Dopo un avvio difficile e un mercato turbolento, l’Olympique Marsiglia di Roberto De Zerbi è tornato a correre: sei partite di altissimo livello e una classifica che ora fa sognare.
UN’ESTATE COMPLICATA
L’inizio della seconda stagione di De Zerbi sulla panchina dell’OM non è stato dei più semplici. Alla prima di campionato, la sconfitta in trasferta contro il Rennes ha acceso subito le tensioni all’interno dello spogliatoio, culminate in un violento alterco che ha portato all’addio dell’inglese Rowe (ora al Bologna) e alla partenza inaspettata di Adrien Rabiot(ora al Milan), uno dei giocatori chiave del centrocampo.
Agosto si è trasformato in un mese instabile: la vittoria per 5-2 sul Paris FC è stata seguita da un nuovo stop a Lione (1-0), e il clima intorno alla squadra sembrava tutt’altro che sereno.
IL LAVORO DI BENATIA E LONGORIA
A dare una svolta decisiva al momento del club ci hanno pensato Mehdi Benatia, direttore sportivo, e Pablo Longoria, presidente. Nelle ultime ore del mercato estivo, i due dirigenti hanno chiuso trattative fondamentali per il rafforzamento della rosa, lavorate per mesi con pazienza e determinazione.
In difesa sono arrivati rinforzi di grande esperienza: Emerson Palmieri, Nayef Aguerd (dal West Ham) e soprattutto Benjamin Pavard, il colpo che ha infiammato il Vélodrome. A centrocampo, gli innesti di Matt O’Riley (dal Brighton) e Arthur Vermeeren (dal Lipsia) hanno portato qualità, dinamismo e visione di gioco.
Il club ha speso sì 96 milioni sul mercato – con Igor Paixão, acquistato per 35 milioni, come operazione più costosa della storia dell’OM – ma ha anche incassato circa 80 milioni in uscite. Il bilancio finale: un passivo contenuto di soli 16,5 milioni di euro. Un mercato ambizioso, ma intelligente.
IL CAMBIO DI MARCIA
Da quel momento, l’OM è cambiato radicalmente. A partire dal 12 settembre, Marsiglia ha vinto cinque delle successive sei partite ufficiali, con l’unico stop arrivato sul campo del Real Madrid, nel palcoscenico del Bernabéu (2-1), in una gara comunque ben giocata e condizionata da due rigori a favore delle Merengues.
I risultati parlano chiaro:
- 4-0 vs Lorient
- 2-1 vs Real Madrid
- 1-0 vs PSG
- 2-1 vs Strasburgo
- 4-0 vs Ajaccio
- 3-0 vs Metz
Cinque vittorie, una sola sconfitta. E soprattutto, una tenuta difensiva solida: solo un gol su azione subito in sei partite. La nuova linea difensiva, rinforzata dagli innesti e guidata dal leader Balerdi, già capitano, ha trasformato la squadra in un muro difficile da superare.
UN MESE DA RECORD
Quello appena concluso è stato il miglior periodo dell’era De Zerbi a Marsiglia. Lo confermano i numeri e lo ribadisce lui stesso, soddisfatto dei progressi della squadra all’interno del progetto triennale.
L’anno scorso, l’obiettivo era il ritorno in Champions League, centrato brillantemente con un secondo posto. Quest’anno il passo successivo era chiaro: accorciare il divario con il PSG. Obiettivo momentaneamente raggiunto: oggi l’OM è secondo in classifica a un solo punto dai parigini, battuti 1-0 lo scorso 22 settembre in un match storico, il primo successo in Ligue 1 contro i rivali da 14 anni.
Il tecnico italiano ha sintetizzato così quella vittoria:
«Uno dei motivi per cui ho scelto Marsiglia era provare a battere il PSG. Loro rappresentano il potere, e io voglio sfidarlo. Questo non mi piace».
IL MIGLIOR ALLENATORE DELLA STORIA DELL’OM?
Non è solo una sensazione: Roberto De Zerbi vanta il 61% di vittorie in Ligue 1, il dato più alto nella storia dell’OM per un allenatore con almeno 10 presenze ufficiali in panchina.
Marsiglia ha ritrovato identità, ambizione e risultati. Il progetto si sta sviluppando nei tempi previsti, con una squadra che, nel ruolo di “underdog di lusso”, sta sorprendendo la Francia intera. E forse, quest’anno, non si limiterà a inseguire.

BIO: Federico Locarno, 20 anni, è uno studente di Management dello Sport con una grande passione per il calcio. Scrive articoli circa da due mesi e si dedica con entusiasmo e curiosità ad esplorare e analizzare il mondo del calcio, sia quello attuale che quello passato. Condividendo quotidianamente i suoi pensieri e approfondimenti sul calcio tramite Instagram e LinkedIn.
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