L’Ungheria, famosa superpotenza calcistica del dopoguerra, trascinata dalla leggenda Ferenc Puskás e dal celebre “Magical Magyarok” guidato da Gusztáv Sebes, che rivoluzionò il gioco con un calcio fluido e posizionale, precursore del “calcio totale” poi sviluppato dagli olandesi, a partire dagli anni ’80 visse un lungo declino. Dopo il Mondiale del 1986, il Paese, colpito dalla crisi economica post-comunista, ebbe ripercussioni anche sul calcio con conseguente fuga dei migliori talenti all’estero e da mancanza di investimenti nel settore.
Negli ultimi quindici anni, fortunatamente però, ha avviato una profonda opera di ricostruzione calcistica. Grazie a consistenti investimenti pubblici e privati è stato lanciato un ambizioso piano di sviluppo infrastrutturale: ristrutturazione degli stadi, creazione di centri sportivi all’avanguardia, accademie giovanili e un rifinanziamento dell’NB I (la prima divisione), sostenuto da sponsor, diritti TV e incentivi fiscali.
I risultati non si sono fatti attendere: la nazionale si è qualificata a Euro 2016 – dove ha sorpreso per solidità e organizzazione, pareggiando con squadre del calibro di Germania e Francia – e si è confermata anche a Euro 2020. Oggi i giovani calciatori ungheresi crescono in un contesto strutturato, con concrete possibilità di affacciarsi al professionismo, anche oltre i confini nazionali, come dimostrano profili emergenti del calibro di Dominik Szoboszlai.
Tra i giovani calciatori ungheresi emergenti, merita una menzione Kristóf Lakatos.
Difensore classe 2008, muove i primi passi nel settore giovanile del Veszprém Gió, una realtà poco nota su scala nazionale ma storicamente attenta alla formazione e valorizzazione dei talenti locali. Nell’agosto del 2022, all’età di appena 14 anni, viene acquistato dal Fehérvár FC, uno dei club di riferimento del calcio ungherese, vincitore di tre campionati nazionali e finalista nella Coppa UEFA del 1985 contro il Real Madrid. Attualmente è aggregato con continuità al gruppo della prima squadra, segnale evidente della fiducia del club e del potenziale di crescita del ragazzo. Nell’estate del 2024, a soli 16 anni, firma il suo primo contratto da professionista, in vigore fino al 30 giugno 2027.
Elemento stabile della nazionale ungherese Under 17, ha partecipato alle qualificazioni per il Campionato Europeo di categoria, dove ha offerto prestazioni convincenti, confermando l’immagine di un profilo affidabile, maturo e mentalmente centrato.
Kristóf è un difensore centrale ben strutturato fisicamente, alto circa 186 cm, destro naturale, utilizzato prevalentemente in una linea a quattro. È dotato di buona velocità sul lungo e mostra una discreta qualità tecnica, sufficiente per impostare l’azione con semplicità e precisione, predilige giocate essenziali ma efficaci, funzionali alla costruzione del gioco. Si muove con eleganza e fluidità, dimostrando anche una buona capacità comunicativa con il reparto arretrato.
Dal punto di vista tattico è un profilo ordinato, attento nella chiusura della profondità e solido nei duelli individuali. Ha un’ottima propensione al contrasto fisico e tende a non concedere spazio all’avversario risultando spesso difficile da superare nell’1vs1. Si distingue anche per la sua efficacia nel gioco aereo.
Permangono tuttavia margini di miglioramento, proprio nella marcatura: può e deve essere più reattivo e aggressivo nelle letture preventive. Anche l’intensità e la decisione nelle aggressioni della palla in avanti rappresentano aspetti su cui lavorare per completare il suo percorso di crescita.
A nostro avviso, si tratta di un difensore centrale con un profilo fisico, tattico e comportamentale ancora in fase di evoluzione, ma che presenta basi interessanti per un ragazzo della sua età. Su queste fondamenta si può lavorare con profitto pensando anche a contesti competitivi più importanti.

BIO: Carmine Apollaro nato il 27 novembre 1990. Vive a Morano Calabro, un piccolo paese in provincia di Cosenza. Laureato in scienze motorie, ha lavorato come scout, prima per il settore giovanile del Frosinone Calcio e poi per il settore giovanile del Parma Calcio dove ha svolto anche il ruolo di match analyst per le categorie under 15 e under 16.