PIOLI PAGA PER TUTTI, ADESSO IL MILAN SCELGA CON CORAGGIO

Così, la sfilza di record collezionati da Stefano Pioli – con il picco del prodigioso scudetto nel 2022 – è stata triturata e sbriciolata dal gennaio 2023 quando, in rapida successione ogni trofeo, ogni traguardo, ogni ambizione è naufragata. In molti casi in vista del traguardo.

In campionato dal 2-2 casalingo contro la Roma, quando – sia pure staccati – i rossoneri erano comunque ancora in scia del Napoli, sono scivolati fuori dai giochi Champions inanellando goleade e sconfitte in successione. Solo la Juve penalizzata ha permesso il piazzamento necessario.

8 gennaio 2023, al 93′ Tammy Abraham, dopo il colpo di testa di Ibanez respinto da Tatarusanu, pareggia a San Siro. Finirà 2-2. Da quel momento il Milan andrà in difficoltà.

I derby con l’Inter hanno iniziato la loro serie aberrante con la Supercoppa italiana, poi repliche in campionato e infine nel doppio appuntamento europeo. Quella semifinale di nuovo raggiunta prodigiosamente come il tricolore di qualche mese prima, attraverso un girone convincente e 4 partite esemplari contro Tottenham e Napoli negli ottavi e nei quarti, fu spazzata via nelle emeozioni e nei ricordi dagli schiaffi nerazzurri, sonori come nelle scene dei film di Bud Spencer e Terence Hill.

Milan – Tottenham (1-0) Ottavo di finale, gara di andata, di Champion’s League 2022-’23

La stagione in corso era iniziata con un bello sprint in campionato e 2 partite stregate contro Newcastle e Borussia Dortmund, prese a pallate dal Milan che però valsero soltanto una coppia di 0-0 risultata fatale nel prosieguo del cammino, al di là del rigore fantasma dato al PSG nel recupero dell’ultimo turno e che di fatto ha retrocesso i rossoneri in Europa League. Anche in questa manifestazione il singhiozzo non ha dato tregua ai tifosi: la doppia gara col Rennes matato e resuscitato più volte in 180′, così come lo Slavia Praga, aveva ravvivato fantasmi a San Siro e in casa fino a quando era rimasto in 11.

Nel frattempo la falcidia di infortuni muscolari, anche quella da record per numero di vittime e tempi di recupero, ha dato via libera alla cavalcata dell’Inter e per qualche tempo anche alla Juventus. Nei 10 giorni decisivi della stagione, con il doppio confronto in Europa League contro la Roma e un derby per interrompere la serie rimandando i festeggiamenti interisti, il Milan è miseramente franato soffocato dai suoi limiti, impotente nella sua mancanza di tempra e di leadership, frastornato e indeciso sul da fare e come farlo.

Mancini e Dybala, qui nella gara di San Siro, sono stati due degli artefici dell’eliminazione del Milan dall’ Europa League

Mi dispiace per Stefano Pioli, per la brava persona che è e per l’allenatore che è cresciuto di pari passo con la rosa in questi 4 anni e mezzo. Si è trovato in mano una squadra allo sbando in una società nascitura, che nel frattempo ha di nuovo cambiato proprietà. Ha fatto crescere molti talenti, aveva dato un’identità di gioco, una personalità che da 7 anni erano state smarrite nel triste crepuscolo dell’epopea berlusconiana: un’era che ha lasciato lividi sull’anima degli avversari e di parte della stampa sportiva, oltre che a malinconie e nostalgie nei tifosi rossoneri.

Ha provato e riprovato, ma senza trovare soluzioni. Le strategie sono parse esperimenti, fuori posto, fuori luogo, nonostante la buona volontà e la grande serietà. Meritava un congedo diverso, con applausi e ringraziamenti e non con hashtag e insulti, ma la china presa dalla squadra l’ha condotta in un precipizio e nel calcio – come in molti altri campi della vita – i conti si fanno con i risultati. Molti lo volevano via molto prima, sono quei molti che definiscono Ancelotti un catenacciaro, Guardiola noioso, Klopp sopravvalutato, Allegri inguardabile, Conte un idrofobo eccetera. I social sono i muri delle toilette in autogrill.

Antonio Conte e Paulo Fonseca due tra i possibili allenatori del Milan per la prossima stagione

Un focus va acceso sui giocatori, alla maggior parte dei quali mancano leadership, nerbo, detereminazione e cattiveria agonistica: cose ben diverse dal generare risse a fine partita. I big si sono sciolti quando il sole stava sorgendo, non bastano la tecnica e i numeri per essere campioni. Non sono sufficienti gli algoritmi, perché non calcolano né tempra né carattere.

Rafa Leao e Theo Hernandez, due giocatori dai quali ci si aspettava di più nelle partite decisive

Ora si legge una ridda di candidati alla successione di Pioli. La società deve avere coraggio, ma anche un pizzico di cinismo: alla piazza serve un nome solido, un uomo temprato, un professionista certificato. Bisogna placare l’ira della piazza, riguadagnare crediti e credibilità, ripartire con un progetto vincente e non provvisiorio. Tanto meno sperimentale.

Personalmente non avrei dubbi su Conte, accentratore o no: è disposto a rivedere il suo ingaggio e non imporrebbe questo o quel giocatore, ma traccerebbe l’identikit della bisogna di concerto con la dirigenza. L’allenatore del Milan non può essere una scommessa, un prospetto, un azzardo, ma una figura ingombrante, risoluta: questo aspetto non deve in alcun modo condizionare una scelta così delicata, decisiva, perché non si sta ingaggiando il tecnico del futuro, ma quello del presente. 

BIO: Luca Serafini è nato a Milano il 12 agosto 1961. Cresciuto nella cronaca nera, si è dedicato per il resto della carriera al calcio grazie a Maurizio Mosca che lo portò prima a “Supergol” poi a SportMediaset dove ha lavorato per 26 anni come autore e inviato. E’ stato caporedattore a Tele+2 (oggi SkySport). Oggi è opinionista di MilanTv e collabora con Sportitalia e 7GoldSport. Ha pubblicato numerosi libri biografici e romanzi.

21 risposte

  1. Ciao Luca ti stimo e ti stimero’ sempre x la tua lucidità e franchezza nelle tue disanime….questa società deve avet il coraggio di puntare su un allenatore di livello (conte) e nient’altro…..gli altri momi che si leggono fanno rabbrividire……grazie e sempre FORZA MILAN!!!

    1. questa squadra è mediocre e va rinforzata notevolmente, pensare che tutto si risolva col cambio di allenatore significa essere troppo ottimista sul reale valore di questa rosa

  2. Buongiorno,
    articolo molto interessante, esaustivo ed obiettivo.
    Per quanto concerne il nuovo allenatore, io punterei su Gasperini.
    Nel contempo, valuterei serenamente ma severamente l’affidabilita’ e la sostenibilta’ di alcuni molto presunti top players, Leao in primis.
    Grazie mille.

  3. Mai stato, in questi 50 anni di tifo rossonero, così avvilito nonostante sapessi che la cacciata di Paolo non avrebbe prodotto nulla di buono e Pioli, forse, in quel momento avrebbe dovuto dimettersi; o forse Paolo e’ stato mandato via proprio per frizioni con il coach?

  4. Buongiorno
    Condivido in toto l articolo da Lei scritto. A mio modesto parere Pioli doveva concludere l esperienza Milan già dopo lo scudetto…(vinto soprattutto dalla determinazione Ibra).. per quanto riguarda l allenatore l unico sarebbe Conte e credo che la dirigenza lo questo lo sappia. Giocatori da mandare via? Parecchi, sempre a mio modesto avviso, partendo da Hernandez..
    Grazie e speriamo di rivedere un grande Milan al più presto

  5. Caro Luca , sei il primo a ricordare ai Milanisti, che è stato il nostro miglior Presidente a portarci in questa situazione, io ancora oggi mi domando a chi ha venduto veramente il nostro Milan ? di conseguenza, i resultati sono questi . comunque sia, il sono grato a mister Pioli per tutto quello che ha fatto per il Milan. sarò uno dei primi a rinovare il abbonamento per la prossima stagione. io sono e resto Milanista con orgoglio. Mario da Düsseldorf. ❤️🖤

  6. Buongiorno, Tutto vero e tutto giusto, avrei scritto qualcosa in più sulla mancanza di un leader e sulla scarsa personalità dei veterani che hanno fallito totalmente quando serviva loro e al Milan essere dei Maldini dei Seedorf ecc. Ma aldilà dei beceri commenti dei tifosi di ultima generazione e delle lobby TV compresi i commentatori considerati di prestigio (vedi Sky tanto per essere chiari ) avrei rimarcato la pochezza da Milan della società che ha smantellato l’ unica certezza Milan (Maldini e tonali aldilà delle note vicende per quest’ ultimo) non essendo capace mai di difendere la squadra allenatore e giocatori, lasciando tutto alla merce dei miseri commentatori e degli ancora più miseri ( non tutti naturalmente) tifosi che si sono accodati. Certo pioli ha fatto errori e il primo credo ad avere consapevolezza è lui ma le responsabilità maggiori vanno trovate nella pessima , approssimativa, e direi gestione da sprovveduti principianti della società amministratore proprietario e tutto il resto . Si parla di conte , bravo allenatore, ma i numeri non parlano per lui in campo internazionale, ma conte non ha un DNA da Milan una cultura milanista. Si cerchi qualcosa di nuovo nella speranza di avere qualcosa di nuovo e che svegli certi giocatori a mio avviso sopravvalutati . Un top player e take se è a 360 gradi….
    Un plauso a Lei sempre pertinente nei commenti

  7. Un articolo ben scritto che mi trova d’accordo su tutto, ogni singola parola. È giusto, dopo quello che si è visto negli ultimi 18 mesi, dare delle colpe a Pioli che chiaramente non è stato capace di trasformare questi ragazzi in uomini, ma è DOVEROSO dare le colpe anche a coloro che si spacciano per campioni, per giocatori di livello, per uomini di sport, e poi passano piú tempo sui social che a sputare sangue in campo. Una volta guardavamo il Milan con campioni che avevano vinto tutto ma non si risparmiavano neppure con le squadre di bassa classifica, gente che aveva l’umiltà di restare coi piedi per terra nonostante potesse camminare a 3 metri sopra gli altri, adesso invece guardiamo gente che per mesi passeggia in campo e poi fa polemica al primo gol segnato, giocatori che credono di essere affermati e spariscono quando serve per poi riapparire in una rissa a fine partita. Speriamo la società abbia il coraggio di agire e rimettere le cose a posto con le scelte giuste in panchina ed in campo. Ritroviamo la grazia, l’eleganza e l’onore che abbiamo smarrito

  8. Complimenti per la lucida analisi che condivido.
    Pioli sicuramente paga per tutti, soprattutto perché è stato lasciato solo con una dirigenza “inesistente”!
    Oltre all’allenatore il Milan deve riportare “competenza” e visione nella dirigenza altrimenti con il “solo” allenatore non si va da nessuna parte.
    Cordialissimi saluti.

    Amerigo D’Aloisio

  9. Grazie come sempre Luca con passione e competenza riesci ad inquadrare perfettamente il pensiero di molti, che a prescindere da quanto appare sui social rimangono aggrappati ad una fede incrollabile.

  10. Di allenatori che siano garanzie ce ne sono soltanto tre: Ancellotti, Guardiola e Klopp per capacità e serietà, tutti gli altri non sono da Milan.
    I primi due sono irraggiungibili, di Klopp si sa. Io mi terrei Pioli fino a scadenza con Abate pronto a subentrare in qualsiasi momento e cercherei di acchiappare in tutte le maniere Klopp nel 2025.
    Se proprio non fosse possibile opterei per Van Bommel (Aspettando Klopp che basta pagarlo e fargli una proposta stimolante, viene)
    Saluti
    L. M.

  11. Gentile Serafini, la seguo con piacere e spesso condivido il suo punto di vista. Su Conte non sono così d’accordo ma non importa. Quello che volevo dire è che per me il Milan più bello di Pioli è stati quello del secondo posto: che giocava un gran bel calcio. Poi (già nell’anno dello scudetto) ha cominciato un processo involutivo e ad inventarsi cose assurde che hanno progressivamente mandato in confusione i giocatori: soprattutto i centrocampisti.

  12. Buonasera, sempre lucide analisi grazie Luca.
    Purtroppo sì, da Gennaio 23 qualcosa si è rotto e a parte qualche sporadico episodio, il gioco della squadra non è stato all’altezza del periodo 20/22.
    Fin quando il gruppo è stato coeso siamo cresciuti, poi siamo calati di pari passo alle vicende societarie.
    Il licenziamento di Maldini, al netto degli Origi e Dest è stato un danno per il Milan enorme.
    Speriamo di trovare un assetto stabile al più presto per remare tutti in un un unica direzione.
    Forza Milan

  13. “..un’era che ha lasciato lividi sull’anima degli avversari e di parte della stampa sportiva…” E che, a giudicare dal trattamento di tutto il “circo Barnum” messo in scena negli ultimi 2 anni, pare non si siano assorbiti del tutto ma ancora giallognoli! Noi ci si è messo anche del nostro, ma a quante schifezze abbiamo dovuto assistere e/o mandare giù? Ma torneremo, boia se torneremo!

  14. Luca tutto perfetto,ma per il futuro,che sicuramente sarà roseo,se è possibile un po’ di giocatori italiani in più e soprattutto calciatori prima uomini e poi calciatori. Torneremo sul tetto del mondo!!

  15. Spiace leggere tanto accanimento; intanto una persona equilibrata, di stile; come allenatore ha preso una squadra fi giocatori che in molti altri club europei avrebbero fatto la riserva e ci ha regalato scudetto e semifinali di champion ;.. poi possiamo discutere di tecnica e tattica… ma con la roma e inter , tanto per citare gli ultimi 2 disastri , non sono scesi in campo 11 pioli…ci vanno sempre i giocatori…tecnica individuale e determinazione è loro…
    io punterei il dito prima contro i giocatori…
    prossimo allenatore : tutti aspettano un forte allenatore …ma questi sono forti quando la società li accontenta nella lista della spesa… Conte con questa squadra non vince certo la champion…

    1. Sulle responsabilità dei giocatori infatti mi sono espresso chiaramente, così come su un accanimento iniquo nei confronti di Pioli

  16. D’accordo con la sua analisi. Ammiro la signorilità di Pioli. Dal punto di vista umano non merita gli attacchi maleducati di tanti. Sono dell’avviso che è stato abbandonato dai suoi giocatori. Spero e mi auguro che molti siano venduti a cominciare dal rapper portoghese e a seguire il rissoso francese. Purtroppo la squadra va cambiata per 8/11, stante la mediocrità dei vari Calabria, Adli, Rijenders, ecc.
    Un ultimo accenno a Cardinale: lasci stare le dichiarazioni fatte ai giornali: parole non seguite dai fatti. E non badi sempre e solo al bilancio. I risultati economici vanno di pari passo a quelli sportivi. Non lo dimentichi.

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