Nato il 2 gennaio 2009 a Blanes, in provincia di Girona, da genitori polacchi, Michal Żuk è un calciatore di ruolo centrocampista che attualmente milita tra le fila del Barcellona under 18.
Ragazzo con un talento fuori dal comune, comincia a far parlare di sé molto presto, a soli sei anni segna 27 gol in 16 partite con l’Aqua Hotel di Lloret de Mar, attirando l’attenzione del Barcellona, che lo inserisce nel proprio settore giovanile, La Masia, il vivaio più famoso e studiato del mondo, non solo per la qualità dei calciatori formati, ma per la filosofia identitaria che trasmette sin dalle prime categorie, infatti inizialmente gioca da trequartista, ma ben presto viene arretrato per valorizzarne la visione, il primo controllo e la capacità di gestire i tempi del gioco: le sue armi migliori.
Nel 2022, per ragioni familiari, i Żuk tornano in Polonia e Michal gioca un’intera stagione nel vivaio del Pogoń Szczecin. Tuttavia l’esperienza si rivela transitoria e nell’estate del 2023 rientra a Barcellona, riprendendo il suo percorso nel club catalano in un continuo crescendo.
Infatti il 2025 per lui inizia nel migliore dei modi, dal Barcellona U16, a gennaio debutta con l’U18 dove nella partita d’esordio parte titolare e contribuisce al 6‑1 contro il FE Grama con una prestazione lucida, matura e autorevole.
A maggio invece arriva un altro riconoscimento importante, firma il suo primo contratto da professionista con il Barcellona. Questa è una dimostrazione di fiducia da parte del club blaugrana, consapevole di avere tra le mani un potenziale calciatore per la prima squadra.
Parlando di nazionale, Polonia e Spagna se lo contendono, ma per ora per lui la Roja ha la priorità e viene convocato con continuità nell’under 16.
Calciatore alto circa 174 cm è un profilo ancora in fase di maturazione morfologica e funzionale con una struttura non particolarmente imponente, ma che riesce a compensare efficacemente attraverso ottimi livelli di agilità, coordinazione motoria e rapidità nello stretto.
Il suo piede naturale è il destro, ma ha una notevole competenza anche nell’uso di quello debole, che utilizza con naturalezza e precisione, tanto da renderlo quasi equiparabile al piede dominante.
Il primo controllo è un aspetto distintivo del suo repertorio: pulito, orientato e funzionale alla giocata successiva, spesso utilizzato per saltare l’uomo già in ricezione.
Possiede un dribbling secco e rapido sul breve, favorito da una buona velocità di piedi, evidente anche la sua abilità nel giocare in spazi stretti, dove riesce a mantenere lucidità e controllo, uscendo da contesti di pressione con giocate intelligenti e sempre finalizzate al proseguimento dell’azione.
Dal punto di vista tattico viene schierato come play in un centrocampo a tre, l’intelligenza calcistica è uno dei suoi tratti distintivi. Si muove tra le linee con tempismo e intuito, mantenendo una postura corporea aperta che gli consente di giocare preferibilmente in avanti e di ricevere orientato alla progressione.
È particolarmente abile nel leggere lo spazio e nel posizionarsi in zona luce, grazie a movimenti continui ed efficaci che gli permettono di farsi trovare tra le maglie avversarie.
In fase di non possesso, evidenzia discrete capacità nell’1 contro 1 difensivo e nella gestione dei contrasti diretti, con margini di miglioramento ancora ampi.
In sintesi possiamo definirlo come un calciatore dotato di ottime qualità tecniche abbinate ad intelligenza tattica e consapevolezza del gioco che pochi coetanei possono vantare e che nostro avviso molto presto potrebbero proiettarlo verso palcoscenici di ben altro spessore rispetto alle semplici categorie giovanili.

BIO: Carmine Apollaro nato il 27 novembre 1990. Vive a Morano Calabro, un piccolo paese in provincia di Cosenza. Laureato in scienze motorie, ha lavorato come scout, prima per il settore giovanile del Frosinone Calcio e poi per il settore giovanile del Parma Calcio dove ha svolto anche il ruolo di match analyst per le categorie under 15 e under 16.