Francesco Farioli: l’allenatore emergente che sta facendo rinascere l’Ajax
Francesco Farioli, 35 anni, è uno degli allenatori più promettenti nel panorama calcistico europeo. Attualmente alla guida dell’Ajax, il tecnico italiano è riuscito a coniugare tradizione e pragmatismo, cercando di ridare al club olandese quella competitività che negli ultimi anni era venuta meno. Farioli, con il suo approccio metodico e profondamente filosofico al gioco, sta facendo parlare di sé in tutto il mondo del calcio. La sua carriera, infatti, si sta rivelando tanto affascinante quanto inaspettata, e il suo nome sta rapidamente emergendo come uno dei migliori giovani allenatori della sua generazione.
Dalla filosofia al calcio
Il percorso di Francesco Farioli nel calcio è tutt’altro che convenzionale. Nato a Barga, in provincia di Lucca, nel 1989, Farioli ha intrapreso la sua carriera sportiva come portiere, giocando a livello dilettantistico con il Margine Coperta, per poi abbandonare il calcio giocato all’età di 19 anni, decidendo di dedicarsi completamente alla formazione da allenatore.
Questa decisione, seppur fuori dall’ordinario, si è rivelata lungimirante. Farioli si è iscritto all’Università degli Studi di Firenze, dove ha conseguito la laurea in Filosofia nel 2008, con una tesi dal titolo “La filosofia del gioco: l’estetica del calcio e il ruolo del portiere”. Questo background accademico, che unisce passione per la filosofia e il calcio, ha avuto un impatto diretto sulla sua visione del gioco e sul suo approccio tattico, dando una forte impronta teorica al suo modo di allenare. In particolare, Farioli ha sempre cercato di trasferire nei suoi giocatori non solo la conoscenza tecnica, ma anche una profonda consapevolezza estetica e filosofica del calcio, che si traduce in un gioco armonico, collettivo e intrinsecamente bello.
Dalla Turchia alla Francia
Dopo i primi passi nel calcio dilettantistico e la gavetta come vice allenatore e preparatore dei portieri, la carriera di Farioli ha preso slancio all’estero. La sua esperienza con la squadra giovanile dell’Aspire Academy in Qatar, dove ha lavorato come preparatore dei portieri, lo ha messo in contatto con alcuni dei migliori talenti emergenti del calcio mondiale, fornendogli un’opportunità unica per crescere sotto il profilo professionale.
Nel 2016, Farioli è entrato nello staff tecnico di Roberto De Zerbi, diventando preparatore dei portieri al Benevento, per poi continuare questa collaborazione al Sassuolo. In questi anni, il giovane tecnico ha imparato a conoscere e apprezzare il lavoro metodico e dettagliato di De Zerbi, acquisendo una solida esperienza sui campi di Serie A. Tuttavia, la vera svolta nella sua carriera è arrivata quando, nel 2019, Farioli ha assunto per la prima volta la guida tecnica di una squadra in Turchia, come assistente allenatore di Cagdas Atan all’Alanyaspor.
Il grande passo verso la carriera da allenatore è avvenuto al Fatih Karagümrük, sempre in Turchia, dove Farioli ha potuto dimostrare le sue qualità di tecnico, riuscendo a guidare la squadra a una stagione positiva. Ma è all’Alanyaspor che il suo nome è davvero esploso nel panorama internazionale. Sotto la sua guida, il club turco ha ottenuto il miglior piazzamento della sua storia in Süper Lig, con un sorprendente quinto posto. Le sue idee tattiche innovative e la capacità di valorizzare i giovani giocatori lo hanno reso uno degli allenatori più apprezzati in Turchia.
Nel 2021, il passo successivo è stato il Nizza. Il club francese, in quel periodo in cerca di un’identità più solida, si è affidato al tecnico italiano che ha saputo mettere a punto una squadra che, pur non avendo grandi nomi, ha saputo giocare un calcio compatto e reattivo. La stagione con il Nizza ha permesso a Farioli di perfezionare ulteriormente il suo gioco posizionale, basato su un attacco fluido e una difesa organizzata, ma sempre con una forte componente estetica.
La grande chiamata
Il culmine della carriera, finora, è arrivato nel 2024 quando l’Ajax ha deciso di puntare fortemente su di lui per riportare il club ai vertici del calcio europeo. Era necessario risollevare le sorti della squadra, dopo una stagione deludente che ha visto l’Ajax mancare la qualificazione alla Champions League e faticare in Eredivisie. L’Ajax, conosciuto per la sua tradizione offensiva e per l’alta qualità del gioco, ha trovato un allenatore che, pur non essendo olandese e senza esperienze precedenti nel campionato olandese, aveva dimostrato di avere un forte background internazionale e una solida visione tattica.
L’efficacia del gioco di Farioli
Farioli è consapevole che l’Ajax stia vivendo un momento di transizione. Il club, pur essendo una delle realtà calcistiche più importanti d’Europa, ha dovuto fare i conti con una serie di difficoltà economiche e una generazione di talenti che ha faticato a replicare i successi degli anni passati. In questo contesto, il tecnico italiano ha cercato di infondere alla squadra un calcio moderno, che pur rimanendo fedele ai principi storici del club, puntasse su un equilibrio tra bellezza estetica e solidità tattica.
Il suo approccio al gioco è stato chiaro fin dal primo giorno: “Se non esistono le condizioni per essere attraente, sii almeno efficace”. Un concetto che Farioli ha tradotto in campo con un gioco che privilegia il controllo e il possesso palla, ma anche una solida fase difensiva, che si basa su un pressing alto e un’intensa organizzazione tattica. I suoi Ajax, infatti, non sono mai stati una squadra che ha preso gol facilmente, piuttosto una formazione che ha saputo rispondere con una compattezza difensiva, migliorata notevolmente rispetto alle stagioni precedenti.
Le prime insidie
Il suo inizio con l’Ajax non è stato privo di difficoltà. La squadra ha mostrato delle difficoltà nei momenti cruciali, come nelle partite contro Utrecht o AZ Alkmaar, dove non è riuscita a concretizzare i vantaggi acquisiti. Farioli è però riuscito a risollevare la squadra grazie a una serie di vittorie decisive contro formazioni di alta classifica come il Feyenoord e il PSV Eindhoven, dimostrando che il suo metodo comincia a dare i frutti sperati.
Una delle caratteristiche distintive del suo Ajax è la capacità di segnare nei minuti finali delle partite, grazie a un’efficace gestione delle energie. Questo aspetto, tanto tattico quanto fisico, ha permesso alla squadra di rimanere competitiva fino all’ultimo secondo, un segno evidente dell’ottima preparazione mentale e fisica curata dallo staff tecnico.
La centralità dei giocatori
Sotto la sua guida, molti giocatori hanno visto un evidente miglioramento. Davy Klaassen, ad esempio, ha raggiunto il suo massimo livello di prestazioni, contribuendo non solo in fase di recupero palla, ma anche in fase offensiva. L’ex calciatore del Liverpool, Henderson, ha ritrovato un ruolo centrale nella squadra, mentre giovani come Kian Fitz-Jim e Kenneth Taylor si sono adattati perfettamente al sistema di gioco del tecnico italiano. Tant’è che su Kenneth Taylor, le big del panorama calcistico europeo hanno già messo gli occhi per il futuro.
Anche i giocatori offensivi, come l’ala belga Mika Godts, sono cresciuti molto dimostrando che il suo approccio riesce a far emergere il talento e a dare equilibrio a una squadra che negli ultimi anni sembrava mancare di identità.
Il sogno europeo
Il percorso dell’Ajax in Europa League, dopo essersi classificato tredicesimo nella League Phase, è proseguito ai playoff contro l’Union Saint-Gilloise. In questa gara che potremmo definire il derby del Benelux, la squadra di Farioli ha avuto la meglio ai supplementari con un risultato complessivo di 3-2, raggiungendo il turno successivo nella competizione. Giovedì, alla Johan Cruijff Arena, si è giocata la gara d’andata degli ottavi di finale tra Ajax ed Eintracht Francoforte, conclusa con il punteggio di 2-1 per i tedeschi. Passaggio del turno, dunque, ancora in bilico ma che purtroppo vede sfavorita la squadra di Amsterdam.
Conclusioni
Francesco Farioli, grazie alla sua esperienza internazionale e alla sua visione filosofica del calcio, sta riscrivendo la storia dell’Ajax. Con un approccio tattico che mescola la tradizione olandese e l’innovazione, sta cercando di riportare il club ai vertici del calcio europeo. Seppur con le difficoltà di una squadra che sta attraversando una fase di transizione, Farioli sta riuscendo a costruire una squadra più solida, pragmatica e competitiva, con un’identità che potrebbe rivelarsi vincente nel lungo periodo. Se il suo progetto continuerà a evolversi in questo modo, l’Ajax potrà tornare presto a essere uno dei protagonisti principali delle competizioni internazionali.

BIO: Federico Locarno, 20 anni, è uno studente di Management dello Sport con una grande passione per il calcio. Scrive articoli circa da due mesi e si dedica con entusiasmo e curiosità ad esplorare e analizzare il mondo del calcio, sia quello attuale che quello passato. Condividendo quotidianamente i suoi pensieri e approfondimenti sul calcio tramite Instagram e LinkedIn.
https://www.instagram.com/fedeloca_/profilecard/?igsh=MXI3MnMwMGxubXM5Nw==: https://www.linkedin.com/in/federico-locarno-bb0b23334?utm_source=share&utm_campaign=share_via&utm_content=profile&utm_medium=ios_app