GENOA – MILAN 1-2: I ROSSONERI LA RIBALTANO IN DUE MINUTI

Continua l’avvicinamento alla partita clou della stagione, la finale di Coppa Italia contro il Bologna, la fermata è Genova, sponda rossoblu, ma com’è il barometro dei nostri ragazzi e di tutto  l’ambiente rossonero? La situazione generale della squadra è buona, i successi della settimana scorsa contro Inter in coppa e la vittoria con il Venezia in campionato pare abbiano dato stabilità all’ambiente.

Il clean sheet della nostra porta e il ritorno al gol del Bebote Gimenez, sicuramente le notizie più positive, l’unico aspetto che lascia il tifoso milanista al limite dello sconcerto è l’ormai cronica situazione (al limite del paradossale) della sospirata “fumata bianca”, termine ampiamente abusato visto il periodo storico che stiamo passando, per la scelta del Direttore Sportivo, una situazione veramente imbarazzante che non rientra nello stile e nel blasone della nostra società.

La squadra con il nuovo modulo ormai ampiamente metabolizzato ha trovato buon equilibrio e compattezza, Mister Conceição appare più tranquillo e con la possibilità di preparare meglio gli incontri che rimangono da qui alla fine della stagione, personalmente mi lasciano perplessi alcuni titoli della carta stampata sportiva dove persiste sempre la tendenza a trovare la magagna, l’ultima di pochi giorni fa, il ritorno di fiamma del Real su Theo Hernandez, tappiamoci le orecchie e tiriamo diritti agli obbiettivi.

La partita di stasera rappresentava un po’ la  classica “tappa di transito”, per usare un gergo tanto caro al Giro d’Italia che tra poco avrà il suo inizio, una tappa comunque importante …. fatta quasi senza fermarsi, cercando un risultato positivo e possibilmente mantenendo l’integrità fisica dei nostri giocatori in vista della finale del 14 maggio. Il Milan confermava la difesa a tre, con in mediana Reijnders e Fofana, Jimenez e Theo laterali, a sorpresa Loftus Cheek dal primo minuto al posto di Leao sulla trequarti insieme a Pulisic a sostegno di Jovic al rientro dalla lombalgia dando vita ad un 1-3-4-2-1. Il Genoa ormai salvo, grazie al bel lavoro di Vieira, ritrovava Junior Messias ex rossonero dell’ultimo scudetto, con capitan Frendrup, indomabile recupera palloni, e trascinatore dei rossoblu.  

PRIMO TEMPO

Il match inizia con una fase di studio che dura circa cinque minuti poi il Genoa cambia atteggiamento diventando aggressivo, i rossoblu stanno bene e hanno la testa sgombra, giocano uomo su uomo creandoci problemi nella costruzione della manovra fin dall’uscita palla difensiva; sbagliamo troppo e siamo prevedibili in attacco.

Arriviamo cosi’ all’8 minuto quando Cuffy entra in area saltando in un solo colpo Theo e Reijnders il tiro è all’angolo lontano ma Mike Maignan si allunga reattivo e respinge il tiro con la mano destra compiendo una super parata, siamo in difficoltà. Il Genoa percuote con Messias che mette più volte in difficoltà Pavlovic che deve ricorrere spesso al fallo per fermarlo, cartellino giallo al 21 minuto per lui.

Passano due soli minuti ed ancora la squadra di Vieira sfiora il vantaggio sugli sviluppi di un corner di Martin: la palla attraversa la nostra area e una deviazione di Pulisic per poco non procura l’autogol, ancora Maignan con un balzo portentoso toglie letteralmente il pallone che stava varcando la linea, sulla respinta ancora un tiro di Messias ed ulteriore prodezza di Mike con i piedi. La partita si fa, a tratti, dura, l’arbitro lascia correre alcuni interventi dei rossoblu che avrebbero meritato altra attenzione, ammonirà solo Thorsby già autore di alcuni falli precedenti, al 30 minuto, a seguito di un pestone ,viene sostituito precauzionalmente Fofana, non sembra niente di grave per fortuna al suo posto entra Leao e torniamo al consueto attacco ed al 1-3-4-3.

Al 38 minuto finalmente il primo tiro in porta dei rossoneri con Theo in arrembante proiezione offensiva, il suo bel tiro dai venticinque metri viene parato da Leali in due tempi, non è facile creare gioco in attacco, siamo troppo statici, solo al 41 minuto un bello scambio di Leao, in velocità, lancia Pulisic davanti a Leali che dall’area piccola non riesce a batterlo facendosi respingere il tiro. Si chiude un primo tempo di grande sofferenza con un Genoa tambureggiante che ci ha creato più di un grattacapo.

SECONDO TEMPO 

Ci aspettiamo un altro Milan ma purtroppo le nostre attese sono deluse, continuiamo a subire la pressione dei rossoblù, siamo sempre troppo poco  precisi in uscita palla, Leao stenta a prendere velocità anche per i pochi palloni arrivati, Jovic praticamente lasciato solo a se stesso, il centrocampo fa fatica con Loftus Cheek che alterna cose buone ad errori dettati dalla scarsa condizione fisica e con Reijnders che non si accende.

Al 58 minuto ancora Genoa vicino al gol con Fendrup (gran bel giocatore!!), vera anima indomabile, il cui tiro passa di poco a lato della nostra porta; passano tre minuti ed il Genoa passa meritatamente in vantaggio: altro bel cross in piena area di Martin dove il nuovo entrato Vitinha sbuca troppo solo, tra Pavlovic e Theo, e di piatto batte Maignan. Il Milan attonito non reagisce, i rossoblu continuano il loro pressing asfissiante, anche troppo, manca infatti un secondo giallo per Thorsby che l’arbitro colpevolmente non vede.

Conceição cambia ed inserisce Gimenez e Felix per Jovic e Jimenez ed il Milan piano piano cresce. Al 76 minuto ottimo movimento di Gimenez che scatta in fascia destra sul filo del fuorigioco e mette un bel pallone a centro area, Leao appostato all’altezza del dischetto controlla e tira, una deviazione di Cuffy, spiazza Leali e ci da il pareggio. Passa solo un minuto e al 77 il Milan ha più campo anche per il calo evidente dei rossoblù che hanno subito il gol del Milan, Reijnders in proiezione offensiva imbuca per Leao che serve al centro una palla veloce, Frendrup in affanno con la punta del piede nel tentativo di anticipare Felix mette nell’angolino alla sinistra del proprio portiere per un inaspettato vantaggio rossonero. La partita prosegue con gli attacchi genoani che hanno però perso lucidità ed efficacia, l’arbitro continua a vedere solo i falli dei nostri giocatori ed ammonisce Felix, Gabbia e Leao che, diffidato, salterà il Bologna.

Finisce finalmente una partita sofferta, con la terza vittoria consecutiva in trasferta tra campionato e Coppa Italia per Mister Conceição è la prima volta. Ci portiamo a casa questi tre punti che servono al morale. Dobbiamo però restare in allerta prendendo consapevolezza di cosa ci aspetterà nella prossima partita in campionato e sopratutto  il 14 maggio con un Bologna che gioca con la stessa intensità ed ha una maggiore qualità dei nostri avversari di stasera. 

FORZA MILAN!!!  

TABELLINO

GENOA-MILAN 1-2
Marcatori: 61’ Vitinha, 76’ Leao, 77’ aut. Frendrup.

LE FORMAZIONI
GENOA (1-4-2-3-1):
 Leali; Sabelli, Vásquez, De Winter, Martín; Frendrup, Masini; Messias (dal 60’ Vitinha), Thorsby (dal 72’ Ahanor), Norton-Cuffy (dal 86’ Ekhator); Pinamonti. A disp.: Siegrist, Sommariva, Badelj, Bani, Kassa, Otoa, Venturino, Zanoli. All.: Vieira. 

MILAN (1-3-4-2-1): Maignan; Tomori (dal 79’ Walker), Gabbia, Pavlović; Jiménez (dal 70’ Joao Felix), Reijnders, Fofana (dal 28’ Leao), Loftus-Cheek, Theo Hernández; Pulisic (al 79’ Musah), Jović (dal 70’ Gimenez). A disp.: Sportiello, Torriani; Bartesaghi, Florenzi, E. Royal, Terracciano, Thiaw; Camarda, Chukwueze. All.: Conceição. 

Arbitro: Collu di Cagliari.
Ammoniti: 22’ Pavlovic, 27’ Thorsby, 69’ Loftus-Cheek, 82’ Leao, 84’ Gabbia, 90’+2 Joao Felix.

Recupero: 2’ 1T, 5’ 2T.

BIO: Stefano Salerno nato a Livorno classe 1963, vivo a Firenze dal 1997  lavoro nel campo delle Telecomunicazioni, sono milanista dalla nascita appassionato di calcio inglese dai primissimi anni 70  e sostenitore della squadra dei 3 Leoni .   

6 risposte

  1. Ottimo commento! Non c’è molto altro da aggiungere a quanto scritto. E’ una tappa di avvicinamento alla finale di Roma, che sarà la vetta da scalare con piglio e con la voglia di vincere. Più che altro, bisognerebbe arrivarci con tutti gli uomini al top. In questo senso sarà importante recuperare Fofana, uscito ieri durante la partita. Il campionato offre ben poco ma i ragazzi hanno vinto una partita su un campo storicamente ostico. Ora testa al Bologna, avversario di una tappa di trasferimento e di una salita che potrebbe coronare una stagione, fin qui altalenante e contradittoria.

    1. Grazie Vincenzo..speriamo di aver fatto tesoro dalla partita di ieri come scritto troveremo situazioni simili con piu’ qualità

  2. Come sempre condivido il tuo analitico commento alla gara del nostro Diavolo Stefano!
    Mi hanno particolarmente colpito due lemmi della tua esposizione: “Tappa di transito” e
    “Fumata bianca”. Da accanito tifoso del ciclismo quale sono, e forse più del calcio, spesso e volentieri come del resto ben rimarchi, una gara o corsa interlocutoria serve a preparare a mestiere l’assalto finale che, quasi sempre, è una salita o una cronometro nel ciclismo mentre nel calcio è sempre e soltanto una finale dove spesso va a vincere non il più forte ma il più in forma nei 90′ del match.
    Non a caso una miriade di campioni delle due ruote tra Olanda, Belgio e Germania hanno vinto le migliori classiche in linea senza mai vincere neppure un Tour, un Giro o una Vuelta. Certo non è nel nostro lignaggio concludere un Giro allo 8/9nono posto… ma se ci aggiudicassimo questa Coppa Italia sarebbe come aver vinto una Parigi Roubaix!!… Tradotto la nostra (per quest’anno) Fumata Bianca!!! (habemus MILAN❤️🖤)

    Un caro abbraccio.
    Massimo 48

    1. Grande Massimo le tue perle di saggezza sempre apprezzabili …speriamo bene dai la Coppa sarebbe un buon viatico per la nuova stagione

  3. Non l’ho vista, mi fido ciecamente del tuo commento dal quale deduco che ieri sera si è vista una partita del solito dottorMilanJekyill Confidiamo in MrMilanHide per il 14 😀

    1. Ciao Gianluca più una sorta di “fuga da Alcatraz “prigionieri per trecquarti di partita poi trovato il pertugio giusto

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