Anno 2013: Benitez viene presentato a Napoli.
Nel lontano 2013 Rafa Benitez veniva presentato alla stampa e ai tifosi quale nuovo allenatore del Napoli. Ad una domanda sui giovani il tecnico nativo di Madrid rispose che la differenza tra l’Italia e l’Europa fosse nella concezione anagrafica: “un giovane, fuori dai vostri confini, è considerato tale a 17-18 anni, in Italia lo sono fino alla soglia dei 23!”
Va da sè che il giovane diventi vecchio. Accade perchè molti vengono mandati a “fare esperienza” in categorie inferiori di quella di appartenenza del proprio Club perchè non sono abbastanza forti. Sebbene la valutazione possa valere per alcuni, non significa che valga per tutti. I giovani non sono sufficientemente talentuosi, non sono “pronti”, quante volte lo sentiamo?La causa, per molti, sarebbe nell’inadeguatezza degli investimenti. Ma siamo sicuri che sia solo una questione economica? Siamo sicuri che non si debba guardare ad altro?
Vediamo di seguito alcuni dati che, forse, ci aiutano a comprendere meglio lo stato dell’arte e come si tenda a nascondere la polvere sotto il tappeto per mostrare la stanza pulita.
Cominciamo con i contributi economici che la Federazioni e le Leghe dei maggiori campionati Europei distribuiscono ai Club a fronte dell’utilizzo dei giovani calciatori, paragonandoli agli incentivi che le nostre istituzioni calcistiche assegnano ai Club in serie C e in serie D per la medesima ragione (minutaggio in campo del giovane calciatore).
INGHILTERRA (Premier League, Championship, ecc.)
• Nessun incentivo economico diretto per minutaggio Under nelle prime due leghe.
• Tuttavia, Premier League 2 e EFL Trophy offrono vetrine importanti per i giovani, e le squadre ricevono contributi per la partecipazione.
• I club ricevono fondi per lo sviluppo giovanile attraverso il sistema Elite Player Performance Plan (EPPP), che però premia più lo sviluppo che il minutaggio in prima squadra.
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GERMANIA (Bundesliga e 2. Bundesliga)
• Non ci sono premi diretti legati al minutaggio, ma:
• La DFL (Deutsche Fußball Liga) monitora l’impiego di giovani e ha creato linee guida di incentivazione tecnica.
• I club che sviluppano e promuovono talenti (soprattutto “homegrown”) beneficiano in termini di immagine, scouting e accordi di valorizzazione con la DFB (Deutsche Fußball Bund)
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FRANCIA (Ligue 1 e Ligue 2)
• La LFP (Ligue de Football Professionnel) non prevede premi per minutaggio.
• Tuttavia, esiste un fondo di solidarietà e incentivi per i club che formano giovani che poi diventano professionisti e vengono ceduti (es. formazione dei centri come Clairefontaine).
• È uno dei paesi con più attenzione allo sviluppo interno.
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SPAGNA (La Liga e Segunda División)
• Nessun premio economico diretto per minutaggio.
• Ma ci sono regole stringenti sulla rosa:
• I club devono avere un certo numero di giocatori cresciuti nel vivaio (canteranos).
• I giovani che vengono formati in casa hanno più facilità a entrare in rosa, e spesso si valorizzano anche per plusvalenze future.
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OLANDA (Eredivisie)
• Anche qui nessun premio diretto, ma l’intero sistema calcistico è strutturato per favorire i giovani:
• Club come Ajax, AZ Alkmaar o Feyenoord ricevono benefici indiretti dal minutaggio under: incentivi UEFA, premi da cessione, ranking UEFA, ecc.
• L’Eredivisie è spesso utilizzata come vetrina: ciò crea un meccanismo virtuoso (vendite milionarie → investimenti nei settori giovanili → più spazio ai giovani).
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ITALIA
• Solo in Serie C, D e nei campionati dilettantistici ci sono premi diretti legati al minutaggio degli Under, finanziati dalla Lega o dalla FIGC.
• In Serie A e B: nessun premio obbligatorio, ma esistono incentivi “tecnici” o regolamentari (come il minutaggio minimo per accedere a fondi di solidarietà UEFA, o per rientrare in progetti come “Club Italia”).
Paese | Premi economici diretti per minutaggio? | Incentivi alternativi |
Italia | ✅ (Serie C e D) | Fondi FIGC e UEFA |
Inghilterra | ❌ | EPPP, competizioni giovanili |
Germania | ❌ | Incentivi tecnici e valorizzazione |
Francia | ❌ | Bonus per club formatori |
Spagna | ❌ | Obblighi rosa, valorizzazione |
Olanda | ❌ | Sistema pro-giovani, plusvalenze |
Categoria | Età giocatore (Under) | Incentivo annuo massimo per club | Minuti richiesti | Note |
Serie C | U-21 (nati dopo 1° gennaio 2004 ca.) | Fino a €450.000 totali (a scaglioni) | Circa 30.000 minuti complessivi club (tutti gli Under) | Fondo totale distribuito tra i club in base al minutaggio degli Under |
Es. €5.000–7.000 per ogni 1000 minuti | Valore proporzionale: più minuti, più incassi | |||
Serie D | U-19, U-20 (es. 2005–2006–2007) | Contributo FIGC: €1.000–1.500 per partita se impiegati minimi 3 Under | Minimo 3 Under obbligatori in campo | 1 portiere + 2 giocatori (con età precise annuali) |
Max €30.000–40.000 a stagione per club | Tutte le 34 partite (o più) | Fondo proporzionale all’effettivo rispetto della norma |
SERIE C
• Il fondo annuale viene suddiviso in base ai minuti giocati complessivamente da tutti gli Under del club.
• L’incentivo cresce se si schierano giocatori più giovani.
• Sono previsti bonus aggiuntivi per il debutto di ragazzi provenienti dal proprio vivaio.
SERIE D
• Obbligo regolamentare: 3 Under in campo a ogni partita (le età variano ogni anno).
• Se il club non rispetta questo obbligo, può subire penalità o perdere la quota di contributo.
• Alcune regioni/Comitati locali aggiungono premi specifici (per esempio, in Lombardia o Veneto).
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ESEMPIO PRATICO SERIE C
Una squadra che schiera ogni partita:
• 2 giocatori nati nel 2004 (U21)
• 1 nato nel 2005 (U20)
Totalizza 90 minuti x 3 giocatori x 38 partite = 10.260 minuti
→ Potrebbe ricevere fino a €70.000–80.000 di incentivo.
INVESTIMENTO MEDIO ANNUO PER CLUB PER SETTORE GIOVANILE (2024)
Secondo il report UEFA “Training Facility e Youth Investment Landscape”, i club delle massime serie europee investono complessivamente circa 870 milioni € all’anno nel settore giovanile
Paese | Investimento medio annuo per club |
Inghilterra | circa 6,1 M€ |
Germania | circa 5,3 M€ |
Francia | circa 4,7 M€ |
Italia | circa 4,6 M€ |
Spagna | circa 3,4 M€ |
Svizzera | circa 2,7 M€ |
Paesi Bassi | circa 1,9 M€ |
Portogallo | circa 1,8 M€ |
Belgio | circa 1,7 M€ |
Quindi nonostante siamo nei primi 4 Paesi per investimento, non siamo in grado di produrre calciatori da poter competere con le altre realtà. Fa molto stupore vedere come nazioni quali Belgio, Portogallo, Olanda che, pur demograficamente ed economicamente inferiori a noi, siano in grado di produrre calciatori di grande valore.
Vediamo altri dati che possono aiutarci a capire da dove provenga questo buco generazionale
Investimenti in infrastrutture
• Negli ultimi 5 anni, oltre 1 mld € spesi in centri d’allenamento e accademie .
• Circa 53 club hanno inaugurato nuovi centri; altri 27 sono in costruzione .
• Inoltre, la UEFA con il programma HatTrick VI (2024–2028) distribuisce quasi 935 M€ agli Stati membri per infrastrutture e sviluppo giovanile .
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🔄 Solidarity payments UEFA (2022–23)
• Le competizioni europee (Champions, Europa e Conference League) destinano circa il 4 % dei ricavi a supporto dello sviluppo giovanile e ai club non partecipanti .
• Anche le competizioni femminili destinano circa il 20 % dei ricavi a questi scopi .
Nel 2023–24, i fondi di solidarietà ammontavano a circa 308 M€ annui, con oltre 25 M€ destinati specificamente ai settori giovanili .
Il posizionamento dell’Italia
• Italia: investimenti medio-club di 4,6 M€, solidamente al quarto posto dopo UK, Germania e Francia .
• Cinque anni di investimenti europei strutturali + italiana: contributi solidali UEFA (~19% del totale giovanili) .
• Circa €139 M assegnati ogni anno (2018/19) in solidarietà ai club italiani e altri .
Aspetto | Europa Top (UK/DE/FR) | Italia | Altri |
Investimento medio club | 4,7 – 6,1 M€ | 4,6 M€ | Spagna ~3,4 M€; Portogallo 1,8 M€ |
Infrastrutture (5 anni) | > 1 Mld€ a livello continentale | Italia incluso nel conteggio | — |
Fondi HatTrick | 935 M€ totale UE (2024–28) | disponibile anche all’Italia | — |
Solidarity payments | ~308 M€/anno (giovani + non partecipanti) |
SINTESI FINALE
• Tra le massime Leghe europee, per investimenti nel settore giovanile, l’Italia è al quarto posto: circa 4,6 M€ per club, subito dopo UK, Germania e Francia.
• Questi fondi sono spesso destinati a personale, strutture, scouting e formazione.
• Oltre all’investimento diretto, l’Italia beneficia anche delle solidarity payments UEFA e dei fondi HatTrick, che supportano infrastrutture e programmi giovanili.
• Nonostante quanto esposto i giovani faticano a trovare spazio nelle Prime Squadre come evidenziato anche dai commenti dei tifosi sul sito web ‘Reddit’.
Di seguito una panoramica aggiornata a giugno 2025 sui Settori Giovanili e sulle infrastrutture (proprietà o in affitto) dei club di Serie A:
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🏟️STRUTTURE E PROPRIETÀ DEI CENTRI GIOVANILI
Centro giovanile / U23 | Proprietà | Spesa annua stimata / investimento specifico | |
Juventus | Vinovo (Giovanili/Femminile) e Continassa (Prima squadra + JTC) | Proprietà (Vinovo, Continassa) | Continassa: spesa totale ~€60 M+; Vinovo: investimento ~€28 M |
Atalanta | Centro Sportivo Zingonia (Under e prima squadra) | Proprietà | Investimenti continuativi, >€35 M negli ultimi 5 anni (centro e vivai) |
Milan | Milanello (prima squadra + U23 + Primavera), Vismara (Settore giovanile) | Proprietà | Under‑23: ~€12 M solo per struttura e gestione |
Inter | Centro G. Facchetti (Inter Campus) con Primavera | Proprietà | Academy: spesa annua ~€6 M, ritorno netto €42 M in 6 anni |
Fiorentina | Viola Park (Bagno a Ripoli: prima squadra + settore giovanile) | Proprietà | Nuovo centro inaugurato il 11 ott 2023; proprietario del complesso |
Napoli | Condiviso, nessun centro proprio dedicato | In affitto / struttura comunale | Infrastrutture insufficienti; nessuna cifra pubblica diretta |
Juventus U23 | Già inclusa in Continassa/Vinovo | Proprietà | Inserita nel progetto infrastrutturale principale |
Altri club (Udinese, Sassuolo, Frosinone, ecc.) | Molti di proprietà (es. Udinese, Sassuolo, Frosinone) | Proprietà private dei centri sportivi/stadi | |
Serie A in generale | Solo 7 club su 20 possiedono impianti sportivi, 85% usano strutture pubbliche |
SPESE E RITORNI ECONOMICI
• Inter: gestione settore giovanile ~€6 M/anno, resa netta €42 M in 6 anni .
• Milan: Under‑23 richiede ~€12 M per avviamento + strutture .
• Juventus: mega‑progetto Continassa + J‑Village >€60 M, con ritorni da campus, merchandising, media .
• Atalanta: circa €127 M ricavati da vendite vivai 2019‑2023, investimenti intensivi .
• Fiorentina: nuovo centro all’avanguardia, ma costi non pubblicati; proprietà totale .
• Napoli: infrastrutture carenti, nessun investimento significativo o proprietà immobiliare .
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RIEPILOGO E RIFLESSIONI
• Club con strutture di proprietà e forte investimento: Juventus, Atalanta, Milan, Inter, Fiorentina.
• Club con strutture in affitto o insufficienti: Napoli, molti di medio-piccola dimensione.
• Serie A nel complesso: la maggioranza delle squadre dei settori Giovanili gioca in impianti pubblici o condivisi; solo poche eccezioni posseggono strutture proprie .
• I grandi club italiani investono decine di milioni in centri giovanili.
Economicamente risultiamo la quarta potenza europea per investimenti ma non riusciamo a garantire il prodotto finale. Certo ci sono problemi legati alla dignità professionale di chi lavora nei Settori Giovanili e le risorse investite andrebbero collocate meglio perchè, forse, il problema principale risiede nelle competenze dei formatori e degli allenatori ed anche nelle modalità di selezione. A quest’ultima osservazione si ricollega l’ennesimo episodio increscioso a cui abbiamo assistito: genitori che per far giocare il figlio sono disposti a pagare cifre folli a intermediari senza scrupoli che trovano sponda all’interno delle società.
Johan Cruijff una volta disse: “non ho mai visto una barca di soldi segnare un goal “, certo non poteva immaginare che da noi, in Italia, i soldi possono andare a segno.

BIO: Vincenzo D’Aniello è nato ad Aversa (CE) il 25-5-1985 . È in possesso della licenza di allenatore UEFA/B e ha allenato in diverse categorie e in diverse scuole calcio della provincia di Caserta e Napoli.
2 risposte
Complimenti per il dettaglio e il quadro esaustivo, vorrei riassumere tutto in 2 fattori perché è evidente oramai che il modus operandi italiano è non solo obsoleto ma anche abbastanza grottesco.
1) Fattore mandano i giovani a fare esperienza nelle società o categorie inferiori perché?
a) NON SANNO SVILUPPARE IL GIOVANE e quindi demandano il problema ad altri e se fallisce la colpa rimane del giovane .
b) SI É FATTO SEMPRE COSI tipico ragionamento italiana (anche se lo mascherano con ragioni fantasiose ma il fine e quello)
2) Le società li mandano in società inferiori pagando un bonus presenze di x soldi quindi esempio a tot presenze io ti riconosco tot. ovvio che le società sono “obbligate” a farli giocare poi metteteci quelli che pagano per giocare qualche giocatore di esperienza per essere competitivi e la squadra è fatta quato vale da D,C,B quindi chi rimane fuori dalla reale crescita? I giovani dei vivai perché se un giovane di buona prospettiva o magare un po tardivo non troverà mai posto in quella categoria perchè il sistema che non funziona e quindi le società prendono a prestito con bonus e i propri giovani contano sulla speranza non sulla visione.
Se poi andiamo su gli staff e sulle tarantelle metodologiche apriremmo un altro capitolo.
Vedete il calcio è uno sport complesso (per svariate caratteristiche) il vero problema è come renderlo semplice (per alcuni o per molti).
Vi lascio con un esempio:
Il cellulare che utilizzate è semplice per voi prendiamo la chiamata fai il numero premi il tasto verde e parte la chiamata semplice no?
Sapete che dietro ce una programmazione che fa si che qui gesti complessi per programmazione di molte righe di codice si trasformano in una cosa semplice alla portata di tutti anche i più anziani.
Questo manca al nostro sistema gente in grado di sviluppare questo.
Il perchè…. lo sanno tutti da allenatore con un percorso formativo dico che è una vergogna.
Il primo passo è dare stabilila ai formatori con contratti a tempo indeterminato e con stipendi seri almeno ci sarebbe una base.
Complimenti Vincenzo per l’articolo così esaustivo e ben centrato e pure a Paolo per le sue osservazioni giustissime a commento. Io penso che la questione dei: “finanziamenti da destinare allo sviluppo dei settori giovanili” sia essenzialmente una palla macroscopica; inventata dai soliti noti soloni, al fine di rinviare e procrastinare e nel frattempo, rimanere aggrappati ai loro posti privilegiati, coi ramponi da scalata. La frase di Cruyff, citata da Vincenzo e cioè quella che una barca di soldi non ha mai segnato dei goal, è giustissima. E spiega tutto. A parte le ovvie migliorie e lo sviluppo a livello di infrastrutture che, certamente, sarebbe auspicabile e forse potrebbe anche portare qualche piccolo vantaggio in termini di sviluppo, seppure indiretto; i soldi che in tanti vorrebbero destinare ai settori giovanili, sarebbero più che altro, altri fondi statali da imbertarsi. Anche perché mi sembra intuitivo, che se io do tanti soldi ma le persone che dovranno farne (buon) uso non cambiano, quale potrebbe essere il miglioramento? Io credo che-spendendo poco, ma spendendo e non mettendo al proprio pizzo-si potrebbero cambiare ugualmente tante cose. Dal cooptate nuove persone; possibilmente anche provenienti dall’estero; per ampliare le visioni; accrescere le competenze; fornire una supervisione meno “condizionata” da amicizie; tornaconti personali e consorterie varie e soprattutto-finalmente!- confrontarsi con gli altri e mettere in discussione i convincimenti acquisiti in decenni e che, evidentemente, non funzionano più; ammesso che l’abbiano mai fatto. Smetterla con questa insopportabile prosopopeica, convinzione di sapere tutto e mancare solo di “fondi”, altrimenti sì che la faremmo vedere al mondo intero… questa retorica vieta e qualunquista va abbandonata. Bisogna lavorare sui programmi e sì, magari intascare meno fondi al vertice della piramide ed evitare di offrire 200 € ad un allenatore(mi è successo personalmente), che ovviamente non può sopravvivere con una simile miseria. A presto!