I CENTRAVANTI INGLESI DELLA PREMIER LEAGUE E SIR BOBBY CHARLTON.

Con l’arrivo degli anni 90, dopo aver scontato la squalifica in Europa delle sue squadre di club, il calcio inglese affronto’ un profondo cambiamento con la nascita della Premier League che ando’ a sostituire la First Division (le 22 squadre per ragioni economiche diritti tv e sponsorizzazioni si staccarono dalla Football League), inoltre il calcio in generale stava cambiando per via della sentenza Bosman ed anche in Inghilterra iniziarono ad arrivare molti grandi attaccanti stranieri.

La figura del centravanti inglese prima punta continuo’ ad evolversi a volte assumendo caratteristiche totalmente differenti da quelle delle due decadi precedenti. Raccontero’ i quattro attaccanti che piu’ di ogni altro hanno caratterizzato questi ultimi 30 anni e che sono stati protagonisti anche con la  nazionale dei tre Leoni.

ALAN SHEARER  (283 reti 260 in Premier e 23 in First Division con Southampton, Blackburn e Newcastle, 30 reti in nazionale).

Classe 1970, la partenza e’ con il botto..siamo di fronte al miglior marcatore assoluto della Premier League con 260 reti (ne sara’ 3 volte capocannoniere), dopo i primi anni al Southampton passa nel 1992 al Blackburn Rovers e vince uno storico titolo nel 1995 formando con Chris Sutton un tandem di attacco favoloso per poi passare finalmente alla squadra del cuore, quella della sua città… Newcastle. Attaccante potente, fortissimo di testa, rigorista infallibile con oltre 50 gol dal dischetto. Era un leader naturale , alla sua prima da titolare con i Saints ad appena 17 anni scaravento’ 3 palloni nella rete dell’Arsenal tanto per far capire l’aria che avrebbe tirato diventando il calciatore più giovane a fare un “hat-trick” nella massima serie, cosa che accadrà ancora altre 10 volte con una punta di 5  reti in un match contro lo Sheffield.

Newcastle fu sempre il suo sogno ed in parte paradossalmente il suo limite, il desiderio di tornarvi quando ricevette la telefonata dell’allora manager Kevin Keegan al quale disse immediatamente si, gli precluse scenari più prestigiosi  in altri club famosi (fu cercato inutilmente da Ferguson che voleva portarlo a Manchester), ma Alan non ne fu  mai attratto , figlio di un operaio  abitava a 3 Km dallo stadio del Newcastle ed il suo unico sogno era far felice la sua gente ed indossare quella maglia. Anche in nazionale fu protagonista: per lui 63 presenze con 30 reti. Capocannoniere agli Europei del 96 in Inghilterra con 5 reti.

MICHEAL OWEN  (150 reti in Premier  con Liverpool, Newcastle, Manchester Utd, Stoke City, 40 reti in nazionale). 

Una calda sera d’estate del 1998 durante il match dei mondiali francesi Inghilterra-Argentina con un azione pazzesca in dribbling e tiro incrociato sul palo opposto si abbatte’ sul calcio mondiale a soli 18 anni uno dei più grandi centravanti del calcio inglese e della sua nazionale il nome : Michael Owen “WONDERBOY” classe 1979 . Piccolo di statura, velocissimo, con un dribbling quasi felpato ed un tiro secco e potente, malgrado la sua fisicità non fosse dominante, era capace di sostenere da solo tutto l’attacco della propria squadra con i suoi fulminanti cambi di direzione che disorientavano le difese avversarie.

Esplose a fine anni 90 nel Liverpool e con i Reds in otto stagioni (1996-2004) vinse l’FA CUP, 3 Coppe di lega, una Coppa UEFA e una Supercoppa Europea. Nel 2001, arrivò anche la vittoria del Pallone d’Oro. Passo’ al Real Madrid ma l’avventura fu  breve e non fortunata come non fortunata fu la sua carriera da un certo punto in poi. Micheal fu tempestato da infortuni prima ai tendini del ginocchio poi ai legamenti. “A 23 anni ero gia’ in parabola discendente” raccontera’. Tornato in Inghilterra giochera’ al Manchester Utd, Newcastle e Stoke City con lo spettro degli infortuni ormai entrato nella sua testa.

In nazionale collezionò 89 presenze con 40 reti e fu protagonista assoluto della partita perfetta dell’Inghilterra durante le qualificazioni ai mondiali 2002 quando con 3 reti contribuì al trionfo in terra tedesca per 1-5 contro la Germania. Michael si e’ ritirato nel 2013, la sua faccia da bravo ragazzo e’ rimasta la stessa di quella notte d’estate del 98 anche se in una recente intervista a cuore aperto ha raccontato quanto abbia sofferto psicologicamente per i tanti infortuni quasi da odiare il calcio e più che altro di quanto sia la sua sofferenza nel vedere il figlio diciassettenne diventare cieco per una maledetta malattia degenerativa della retina. Con un dolcissimo sorriso dira’ “Sono il suo autista”…Good Luck Michael.  

WAYNE ROONEY (208 reti in Premier con Everton, Manchester Utd, Derby County, 53 reti in nazionale).  

Nato nel 1985  a Liverpool  irruppe in Premier League a 16 anni debuttando con la squadra meno prestigiosa della città, l’Everton. Fin da subito si capì di essere davanti ad un altro crack. Malgrado la giovane eta’ Wayne era gia molto strutturato fisicamente, non altissimo, era famoso per la sua aggressività ed era in grado di sostenere tutto l’attacco. Dotato di qualita’ balistiche fuori dal comune che lo portarono a segnare gol pazzeschi sia da fuori area sia all’interno con spettacolari rovesciate e grandi  colpi di testa, pur non essendo una torre. Grazie alla sua grande generosità ed alla resistenza fisica spesso arretrava per dare una mano alla fase difensiva per poi ribaltare velocemente la stessa azione  lanciandosi in attacco come un proiettile.  Nel 2004 la svolta della sua carriera al Manchester United di Alex Ferguson dove le sue prestazioni ed i suoi gol lo portarono a conquistare tutto il possibile ed a diventare nel 2016 il calciatore della Premier a realizzare piu’ reti con la stessa maglia…ben 176. Dopo 13 anni gloriosi con i Red Devils  tonerà all’Everton e chiudera’ la carriera al Derby County.

In nazionale ha lasciato una traccia profonda con 120 presenze e 53 reti che lo posizionano al secondo posto dei marcatori all time dell’Inghilterra, per capirsi e’ stato il primo a superare Bobby Charlton come numero di reti e questo non e’ un dettaglio di poco conto, fu amatissimo dalla tifoseria dei tre Leoni che accompagnava ogni suo azione con il caratteristico boato ROO!! ROO!! ROO!!

HARRY KANE (213 reti in Premier con Norwich e Tottenham, 62 reti in nazionale).  

Per lui, senza discussioni, mi alzo in piedi in religioso silenzio e applaudo..perche di fronte ho il piu’ grande centravanti degli ultimi 50 anni della nazionale Inglese. Harry Kane, classe 1993, e’ la chiusura del cerchio dell’evoluzione del centravanti d’oltremanica negli anni. Descriverlo non e’ semplice, ci provo: Alto circa 190 cm, destro ma abile anche con il sinistro , fortissimo di testa e freddo sotto porta ha reinventato il ruolo del centravanti spostandone il raggio di azione fino a 40 metri dalla porta dove, grazie all’ottima tecnica e ad una visione di gioco oltre la media, riesce a impostare le azioni di attacco che poi spesso lui stesso conclude. Inarrestabile in progressione costringe spesso i centrali ad uscire  dalla loro posizione per andarlo a prendere alto. Mi capita spesso che qualche buontempone mi dica che in Italia la sua efficacia sarebbe dimezzata … vadano a rivedere il gol che ha fatto all’Italia a Wembley, quello del 3-1, quando e’ partito da meta’ campo con attaccati ai pantaloncini i difensori azzurri che invano cercavano di fermarlo.

Bandiera del Tottenham per 10 anni si e’ traferito al Bayern di Monaco per un’altra avventura lasciando un attimo il lavoro che sicuramente concludera’ in futuro.. quello di diventare il migliore marcatore della Premier League. Al momento e’ fermo a 213 a soli 47 gol da Shearer. In nazionale la missione è terminata, è già il top scorer dell’Inghilterra con 62 centri in 89 incontri, oltre ad esserne il capitano.

Ho avuto la fortuna, qualche anno fa, di vedere un allenamento dal vivo del Tottenham quando venne a Firenze per un match di coppa contro i Viola ed ho potuto scambiare due battute con lui, devo dire un ragazzo molto umile e disponibile, che pero’ sa trasformarsi in campo diventando potente e inarrestabile…proprio come un URAGANO.

 

Con Harry Kane chiudo questo secondo articolo sui centravanti inglesi che hanno caratterizzato la First Division, la Premier e la nazionale degli ultimi 50 anni … perche’ ultimi 50 anni?… per rispetto…perche’ prima, il massimo interprete, colui che forse più di tutti ha saputo innalzare questo ruolo, ci ha lasciato recentemente…ed io voglio ricordarlo ancora una volt …Sir ROBERT “BOBBY” CHARLTON!

BIO: Stefano Salerno nato a Livorno classe 1963, vivo a Firenze dal 1997  lavoro nel campo delle Telecomunicazioni, sono milanista dalla nascita appassionato di calcio inglese dai primissimi anni 70  e sostenitore della squadra dei 3 Leoni .   

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