Il percorso di un atleta è costellato di sfide, sacrifici, vittorie e delusioni. Sebbene la carriera sportiva possa durare solo pochi anni, le lezioni e le esperienze acquisite lungo il cammino possono trasformarsi in un capitale incredibile per affrontare una nuova sfida: l’imprenditoria.
Molti atleti, una volta appesi gli scarpini al chiodo, scelgono di investire nel mondo degli affari, ma come si fa a passare dalla gestione di un team di lavoro a quella di un’azienda? In questo articolo, esploreremo insieme come gli sportivi possano fare il salto e affrontare con successo questa nuova carriera.
1. Il potere dell’esperienza sportiva nel mondo degli affari
Una carriera sportiva è fatta di disciplina, resilienza, lavoro di squadra e capacità di prendere decisioni rapide. Queste stesse qualità sono fondamentali anche nel mondo degli affari. La differenza principale è che, mentre nel calcio (o in un altro sport) il campo è il palcoscenico, nel business il campo di gioco è un mercato competitivo in continua evoluzione.
Molti atleti non si rendono conto che, una volta fuori dal campo, il valore di ciò che hanno imparato negli anni precedenti è ancora intatto. A titolo esemplificativo, si consideri quanto segue:
- Gestire le emozioni: come un gol mancato o una partita persa, anche nelle imprese ci saranno successi e fallimenti. La capacità di rimanere concentrati e non scoraggiarsi è fondamentale.
- Lavorare in squadra: gli sportivi sono esperti nel lavoro di squadra, un aspetto che si riflette nel saper collaborare con partner, dipendenti e collaboratori.
- Decisioni sotto pressione: gli atleti sono abituati a prendere decisioni in momenti cruciali, spesso con poche informazioni. Questa capacità di essere rapidi e precisi nel decision-making è un aspetto molto prezioso nel mondo degli affari.
2. Trovare la giusta opportunità: investire in ciò che conosci
Una delle chiavi per il successo imprenditoriale è scegliere un settore che risuoni con le proprie esperienze e passioni. Spesso, gli atleti hanno già una rete di contatti nel mondo dello sport che può rivelarsi un vantaggio importante.
Molti atleti, infatti, decidono di fondare start-up sportive. Creare aziende che ruotano intorno allo sport è una scelta naturale. Questo può includere brand di abbigliamento, palestre, piattaforme digitali per sportivi o persino agenzie di marketing sportive.
Altri, invece, decidono di investire in altri settori. Si lanciano in mondi completamente nuovi come la ristorazione, la moda, l’intrattenimento o le tecnologie. In questi casi, è fondamentale avere una solida consulenza, ma anche la determinazione di imparare e adattarsi.
3. Pianificazione e supporto: fondamentale per non perdere la strada
Una delle difficoltà più grandi che molti atleti affrontano dopo il ritiro è la mancanza di una guida strutturata. Durante la carriera sportiva, molte decisioni sono prese in modo centralizzato (allenatore, manager, direttore sportivo), ma nel mondo degli affari è essenziale essere in grado di prendere decisioni autonomamente, supportati da una rete di esperti.
Ecco alcuni passaggi chiave da considerare:
- Creare una rete di consulenti: un imprenditore di successo si circonda sempre di professionisti competenti. Un buon team di consulenti, tra cui avvocati, commercialisti e specialisti del settore, può fare la differenza.
- Formazione continua: anche se non è necessario diventare esperti in tutte le aree del business, la comprensione delle basi di marketing, comunicazione in azienda, gestione finanziaria, protezione patrimoniale e pianificazione strategica è fondamentale. Partecipare a corsi, seminari e workshop può essere un buon punto di partenza.
- Gestione finanziaria: la gestione dei soldi è uno degli aspetti più critici per gli ex atleti. È importante non solo continuare a risparmiare per il futuro, ma anche saper reinvestire correttamente nel proprio business.
4. Sfruttare la propria immagine: marketing e branding personale
Gli sportivi hanno un vantaggio che molti imprenditori non possiedono: un brand personale già costruito. La popolarità, l’immagine e il seguito che gli atleti hanno accumulato durante la carriera possono essere un potente strumento per lanciare una nuova impresa.
Con l’intento di costruire il proprio brand da imprenditore, è fondamentale che l’ex atleta mantenga la propria autenticità. Gli appassionati di sport amano seguire gli atleti anche al di fuori del campo, quindi mantenere la propria autenticità è fondamentale. Non serve cercare di essere qualcun altro, ma è sufficiente usare la propria esperienza per creare qualcosa di genuino.
Utilizzare i social media e pubblicare contenuti che raccontano la vita, la nuova attività oppure i valori imprenditoriali dell’ex atleta lo aiuterà a costruire una community di supporto.
Molto importanti, infine, sono le partnership e collaborazioni. Le collaborazioni con altri brand o con altri atleti possono aumentare la visibilità dell’attività imprenditoriale che è stata avviata. Gli atleti sono spesso visti come modelli e leader, quindi creare una rete di partner può moltiplicare le opportunità.
5. Conclusioni: il successo è una questione di perseveranza
In definitiva, diventare imprenditori dopo una carriera sportiva è una sfida stimolante, ma non impossibile. La chiave del successo è sfruttare le abilità e l’esperienza che già si possiedono, educarsi sulle nuove dinamiche del business e circondarsi delle giuste persone.
Molti atleti sono riusciti a reinventarsi con successo, creando aziende di grande valore. Il cammino non sarà sempre facile, ma con determinazione, perseveranza e la giusta guida, anche l’imprenditore che è dentro lo sportivo può emergere con successo.
Concludo rammentando che: “Non è il numero di successi a definire la carriera di un atleta, ma come si prepara al futuro.”

Bio: Angelo Ginex
Svolge la professione di avvocato ed è dottore di ricerca in diritto tributario. Vanta significative expertise in materia di pianificazione e protezione patrimoniale, diritto tributario e diritto d’impresa. Ha conseguito la certificazione TEP Full member of STEP e Qualified Family Officer, venendo nominato Presidente Puglia di ANCP – Associazione Nazionale Consulenti Patrimoniali.
Oltre alla laurea in giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”, ha nel suo background, tra gli altri, il corso di alta formazione in “Protezione, gestione e trasmissione dei patrimoni familiari” dell’Università Cattolica del Sacro Cuore in collaborazione con STEP, il master in “Family Office” di AIFO, il master in “Diritto tributario” de Il Sole 24 Ore e il master in “Diritto d’impresa” dell’Università Luiss Guido Carli.
Da tempo affianca all’attività professionale un impegno costante in ambito accademico e formativo, partecipando in qualità di docente a master e seminari organizzati dalle principali scuole di formazione presenti in Italia. È autore di opere monografiche e abituale contributor di quotidiani e riviste giuridiche sui temi della fiscalità, della protezione patrimoniale e del diritto dei trust.
Aiuta le famiglie italiane e internazionali a gestire, controllare e proteggere i patrimoni rilevanti e complessi, coniugando asset reali, finanziari e intangibili in un modello integrato e sostenibile.