore della squadra dei 3 Leoni .   

10 risposte

  1. Era fondamentale vincere, per non far scappare la Roma, per rimanere attaccati alla vetta e per il morale, in questo momento di flessione dovuto anche alle assenze, il resto contava poco. Per quanto riguarda le nostre ambizioni faccio una considerazione e spero di essere smentito dai fatti.: Allegri ha più volte sostenuto, anche in chiacchierate private con gli amici qui a Livorno, che per vincere i campionati occorre una difesa solida che riesca a prendere meno gol possibili. Dice che per confermare questa teoria basta andare a vedere i numeri difensivi delle squadre che hanno vinto il campionato in Italia negli ultimi anni. Giustissimo, io però mi permetto di aggiungere anche che difficilmente la vittoria di un campionato prescinde da un centravanti da 20 gol.

  2. Grandissimo pezzo, Stefano!
    Questa vittoria ha un grande peso specifico per come è arrivata e per l’avversario che avevamo di fronte, la Roma, che merita di stare lì tra le prime posizioni. Abbiamo finora battuto il Napoli, sfiorato un successo meritato allo Stadium e ieri preso tre punti contro una diretta concorrente per le prime quattro posizioni. Il mantra va sempre ripetuto perchè il campionato è così equilibrato che parlare di altri obiettivi diventa difficile. Avanti, dunque, con umiltà. La Roma ci ha creato nella prima mezz’ora grattacapi e solo per sfortuna non ha trovato il vantaggio. Buon per noi. La sgasata di Leao sulla fascia e il gol Pavlovic hanno acceso i nostri ragazzi che nella ripresa hanno legittimato il vantaggio e sfiorato a più riprese il vantaggio. Nel finale abbiamo rischiato di compromettere il tutto, ma Maignan (finalmente!) ha ipnotizzato Dybala. Ottima prova dei ragazzi. Mi è piaciuto molto Ricci, che vedo in crescita, a cui fare fargli bene il tutoraggio di Modric, sempre nel vivo della manovra, onnipresente e onnipotente. Non mi è dispiaciuto affatto De Winter. Gabbia certezza e ultimo baluardo, Pavlovic pauroso, così come suggerito dall’etimologia serba del suo nome. Il giovane Bartesaghi rischia di togliere il posto ad Estupinian (bella la sua prova). Leao deve usare di più la testa, ha le capacità per essere un crack, ma spesso si assenta, si prende i suoi tempi che non sempre coincidono con la contingenza della partita.
    Ora testa al Parma che sicuramente ci affronterà con la rabbia in corpo e poi finalmente la sosta che servirà per recuperare uomini e preparare la partita con quelli là…
    Forza Milan

    1. Altro articolo bello e condivisibile, grazie Stefano! Sia il Milan quanto la Roma hanno una mancanza in comune: un valido centravanti! Ma tornando a risciacquare soltanto i panni di casa nostra mi preme sottolineare il fatto che nelle ultime due gare hanno portato punti alla classifica due difensori, Athekame e Plavovic! Che sia nella difesa il coniglio trovato nel cilindro dal mago/trainer livornese? Mah!!..staremo a vedere (mercato invernale con ricerca Vero Nueve docet!)
      Buona serata.
      Massimo 48

      1. Grazie caro Massimo .. serve assolutamente il centravanti ..una squadra di vertice deve avere un uomo da 15/20 gol a stagione

  3. Carissimo Stefano, il tuo articolo racconta con esattezza la storia di questa importante vittoria. Le fatiche iniziali ci devono mantenere lucidi e realisti nel comprendere il valore del Milan di questo primo periodo. Certamente un Milan migliorato nella compattezza e nella guida tecnica, ma che sappiamo avere dei limiti e delle fragilità. Godiamoci questa vittoria, le belle giocate di Leao, la geometria e robustezza del centrocampo e l’attenzione del reparto difensivo. Speriamo recuperando gli infortunati di riuscire a stare vicini alle prime posizioni. La squadra c’è e l’ambiente quest’anno sembra cambiato e pronto a sostenere i giocatori. Con umiltà, avanti così!

    1. Grazie Mirco per la tua gentilezza cerco di raccontare con semplicità e onestà intellettuale il nostro Milan nel bene e nel male .Questa stagione per me con un paio di ritocchi può diventare interessantissima. un caro saluto

  4. Caro Stefano, un altro articolo da leggere tutto d’un fiato.! Ben fatto. Le tue considerazioni sono le nostre, tifosi milanisti. I ragazzi stanno crescendo di partita in partita vedi Ricci Bartezzaghi e salemakers. E questo fa ben sperare. La prossima sfida di Max è di far convivere Pulisic ( dovrebbe essere vicino al rientro) con Leao che considero inamovibile dalla sua posizione prediletta a six. Chi farà la punta centrale? Bene aver questi problemi.
    Saluti alla prossima! Alessio

    1. Grazie Alessio, dopo un periodo terribile per via degli infortuni ben venga il problema di far convivere tizio o caio , vuol dire che abbiamo molte varianti da proporre… anche se il centravanti ci vuole .. eccome. Lo ripeto fino allo sfinimento se teniamo “botta” fino a gennaio d la società regale i 2 tasselli che mancano ………….. qui mi fermo. Un caro saluto

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