Ultima chiamata per la Golden Generation. Il Belgio affronterà un gruppo tutto “orientale” con Slovacchia, Ucraina e Romania.
BELGIO
Il Belgio è alla settima partecipazione al campionato europeo. Secondo nell’edizione italiana, nelle ultime due edizioni si è fermato ai quarti nel 2016 e nel 2020, eliminato da Galles e Italia.
Al mondiale di Russia si è qualificato terzo e al momento resta la miglior prestazione di una generazione che ha raccolto poco, considerando il suo potenziale che spesso ha cozzato con alcune scelte tecniche, soprattutto nell’era Wilmots.
Il Belgio ha vinto il suo girone di qualificazione con otto vittorie e due pareggi. Un buon viatico per la campagna europea. Dopo la guida di Roberto Martinez, con alti e bassi, la Nazionale è stata affidata a Domenico Tedesco. Il tecnico di origine italiana è diventato CT dei Diavoli Rossi, dopo esser stato allenatore del Lipsia.
“L’ingegnere” dovrà usare tutta la sua bravura e il suo acume tattico per portare il Belgio a un risultato ragguardevole. Intanto parte da una buona base di calciatori di talento, un pò avanti con gli anni, ma di assoluta certezza. 25 sono i convocati. Fuori Curtouis, che pure ha giocato titolare la finale di Coppa Campioni, dentro De Ketelaere e l’insostituibile, almeno in nazionale, Lukaku. Poi i soliti noti come Carrasco, Vertonghen, Witsel e De Bruyne. L’obiettivo sarà quello di andare più lontano delle ultime due edizioni perchè la Golden Generation sembra essere ormai alla sua ultima recita.
SLOVACCHIA
Terzo europeo di fila per la Slovacchia, che nel 2016 ha raggiunto gli ottavi di finale e nella sua storia figura la buona partecipazione al mondiale del Sudafrica del 2010. Si è qualificata piazzandosi seconda, dietro l’inarrivabile Portogallo.
Il commissario tecnico è italiano ed è Francesco Calzona che ha guidato il Napoli in questa stagione sciagurata. Allena la Slovacchia dal 2022 e il suo corso ha portato ottimi risultati. Intanto ha diramato la lista dei 23 calciatori che andranno in Germania. Alcuni dei convocati hanno avuto o hanno a che fare con il nostro campionato. Skriniar guiderà la difesa, a centrocampo ci sarà Lobotka e Bozenik sarà la punta. Nella lista figura anche Gyomber della Salernitana e l’ex laziale Vavro. Obiettivo della Slovacchia sarà quello di passare il turno, perchè le altre contendenti, rispetto al Belgio, sono tutte dello stesso livello e si giocheranno il pass per gli ottavi.
UCRAINA
La nazionale ucraina è alla sua quarta partecipazione consecutiva. Nel 2020 ha fatto una buona impressione, arrivando fino ai quarti dove è stata nettamente sconfitta dall’Inghilterra a Roma. In Germania, dove l’Ucraina ha giocato la gara di qualificazione contro l’Italia per i noti fatti della guerra russo-ucraina, arrivò ai quarti nel mondiale del 2006. L’Ucraina era nel girone di qualificazione di Inghilterra e Italia e ha staccato il pass attraverso l’avventuroso percorso degli spareggi, dove dapprima ha avuto la meglio della Bosnia Herzegovina e poi dell’Islanda, con il medesimo risultato di 2 a 1. Il selezionatore è la leggenda del calcio ucraino Sergej Rebrov.
L’ex Dynamo Kyiv ha chiamato 26 giocatori, tra cui spicca tra i pali il portiere del Real Madrid Lunin, a lungo adoperato quest’anno per l’infortunio di Courtois. Buona è stata la stagione di Mykolenko all’Everton.
E’ invece a centrocampo il reparto dove Rebrov ha diverse soluzioni e può contare su Zinchenko, Mudryk e Malinovskij, unico “italiano” in rosa.
Il Girona che ha stupito in Spagna ha messo in luce il talento di Dovbyk che con i biancorossi ha segnato 24 gol in 36 partite. Analizzando la rosa, che ha una variegata presenza di giocatori sparsi nei più importanti campionati europei, potrebbe essere la vera accreditata al secondo posto. Non bisogna escludere l’orgoglio di un popolo che da due anni soffre per una dolorosa guerra e che potrebbe dare una spinta in più ai giocatori della nazionale.
ROMANIA
Sesta volta per i rumeni agli Europei che nella loro storia sono arrivati ai quarti nell’edizione di Belgio e Olanda del 2000, perdendo contro gli Azzurri di Dino Zoff. I rumeni arrivano in Germania con l’ottima prestazione delle qualificazioni, primi davanti alla più quotata Svizzera.
Il ct Edward Iordanescu è alla guida dei Tricolorii dal 2022 e ha rinvigorito un movimento calcistico che dopo i fasti gloriosi degli anni 90 si è spento pian piano. 28 sono i giocatori chiamati dal commissario tecnico rumeno con tanti provenienti dalla Serie A e dalla Serie B.
In porta solitamente gioca Moldovan che è passato all’ Atlètico Madrid. Conosciamo benissimo le qualità di Man che ha ottenuto la promozione in Serie A con il Parma e di Puscas che invece ha vissuto un finale thrilling con il Bari, con il quale comunque ha vinto il play-out contro la Ternana.
In Germania vanno per stupire e confermare l’ottima prestazione delle qualificazioni. Osare è lecito perchè le rivali sono alla sua portata.

BIO Vincenzo Pastore: Pugliese di nascita, belgradese d’adozione, mi sento cittadino di un’Europa senza confini e senza trattati.
Ho due grandi passioni: il Milan, da quando ero bambino, e la scrittura, che ho scoperto da pochi anni.
Seguire lo sport in generale mi ha insegnato tante cose e ho sperimentato ciò che Nick Hornby riferisce in Febbre a 90°: ”Ho imparato alcune cose dal calcio. Buona parte delle mie conoscenze dei luoghi in Gran Bretagna e in Europa non deriva dalla scuola, ma dalle partite fuori casa o dalle pagine sportive[…]”
Insegno nella scuola primaria, nel tempo libero leggo e scrivo.