IL FUTURO PARLA NORVEGESE: ANDREAS SCHJELDERUP.

L’affermazione sul palcoscenico mondiale di Erling Haaland e Martin Ødegaard ha portato l’attenzione dei media calcistici sulla Norvegia, nazione che raramente si è fatta notare in competizioni internazionali di livello – nel proprio palmares conta a malapena una medaglia di bronzo alle Olimpiadi del 1936.

Nonostante nel tempo la nazionale scandinava abbia prodotto giocatori di alto livello quali John Arne Riise, Ole Gunnar Solskjær o Morten Gamst Pedersen, sembra che all’orizzonte stia nascendo una golden generation potenzialmente paragonabile a quella belga dei vari Lukaku, Hazard e De Bruyne.

Oltre ai due astri della Premier League già citati infatti, stanno emergendo grandi prospetti come Strand Larsen, Oscar Bobb e gli “italiani” Østigård, Pedersen e Thorstvedt. Ma chi in futuro può davvero splendere grazie ad un talento fuori dal comune è Andreas Schjelderup, ala sinistra del Benfica in prestito al Nordsjaelland.

CARRIERA

Nato il 1 Giugno 2004 a Bødo, è proprio nel settore giovanile della squadra cittadina – il Bødo Glimt – che Andreas inizia a formarsi come calciatore. Nel luglio 2020 però, ad appena 16 anni, decide che è il momento di effettuare lo step successivo nella sua giovane carriera: nonostante l’interesse di grandi club europei quali Liverpool e Juventus, Schjelderup decide di aggregarsi al settore giovanile del Nordsjaelland, club danese storicamente conosciuto per puntare molto sulle nuove leve (nella stagione 23/24 l’età media della rosa giallorossa è di 22,5 anni).

Le potenzialità di Schjelderup saltano subito all’occhio, perché durante la pausa invernale del gennaio 2021 il norvegese viene aggregato alla prima squadra per poi esordire dal primo minuto alla ripresa del campionato – nella sconfitta 0-1 con il Bröndby – ad appena 16 anni e 8 mesi. Il classe 2004 conclude la stagione regolare 20/21 con 3 gol in 7 presenze, tra cui una doppietta all’ultima giornata che assicura al Nordsjaelland l’accesso ai play-off (in cui fornisce 3 assist in 9 incontri totali).

La stagione 2021/22 vede una netta flessione nel rendimento del Nordsjaelland, che di conseguenza impatta anche sui numeri di Schjelderup: i giallorossi chiudono il campionato regolare terzultimi e riescono a salvarsi senza troppi patemi al play-out, ma il 7 norvegese mette a referto 4 gol e 1 assist in 23 partite.

La svolta nella carriera di Schjelderup arriva l’anno successivo: il classe 2004 eccelle e vive un momento di forma pazzesco, come testimoniano i 10 gol e 1 assist in 17 partite. Grazie ai suoi numeri il Nordsjaelland termina al primo posto la stagione regolare e ai play-off perde la corsa per il titolo con il Copenhagen nelle ultime giornate. Schjelderup però va via prima del previsto: durante la pausa invernale, il 12 gennaio 2023 il Benfica acquista il talento norvegese per 9 milioni di euro diventando al tempo la terza cessione più remunerativa della storia del Nordsjaelland.

Con il club portoghese però gioca davvero poco, appena 328 minuti in campo tra prima squadra e Benfica B. Questo porta la dirigenza a rimandarlo in prestito al Nordsjaelland per l’annata 23/24, dove tra campionato, coppa e Conference League Schjelderup ha collezionato 1 gol e 5 assist in 21 partite.

STILE DI GIOCO E CARATTERISTICHE TECNICHE.

L’estro e la tecnica di cui dispone Schjelderup lo rendono un calciatore estremamente versatile: impiegato principalmente come ala sinistra, riesce anche a giocare al centro come terminale offensivo e come rifinitore, ma in carriera ha anche agito sulla destra o addirittura come mezzala (dove ha iniziato la sua carriera).

È un calciatore polarizzante, che agisce da fulcro di gioco anche quando non è in possesso del pallone attirando a sé i marcatori con le sue corse negli spazi e i tagli alle spalle, liberando i compagni di squadra e facilitandone l’azione offensiva.

Andreas Schjelderup fa dell’uno contro uno il suo pane quotidiano: agendo come ala sinistra del 1-4-3-3, in fase di attacco preferisce restare largo per poi ricevere palla, direzionarsi verso la porta e cercare il dribbling o la conclusione. La sua natura da leader tecnico lo porta a chiedere palla incessantemente per poi forzare il duello con i difensori (lo dimostrano i 44 tocchi palla a partita e i 3 dribbling tentati ogni 90’). Attirando gli avversari viene di conseguenza spesso attaccato, come indicano i quasi 2 falli di media che subisce ad ogni incontro.

Altro asso nella manica di cui dispone è il tiro a giro: in Danimarca lo hanno capito il 3 ottobre 2022, quando nello scontro per il primato tra Nordsjaelland e Randers, Schjelderup decide il match con una doppietta. Dopo l’iniziale vantaggio di Nuamah, l’ala norvegese al 7’ minuto controlla di petto un gran cross di Villadsen, punta un avversario per poi spostare palla con un movimento secco a destra e piazzarla sul secondo palo.

Fa ancora meglio al 77’: riceve sulla sinistra, rallentando la sua corsa al vertice dell’area di rigore. Passa tra due difensori usando l’interno e l’esterno del piede, resta perfettamente in equilibrio e disegna una parabola al bacio sul palo più lontano per mandare lo stadio in estasi.

PUNTI DI FORZA E ASPETTI DA MIGLIORARE

La sua tendenza a saltare l’uomo e la voglia di comandare il gioco sono segno di grande personalità e fiducia nei propri mezzi, nonché di una abbondante dose di talento. Da non sottovalutare anche le innumerevoli corse senza palla e le discrete abilità da calcio piazzato: in 3 anni con il Nordsjaelland ha segnato un calcio di punizione e ben 5 rigori.

I margini di miglioramento sono ancora molto alti: non è ancora adatto ad un calcio fisico, in quanto nonostante regga i contrasti (grazie ai 176 cm di altezza) resta un po’ troppo leggero. Inoltre conoscendo la mole di lavoro destinata agli esterni contemporanei, anche la fase difensiva è un aspetto da aggiungere all’arsenale. Altro punto da tenere in considerazione è il cinismo sotto porta: escludendo la stagione 2022/23 in cui ha raggiunto la doppia cifra, nelle restanti tre – inclusa questa – Schjelderup non ha mai superato i 5 gol.

Ma le potenzialità per fare bene e arrivare nel calcio che conta ci sono tutte: Andreas Schjelderup è un nome da tenere d’occhio costantemente.

BIO Alessandro Scognamiglio:

  • Nato a Caserta nel luglio 2000, mi appassiono sin da piccolo al calcio e alla geografia.
  • Laureato in Culture Digitali e della Comunicazione a Napoli, scrivo per Sottoporta e CatenaccioeContropiede

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