TRE GIORNI CON IL BRIGHTON & HOVE ALBION FOOTBALL CLUB.

Elite Football Performance Centre.

L’Elite Football Performance Centre, il centro sportivo di allenamento del Brighton & Hove Albion, si trova a Lancing, una cittadina del Sussex distante una quindicina di Km da Brighton. Decidiamo di raggiungere la struttura con un taxi: ci accompagna un tassista del luogo che, notando la nostra passione per il calcio, ci dice di tifare Arsenal. Ci intratteniamo quindi a parlare di Premier League e dei vari grandi allenatori che hanno fatto la storia del campionato, in particolare degli allenatori italiani (Ranieri, Conte, Ancelotti…). Ci soffermiamo però in particolare sull’allenatore che incontreremo a breve, Roberto De Zerbi, e rimaniamo stupiti ed allo stesso tempo entusiasti dalla passione con cui quest’uomo descrive l’allenatore bresciano. “He’s the best coach in Brighton history, I hope he’ll be Manchester City or Real Madrid coach, he deserves it!”.

Una volta arrivati al centro sportivo, attendiamo l’orario dell’allenamento e riusciamo a visitare la struttura e i campi da gioco. Ci accompagna una fredda brezza dal mare e, tra campi da gioco in perfette condizioni, entriamo completamente nell’atmosfera dell’English Football.
Appena prima dell’inizio della seduta, incontriamo e conosciamo Roberto e il suo staff, che ci accoglie con grande simpatia e disponibilità. Seguiamo quasi a bordo campo la rifinitura in vista della partita del giorno successivo contro il Crystal Palace e cerchiamo di ritagliare più momenti possibili da portare a casa.

È incredibile come queste esperienze alimentino la “fiammella” di passione per questo fantastico sport.
Finito l’allenamento, ci troviamo a bordo campo con Roberto e con i suoi collaboratori Andrea Maldera e Marcello Quinto. Ci spiegano le loro sensazioni dal loro arrivo nel club fino ad ora e ci sottolineano come anche per loro, alla base di questo grandissimo lavoro, ci sia sempre il divertimento.
Al momento dei saluti, ci diamo appuntamento alla sera successiva: siamo pronti per la partita.

Crystal Palace – Brighton 1-1

Arriviamo nel quartiere di “Crystal Palace” verso le 19 e, appena scesi dalla metro, respiriamo già un’atmosfera magica. Alle 20 giocano le “Eagles” di Londra contro i “Seagulls” della East Sussex di Brighton, partita attesissima essendo il derby della M23.

Usciti dalla fermata della metro, vediamo le forze di polizia locali che indicano il percorso da percorrere per arrivare allo stadio: la via principale è gremita di gente, compresi i pub ai lati della strada. Camminiamo tra i tifosi di casa per questo grande viale alberato caratterizzato dalle eleganti case vittoriane che, illuminate solo dalla luce dei lampioni, ci immergono nella vera atmosfera inglese. Appena prima di girare l’angolo e scorgere Selhurst Park, ci troviamo difronte ad un grande murale raffigurante Wilfried Zaha, giocatore che ha militato nelle giovanili del Crystal Palace e che per ben undici anni ha fatto parte della prima squadra.

Arriviamo finalmente allo stadio. Il clima è veramente molto pesante. Ci avviciniamo ad un ragazzo con una sciarpa rossoblù (colori del Palace) per chiedere informazioni sul nostro settore. Lui ci chiede subito: “Che squadra tifate?”. Vista la poca eleganza nella richiesta, rispondiamo indubbiamente “Palace” e riusciamo a strappare un sorriso al tifoso, che ci indica gentilmente da che parte entrare.
Entriamo circa una ventina di minuti prima dell’inizio della partita: le due squadre si stanno riscaldando sulle note di “Sweet child of mine” e siamo circondati dai colori rossoblù. Lo stadio non è grandissimo, ma a mano a mano che si riempie si percepisce sempre di più la carica dei suoi tifosi. Il nostro pensiero è uno solo: “come si può giocare male in un contesto del genere?”.


A pochi minuti dalle 20, i giocatori entrano finalmente in campo accompagnati da uno show di luci e di musica che danno l’ennesima botta di adrenalina pre-match.

La partita inizia e già da subito si notano le differenti idee calcistiche proposte dalle due squadre: il Palace è caratterizzato da un calcio più conservativo che punta ad una buona fase difensiva per poi ripartire sfruttando gli spazi lasciati dagli avversari, mentre il Brighton, più all’avanguardia, cerca di avere il dominio del gioco attraverso il mantenimento del possesso palla.

Viste le normative degli stadi inglesi, siamo costretti ancora una volta a fingere di tifare Palace e, successivamente, a reprimere le nostre emozioni alla grande incornata di Danny Welbeck. La partita termina sul risultato di 1-1. Nonostante un primo tempo abbastanza insipido, alla fine del secondo l’idea che abbiamo è quella che per il Brighton siano due punti persi piuttosto che uno guadagnato.

Lo stadio si svuota in fretta e noi ne approfittiamo per farci qualche foto a bordo campo, finché gli stewards ci indicano l’uscita.
Usciti dallo stadio, con animo un po’ affranto commentiamo quello che è successo, mentre cerchiamo un pub nelle vicinanze. È tutto pieno, ovunque. Decidiamo comunque di prendere una birra, per poi tornare in zona Paddington il prima possibile. Ci rechiamo quindi in stazione per prendere il treno dove, anche in questo caso, veniamo scortati dalla polizia locale. Stanno arrivando i tifosi del Brighton, che stanno continuando a cantare e ad inneggiare la loro squadra del cuore.

This is English Football!

Grazie a Roberto De Zerbi, al suo staff ed in particolare ad Andrea Maldera: senza di lui la nostra visita al centro sportivo non sarebbe stata possibile.

BIO: Federico Bercella – Nato a Parma il 20/02/91, ha iniziato a giocare a calcio fin da piccolo, prima nei dilettanti e poi nei professionisti; dopo il settore giovanile ha militato nel campionato di serie D con Messina e Fermana. Tuttavia, nonostante la giovane età, ha preso la decisione di abbandonare la carriera da giocatore per intraprendere quella da allenatore, ruolo che ha sempre catturato la sua passione fin dai tempi in cui era un atleta.

I primi passi li ha compiuti come collaboratore in una squadra juniores regionale. Nel corso degli ultimi 5 anni, ha maturato esperienza attraverso diverse stagioni, dedicandosi sia alle attività di base che agli allievi. L’anno scorso ha ottenuto il patentino Uefa B e attualmente, nella stagione in corso, è impegnato come allenatore degli allievi presso il Borgo San Donnino, una società dilettantistica situata nella provincia di Parma.

BIO: Giulio Scuri – Nato a Casalmaggiore il 07/11/97 ha conseguito il diploma linguistico ed è laureato in scienze motorie; ha intrapreso la strada nel calcio all’età di 9 anni in una squadra dilettantistica in provincia di Parma. Dopo una decina d’anni di settore giovanile e un paio d’anni in categoria decide di smettere in seguito al secondo infortunio al ginocchio. Nel gennaio 2022 vive un’esperienza di 6 mesi come tirocinante dell’area atletica nel settore giovanile del Parma Calcio dove nasce la voglia di intraprendere la strada da allenatore. Nel 2023 ottiene il diploma di match analyst e subentra ad annata in corso in una prima categoria piacentina. In questo momento è impegnato come collaboratore tecnico e match analyst nella U17 del Borgo San Donnino, una società dilettantistica situata nella provincia di Parma.

BIO: Manuel Terbonati – Nato a Parma il 03/05/1996 ha frequentato il liceo linguistico e ha conseguito il titolo di laurea magistrale in Alimentazione e Nutrizione Umana. Attualmente ricopre il ruolo di biologo nutrizionista nella società professionistica di rugby Zebre Parma.

Ha iniziato a giocare a calcio all’età di 5 anni, arrivando a militare in campionati di promozione. Da cinque anni ricopre il ruolo di vice-allenatore, maturando esperienza in campionati di giovanissimi élite, allievi élite e juniores regionale. In questo momento è impegnato come collaboratore tecnico nella U17 del Borgo San Donnino, una società dilettantistica in provincia di Parma.

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