Da Saitama a Seattle, con ambizione e orgoglio. I prossimi avversari dell’Inter al Mondiale per Club, in programma stasera, sabato 21 giugno alle 21 italiane, rispondono al nome degli Urawa Red Diamonds: una delle squadre più prestigiose e tifate dell’intero panorama calcistico asiatico. I giapponesi, arrivati alla competizione iridata grazie al trionfo nell’AFC Champions League 2022, sognano il colpo grosso contro i nerazzurri, nonostante la netta differenza tecnica tra le due formazioni.
Origini nobili e una storia di successi
Fondata nel 1950 come squadra aziendale delle industrie Mitsubishi, con sede a Kōbe, l’Urawa Red Diamonds, conosciuta familiarmente come Urawa Reds, rappresenta da decenni un punto fermo del calcio nipponico. Trasferitasi a Saitama e divenuta una delle squadre fondatrici della J. League nel 1992, la società ha vissuto stagioni altalenanti, ma è riuscita a ritagliarsi un posto nell’élite asiatica.
In Giappone vanta un palmarès ricco: otto Coppe dell’Imperatore, due J1 League (2004 e 2006), due Coppe di Lega e due Supercoppe giapponesi. Sul fronte internazionale, ha scritto la storia diventando la prima squadra nipponica a conquistare tre AFC Champions League (2007, 2017 e 2022), raggiungendo i sudcoreani del Pohang Steelers come secondi club più titolati della competizione, dietro l’Al-Hilal.
Una tifoseria bollente nel cuore del Sol Levante
Nel calcio giapponese, nessuno può vantare una spinta popolare paragonabile a quella dei “Reds”. A testimoniarlo, i 5.000 tifosi volati fino a Seattle per la sfida d’esordio del torneo contro il River Plate, persa 3-1. Canti, coreografie, tamburi e passione sfrenata hanno confermato che l’Urawa non è solo una squadra, ma un’istituzione culturale in patria.
Il tifo organizzato nasce nei primi anni ’90, con i Crazy Calls e, successivamente, con gli URAWA BOYS, oggi cuore pulsante della curva. Una marea rossa che accompagna ogni passo della squadra, in patria come all’estero.
Allenatore polacco e ambizioni ritrovate
Alla guida tecnica c’è Maciej Skorża, tornato in panchina nell’agosto 2024 dopo una pausa di otto mesi. Già protagonista del trionfo continentale del 2022, il tecnico polacco è chiamato a ricostruire solidità e ambizione in una squadra che nella scorsa stagione si è smarrita, chiudendo al 13° posto in campionato. Ora però i Reds sono tornati in corsa: quarti in classifica nella J1 League con 34 punti in 21 giornate, a sette lunghezze dalla vetta.
Non è un mistero che Skorża simpatizzi per l’Inter — lo ha detto chiaramente citando Piotr Zielinski, che però salterà l’incontro per infortunio. Ma sulla panchina nerazzurra potrebbe sbucare comunque un altro polacco: Nicola Zalewski, una delle carte a sorpresa da giocare a gara in corso.
Talento sudamericano e un portiere simbolo
Tra i protagonisti da tenere d’occhio c’è Matheus Savio, ex Flamengo, inserito nella Best XI della J.League lo scorso anno: centrocampista d’inserimento, tecnico e imprevedibile. In difesa, la coppia composta dal brasiliano Danilo Boza e dal norvegese Marius Hoibraten — quest’ultimo finito sotto i riflettori per non aver stretto la mano agli avversari del River, episodio che ha sollevato qualche polemica.
Ma il vero simbolo della squadra resta il portiere Shusaku Nishikawa, 37 anni, veterano con tre partecipazioni al Mondiale per Club e un’influenza carismatica che va oltre il campo. In attacco, attenzione a Ryoma Watanabe, rientrato in grande forma dopo un infortunio ed elemento chiave nella risalita primaverile dei Reds. Occhi puntati anche su Yusuke Matsuo, autore del rigore contro il River, che ha promesso battaglia: “Ora cambieremo marcia”.
Precedenti e curiosità
Per l’Urawa non è la prima volta contro un’italiana al Mondiale: nel 2007 sfidò il Milan in semifinale, cedendo di misura (1-0, gol di Seedorf). Oggi il club torna a sognare una nuova impresa, anche se l’ostacolo è enorme: di fronte c’è l’Inter vice-campione d’Europa, che ha già mostrato la propria determinazione nel voler alzare un trofeo mondiale.
Da bonsai a katana
Saitama è nota per i suoi bonsai ma sabato, all’alba italiana, i Reds cercheranno di colpire come una katana ben affilata. Se l’Inter abbassasse la guardia, il rischio di un colpo a sorpresa sarebbe reale. Per i nerazzurri sarà fondamentale approcciare con serietà, perché questo avversario giapponese ha cuore, pubblico, tradizione e qualche colpo imprevisto. E al Mondiale, ogni leggerezza si paga.

BIO: Federico Locarno, 20 anni, è uno studente di Management dello Sport con una grande passione per il calcio. Scrive articoli circa da due mesi e si dedica con entusiasmo e curiosità ad esplorare e analizzare il mondo del calcio, sia quello attuale che quello passato. Condividendo quotidianamente i suoi pensieri e approfondimenti sul calcio tramite Instagram e LinkedIn.
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Una risposta
Complimenti! Sei preparatissimo!