LA FINALE : ARGENTINA – FRANCIA.

Argentina contro Francia, atto finale della Coppa del Mondo in Qatar.

L’Argentina torna in finale 8 anni dopo la sconfitta con la Germania, in Brasile, nel 2014.

La Francia è alla sua seconda finale di fila e punta al bis consecutivo come Italia e Brasile.

I campioni del mondo in carica tenteranno di riconfermarsi come solo l’Italia di Pozzo nel 1938 era riuscita a fare dopo il trionfo nel 1934 ed il Brasile nel 1958 in Svezia e nel 1962 in Cile.

Per i francesi sara’ la quarta finale nelle ultime sette edizioni. Nessuno come loro.

Tre i precedenti in un Mondiale tra Francia e Argentina, ma mai in finale. Quella in Qatar, quindi, sarà una finale inedita nella storia del Mondiale. L’Argentina e’ avanti 2-1 nei precedenti scontri. Due vittorie dei sudamericani nella fase a gironi, nel 1930 per 1-0 e nel 1978 fini’ 2-1.

L’ultimo precedente 40 anni dopo, nel 2018, Mondiali di Russia. Vittoria della Francia per 4-3 agli ottavi di finale. Mbappé 4 anni fa segnò una doppietta che diede il là al cammino trionfale dei transalpini.

L’Argentina ha raggiunto la finale della Coppa del Mondo cinque volte dall’inizio della competizione, nel 1930, con un record di due vittorie e tre sconfitte.

La vittoria più recente risale al 1986, quando Diego Maradona incanto’ il mondo in Messico.

Ecco elencate le finali che hanno visto protagoniste, vincenti o perdenti, Argentina e Francia.

Cominciamo con l’Argentina:

Finale del Mondiale 1930 (URUGUAY) : Uruguay – Argentina 4-2

L’ Argentina fu invitata come una delle 13 squadre alla Coppa del Mondo inaugurale nel 1930, nel vicino Uruguay.

L’Albiceleste supera la fase a gironi a punteggio pieno, tre vittorie su tre partite. Vittoria con gli Stati Uniti 6-1 in semifinale prima di affrontare nella finale la nazionale del Paese ospitante.

L’Uruguay vince 4-2 a Montevideo diventando la prima nazionale ad alzare la coppa al cielo.

Finale del Mondiale 1978 (ARGENTINA) : Argentina – Olanda 3-1

L’Argentina dovra’ aspettare 48 anni per giocare una finale di coppa del mondo. Dopo una partita carica di tensione, a tratti violenta, la squadra guidata dal CT Luis Cesar Menotti ha la meglio sugli Orange grazie alla doppietta di Mario Kempes e al goal di Daniel Bertoni dopo che i tempi regolamentari erano terminati in parita’ (1-1).

Finale del Mondiale 1986 (MESSICO) : Argentina – Germania Ovest 3-2

Quattro anni dopo aver fallito la difesa del titolo nei mondiali giocati in Spagna nel 1982, l’Argentina torna in finale nel 1986 ed affronta la Germania. In vantaggio per 2-0, l’albiceleste si fa raggiungere dai tedeschi ma e’ una giocata geniale di Maradona che consente al compagno Burruchaga di trovarsi di fronte all’estremo difensore avversario e batterlo per il definitivo 3-2.

Finale Mondiale 1990 (ITALIA) : Germania Ovest – Argentina 1-0

Una partita brutta, bloccata, con entrambe le squadre piu’ preoccupate di non perdere piuttosto che provare a vincere. La risolve Andreas Brehme su calcio di rigore.

Finale Coppa del Mondo 2014 (BRASILE) : Germania – Argentina 1-0

La partita si trascina sullo 0-0 fino ai tempi supplementari. La decidera’ Goetze subentrato a Klose allo scadere dei tempi regolamentari.

Ed ora la Francia:

Finale di coppa del Mondo 1998 (FRANCIA): Francia – Brasile 3-0

La Francia vinse i Mondiali in casa e l’assoluto protagonista fu Zinedine Zidane autore di una doppietta cui si aggiunse il goal di Petit.

Finale di coppa del Mondo 2006 (GERMANIA) : Italia – Francia 1-1 (5-3 d.c.r.)

Finale vinta dagli Azzurri ma spesso ricordata, purtroppo, per l’episodio della testata di Materazzi a Zidane.

Finale di coppa del Mondo del 2018 (RUSSIA) : Francia – Croazia 4-2.

I Bleus prevalgono sulla Croazia e bissano il successo ottenuto vent’anni prima.

Dopo questo excursus nel passato torniamo al presente e, rileggendo il percorso delle due Nazionali, proviamo a definire le forze che scenderanno in campo.

Cominciamo con alcuni dati delle due Nazionali :

Il grafico radar mette a confronto alcuni dati dellla fase di possesso di Argentina e Francia (Kama.Sport)
Nelle tabelle i valori dei dati presenti nel grafico spider relativi alla fase di possesso palla di Francia e Argentina (Kama.Sport)
Il grafico radar mette a confronti alcuni dati della fase di non possesso di Argentina e Francia (Kama.Sport)
Nelle tabelle i valori dei dati presenti nel grafico radar relativi alla fase di possesso palla di Francia e Argentina (Kama.Sport)

ARGENTINA

L’ Argentina dopo la sconfitta iniziale subita per mano dell’Arabia Saudita ha acquisito fiducia a partire dal goal di Mc Allister contro la Polonia, partita decisiva della fase a gironi che, oltre al passaggio del turno, avrebbe consentito alla squadra del CT Scaloni di evitare la Francia agli ottavi.

Fiducia che pero’ ha vacillato nuovamente quando l’Australia, nell’ottavo di finale, e’ riuscita ad accorciare le distaze portandosi sul 2-1. Da quel momento fino al fischio finale, la Seleccion e’ rimasta in balia dei Socceroos.

Dalla partita con la Polonia, Julian Alvarez diventera’ pedina imprescindibile nell’undici dell’Albiceleste, probabilmente grazie alla capacita’ di adeguarsi ai movimenti e quindi agli spazi lasciati da Lionel Messi, abilita’ rifinita grazie anche al suo passaggio al City di Guardiola.

Anche nel quarto di finale con l’Olanda, gli argentini, dopo essersi portati sul 2-0 hanno eccessivamente abbassato il baricentro e concesso l’iniziativa agli Orange che riusciranno a pareggiare e a portare la gara ai supplementari.

Argentina che giunge alla semifinale con la Croazia certamente non con l’immagine di una squadra dominante e neppure con uno schieramento definito. Vantaggio o svantaggio?

Credo che il merito del CT Scaloni sia proprio quello di sapersi adattare all’avversario ma soprattutto di saper convincere i propri giocatori delle sue scelte. In semifinale con la Croazia, pur con un inizio tutto a favore della nazionale a scacchi, l’ennesimo cambio, con la difesa a quattro, Paredes play, il trio De Paul, Enzo Fernandez e Mac Allister davanti a lui, a sostegno di Alvarez e Messi, ha sortito l’effetto voluto.

Albiceleste che si porta sul 2-0 e che stavolta continuera’ ad attaccare, dando segnali di consapevolezza della propria forza. Questa capacita’ camaleontica di variare assetto e perseguire l’obiettivo strategico prefissato, acquisita durante il percorso mondiale potrebbe rivelarsi decisiva contro i detentori del titolo.

E poi c’e’ Messi, mai come in questo Mondiale, presumibilmente l’ultimo per lui, cosi’ leader in Nazionale e cosi’ voglioso di portare il suo Paese sul tetto del Mondo.

FRANCIA

Il cammino dei Bleus e’ stato fino ai quarti di finale molto piu’ semplice rispetto a quello dei rivali. Unica sconfitta con la Tunisia nella fase a gironi, a qualificazione gia’ ottenuta e con le cosiddette seconde linee in campo.

Una squadra dal potenziale incredibile nonostante le defezioni di Kante’, Pogba, Benzema, Kimbempe e, ultimo in ordine di tempo, Lucas Hernandez fratello del milanista Theo.

Con l’Inghilterra ai quarti di finale la Francia, dopo un buon inizio caratterizzato da un calcio molto diretto con la ricerca immediata in avanti di Giroud ed il vantaggio ottenuto con Tchouameni, subisce il ritorno degli inglesi ed il pareggio.

Sara’ Giroud a riportare in vantaggio i francesi grazie ad un colpo di testa su assist di Griezmann. Il successivo errore dal dischetto di Kane consentira’ il passaggio in semifinale. Da sottolineare ancora una volta quanto la Francia non abbia avuto nelle intenzioni il comando del gioco ma si sia basata sulle individualita’, sulla capacita’ di contrattaccare, sul talento dei suoi interpreti, uno su tutti, inutile dirlo Kylian Mbappe’. Ma anche di Olivier Giroud realizzatore, certamente con minor estro di Dembele’, altro fenomenale folletto, imprendibile sulla fascia destra, ma punto di riferimento la’ davanti e disposto anche al sacrificio in fase di ripiegamento.

Ecco il grafico radar che mette alcuni dati di Olivier Giroud e Julian alvarez a confronto relativi a questo mondiale (Kama.Sport)
Nelle tabelle i valori dei dati presenti nel grafico radar relativi a Giroud e Alvarez(Kama.Sport)

Faremmo un torto ad un’altro protagonista dell’undici di Deschamps in questo mondiale se non ne parlassimo : Antoine Griezmann, vero uomo ovunque e, come gia’ detto in questo blog, equilibratore dei transalpini. Non ha ancora segnato ma ha inciso in ogni fase del gioco ed in ogni partita giocata.

Antoine Griezmann

Veniamo ora alla semifinale che i Bleus hanno giocato con il Marocco. Una partita sbloccata dopo 5′ da Theo Hernandez e che si e’ dunque messa nella direzione preferita dal CT francese.

La Francia ha resistito, soffrendo ma senza mai mollare di un centimetro, agli attacchi marocchini, mostrando pero’ debolezza sul fianco sinistro dove Hernandez, non supportato dal compagno di fascia Mbappe’ nella fase difensiva, ha sofferto l’intraprendenza di Ziyech e compagni.

Una magia di Mbappe’ nel cuore dell’area del Marocco ha poi consentito al subentrato Kolo Muani di raddoppiare.

Dicevamo del lato sinistro francese, ecco, questo fianco scoperto potrebbe risultare fatale alla Francia anche se e’ prevedibile che nessuna delle due squadre vorra’, almeno inizialmente, scoprirsi e che, nella preparazione della gara a tavolino, nulla verra’ lasciato al caso.

Una curiosita’: nella finale saranno in campo i migliori marcatori del Torneo : Mbappe’ e Messi con 5 goal, Giroud e Alvarez con 4 goal.

Kylian Mbappe’, Lionel Messi, Olivier Giroud, Julian Alvarez
Ecco il grafico radar che mette alcuni dati di Lionel Messi e Kylian Mbappe’ a confronto, relativi a questo mondiale (Kama.Sport)

Nelle tabelle i valori dei dati presenti nel grafico radar relativi a Mbappe’ e Messi (Kama.Sport)

Azzardiamo un’ipotesi : Entrambe forti nel contropiede ( non dobbiamo pero’ dimenticare che i dati dicono che le contendenti hanno una media del possesso palla intorno al 57%) e’ probabile che l’atteggiamento iniziale di Francia e Argentina sara’ attendista anche se ho la sensazione che Lionel Messi vorra’ dare il primo scossone alla partita e provera’ ad incidere sin dai minuti iniziali. E’ chiaro che questo chiamerebbe in causa l’altro fenomeno e allora si’, ne vedremo delle belle.

Vedremo dunque chi rompera’ per primo gli indugi e fara’ scoccare la prima scintilla aprendo la partita.

Concludo dicendo che, se e’ vero che, come scrivono in molti, in questi mondiali si vinca lasciando la palla agli altri, e’ anche vero che cio’ possa valere in un torneo che ha una durata, per chi arriva in finale, di solo 7 partite. Non lasciamo intendere ai nostri giovani che questo sia un modello da seguire.

Noi, italiani, ne usciremmo sconfitti ancora una volta.

2 risposte

  1. Mi pare una disamina dettagliata, non avendo seguito i mondiali, mi astengo per ciò che concerne una disamina di come sarà il trend della partita. Ad ogni modo per quello che so’ dei due tecnici sono convinto che inizialmente si scopriranno poco. L’equilibrio sarà spezzato come spesso accade dalla giocata di un singolo, o da un errore. Li vedremo un’altra partita. Che vinca il migliore. Ultima nota: sposo in toto il pensiero di Filippo in merito alla filosofia calcistica espressa nell’ arco del mondiale.

    Concludo dicendo che, se e’ vero che, come scrivono in molti, in questi mondiali si vinca lasciando la palla agli altri, e’ anche vero che cio’ possa valere in un torneo che ha una durata, per chi arriva in finale, di solo 7 partite. Non lasciamo intendere ai nostri giovani che questo sia un modello da seguire.

    Noi, italiani, ne usciremmo sconfitti ancora una volta.

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