Una storia di passione e ambizione
L’AS Monaco, club calcistico monegasco fondato nel 1924, ha sempre rappresentato un’anomalia nel panorama calcistico europeo: una squadra di uno Stato minuscolo che sfida le metropoli d’Europa. Tant’è che il club del Principato di Monaco, fa parte della Ligue 1 francese. Nel corso della sua storia, il Monaco ha conquistato 8 titoli di Ligue 1, 5 Coppe di Francia e ha raggiunto la finale di Champions League nel 2004. La sua filosofia si è sempre basata sull’investimento nei giovani talenti, creando una società che ha prodotto stelle come Thierry Henry, Kylian Mbappé e James Rodríguez.
Un nuovo ciclo
La stagione 2024-2025 segna un punto di svolta per l’AS Monaco. Sotto la guida dell’allenatore austriaco Adi Hütter, il club ha intrapreso un nuovo ciclo, puntando su un gioco offensivo e dinamico. I moduli di riferimento sono il 4-2-3-1 o il 4-4-2, con un pressing alto e transizioni rapide. La filosofia di gioco richiama quella dei club tedeschi moderni: intensità, verticalità, coraggio. Il risultato? Attualmente un 3º posto in Ligue 1 a solo un punto dal Marsiglia secondo e qualificazione alla Champions 2025-’26 aritmeticamente acquisita.
I protagonisti della stagione
Eliesse Ben Seghir – Il diamante monegasco
Classe 2005, cresciuto nel vivaio, Eliesse Ben Seghir è uno dei talenti più cristallini del calcio europeo. Elegante, tecnico, imprevedibile: un trequartista capace di spaccare le difese con una giocata. Dopo aver scelto di rappresentare la nazionale del Marocco, il 2024 lo ha visto maturare a livello internazionale, diventando uomo squadra e simbolo di un nuovo ciclo. Finora in questa stagione, Ben Seghir è stato un giocatore di spicco per il Monaco, contribuendo con 9 gol e 4 assist in tutte le competizioni. Una delle sue prestazioni più notevoli è stata nella sua prima partita di Champions League, dove ha giocato un ruolo chiave in una sorprendente vittoria a sorpresa contro il Barcellona, dimostrando una maturità che va oltre la sua età. Dopo la partita, Ben Seghir, insieme al giovane compagno Maghnes Akliouche, ha detto: “Noi giochiamo senza pressione. Non sentiamo le aspettative intorno a noi; giochiamo liberamente e ci comportiamo bene.”
Mohamed Akliouche – L’intelligenza tattica
Altro prodotto del vivaio (e potenzialmente ennesima plusvalenza dei monegaschi), Akliouche è la mente del centrocampo. Visione, tecnica, inserimento: un centrocampista moderno, capace di fare tutto. Medaglia d’argento alle Olimpiadi di Parigi 2024 con la Francia, ha aggiunto esperienza internazionale al suo repertorio già completo .
Mika Biereth – L’uragano danese
Arrivato in sordina nel mercato invernale, Mika Biereth ha conquistato Monaco a suon di gol. 13 reti in campionato, tre triplette, un impatto devastante. Il danese classe 2003 unisce potenza e fiuto del gol, rievocando la fama da bomber di Trezeguet o Radamel Falcao. Il suo arrivo a gennaio 2025 ha portato una ventata di freschezza e vitalità all’attacco del Monaco. Il suo impatto immediato è stato straordinario, segnando tre triplette in poche settimane e diventando il primo giocatore a raggiungere la doppia cifra di gol nel 21° secolo con così poche partite disputate. È anche il primo giocatore monegasco dalla stagione 1955-56 a segnare tre triplette in una stagione di Ligue 1.
Lamine Camara – Energia africana
Giovane, determinato, polivalente. Camara, dinamico mediano senegalese, rappresenta la nuova linfa verde del Principato. È arrivato al Monaco nel luglio 2024 per una cifra di 15 milioni di euro dal Metz, ha subito lasciato il segno con prestazioni solide e una rete al debutto in Ligue 1 contro il Lione. Ha anche esordito in Champions League con una vittoria sul Barcellona .
Mohamed Zakaria – Il muro difensivo
Difensore centrale marocchino, Zakaria è stato una presenza solida nella retroguardia del Monaco. La sua capacità di leggere il gioco e di anticipare gli avversari è stata cruciale per la difesa della squadra.
Il cuore pulsante dell’AS Monaco
Il centro sportivo di La Turbie, situato sulle alture che sovrastano il Principato di Monaco, rappresenta il cuore pulsante dell’AS Monaco. Inaugurato nel 2022, questo moderno centro di allenamento è stato progettato per rispondere alle esigenze più elevate in termini di prestazioni, recupero e sviluppo dei giovani talenti. Con un investimento di 55 milioni di euro, il centro si estende su 5 ettari e offre strutture all’avanguardia, tra cui tre campi di allenamento conformi agli standard UEFA e FFF, una palestra completamente attrezzata, un centro medico, una sala di balneoterapia e cabine “Dream Box” per ottimizzare il recupero fisico dei giocatori. Questo centro non è solo un luogo di allenamento, ma anche un ambiente educativo e formativo.
I giovani calciatori, selezionati attraverso una rete di scouting tra le migliori, sono seguiti passo dopo passo in ogni aspetto della loro crescita, inclusi gli studi scolastici. Lontano dalle distrazioni e dalla pressione mediatica, i ragazzi crescono in un ambiente ideale che favorisce la loro maturazione sia come atleti che come persone.
In sintesi, il centro sportivo di La Turbie non è solo una struttura all’avanguardia per l’allenamento dei professionisti, ma anche un ambiente dedicato alla formazione e allo sviluppo dei giovani talenti, incarnando la filosofia dell’AS Monaco di investire nel futuro attraverso l’educazione, la diversità e l’eccellenza sportiva.

BIO: Federico Locarno, 20 anni, è uno studente di Management dello Sport con una grande passione per il calcio. Scrive articoli circa da due mesi e si dedica con entusiasmo e curiosità ad esplorare e analizzare il mondo del calcio, sia quello attuale che quello passato. Condividendo quotidianamente i suoi pensieri e approfondimenti sul calcio tramite Instagram e LinkedIn.
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