MILAN – BOLOGNA 0-1 : LA COPPA ITALIA È ROSSOBLÙ

Ieri sera due grandi club del calcio Italiano si sfidavano per la Coppa Italia 2024/25 sotto il cielo di Roma in uno Stadio Olimpico straboccante di amore e passione…sana, due squadre giunte con assoluto merito al ballo finale, accompagnate e sostenute da due tifoserie straordinarie, due maree meravigliose, una rossonera e una rossoblù.

Il Bologna F.C. che dopo circa 51 anni (vittoria nella Coppa nel 1969 e 1974) tornava a giocarsi un trofeo con grande merito ed il nostro Milan, con la possibilità di bissare un trofeo nazionale dopo l’exploit di Supercoppa del Gennaio scorso, dando così dignità ad un finale di stagione senza dubbio deludente, difficile e per tanti aspetti imperscrutabile.

I rossoblù in crescita costante al termine di una grande cavalcata che li ha visti protagonisti anche in campionato, in piena corsa per un posto Champions. I nostri ragazzi come detto, per l’orgoglio rossonero ,un importante posto per l’Europa League ma soprattutto per dare un impulso di positività a tutto un contorno che ci gira intorno e che sta assumendo tratti al limite del paradossale. Brutti presagi su questa partita, la società che dice e non dice sui suoi piani futuri, sostenendo di aver pianificato tutto; le parole del grande Boban pesanti come macigni che hanno messo la “bolla papale” su quello che è accaduto nel nostro recente strampalato, a tratti allucinante, passato societario (però Zorro perché non aspettare!!?), la stampa sportiva che dà i nostri giocatori nel mirino di chiunque (adesso è la volta di Reijnders), la nostra Curva inibita nell’ esporre qualsiasi stendardo e striscione.

1967 (Padova), 1972 (Napoli),1973 (Juventus), 1977(Inter), le nostre vittorie, piu’ due finali perse nel 1971 (Torino) 1975 (Fiorentina), in questo  decennio quello che  attraversò gli anni 60/70 si concentrò il periodo della nostra storia dove la Coppa Italia vide la nostra squadra costante grande protagonista della competizione, un trofeo importante allora, perché consentiva di giocare la prestigiosa Coppa delle Coppe.

L’era trionfale di Silvio Berlusconi fece passare in secondo piano la vittoria della Coppa nazionale, non più obbiettivo primario della società, che venne letteralmente tralasciato per concentrarsi  su conquiste più prestigiose in Europa e nel Mondo. Ma una dolcissima sera del maggio 2003 la Coppa Italia ritornò nei nostri cuori e tra le nostre mani per l’ultima volta, una serata indimenticabile, corollario trionfale di una settimana epica, quella sera di Maggio 2003 la Coppa Italia diventò in tutto il suo splendore damigella d’onore della festa per la vittoria della  Champions League appena vinta a Manchester contro la Juventus.. altra epoca …altri interpreti..altro Milan.

Il Milan si presentava con il consueto modulo che tanta stablità aveva dato negli ultimi incontri con la difesa a tre; Tomori, Gabbia, Pavlovic a centrocampo Theo E Jimenez esterni fluidi anche nel far diventare la nostra difesa a cinque, in mediana Reijnders e Fofana con Pulisic e Rafa Leao ad innescare Jovic preferito al “Bebote” alla guida dell’attacco.

Il Bologna con il rientro in difesa di Holm, di Ferguson a centrocampo e con in attacco il pericoloso Orsolini, Fabbian e la stellina Castro, elemento da tenere assolutamente sotto osservazione. Odgaard invece partiva dalla panchina; si presentava alla finale con i suoi interpreti migliori.

PRIMO TEMPO

La partita parte come un treno lanciato in corsa: i primi quindici minuti giocati a viso aperto senza freni inibitori da entrambe le squadre, il Milan inizalmente sembra più sciolto ed attende i rossoblu per pungere velocemente in ripartenza, un Bologna contratto forse dall’emozione che però con Castro in girata all’8° minuto impegna Maignan. Sembra che i rossonri stiano bene, ripartono ogni qual volta ne hanno l’occasione, con Leao particolarmente dentro il match. Al 10° minuto colossale occasione per i nostri ragazzi, cross veloce di Jimenez su altro nostro ribaltamento dalla destra, Skorupsky compie due interventi provvidenziali prima su una deviazione  involontaria di Beukema e poi su Jovic che, da terra, non riesce a dare precisione al suo tiro.

Il Bologna inizia ad ingranare: Ndoye punge sulla sinistra Tomori che appare in difficoltà, Theo scivola in fase difensiva in difesa con Tomori che si allarga a destra, quindi spesso passiamo a quattro dietro, Jimenez come esterno invece rimane più alto per attaccare e dare sostegno. La partita è vibrante ed i toni agonistici si alzano: l’arbitro Mariani (a mio parere insufficiente) ci mette del suo con alcuni fischi inopportuni sia da una parte che dall’altra con il risultato di scontentare tutti i protagonisti, più il Milan a onor del vero quando il bolognese Ferguson entra in maniera violenta su Leao, fallo identico a quello di Pavlovic che fu rosso alcune partite addietro. La partita sostanzialmente equilibrata: da parte nostra qualche uscita palla difensiva di Tomori che ha permesso al Bologna di saltarci addosso, Reijnders e Fofana che devono crescere di qualità, benino Jovic che spesso rompe la linea d’attacco tornando dietro per fare gioco non avendo palloni giocabili in avanti, Bologna attento compatto che concede poco e prende consistenza con il passare dei minuti.

SECONDO TEMPO 

La ripresa è una delusione totale, senza giri di parole, il Milan parte involuto, piatto, il centrocampo completamente risucchiato ed annullato dall’ 1-3-5-2 di Italiano: Fofana e Reijnders scompaiono dal gioco  in virtù di un pressing asfissiante, schermati dagli avversari. Il Bologna cresce in fiducia e, con uno dei suoi uomini più rappresentativi, passa in vantaggio al 53° minuto: un intervento in scivolata di Theo, nel tentativo di liberare l’area, fa arrivare il pallone a Ndoye che da centro area batte Maignan.

Il vantaggio felsineo non scuote i rossoneri, anzi ne accelera il processo di involuzione di un gioco completamente privo di idee, con il centrocampo scomparso è la difesa demandata a far partire le nostre azioni ma è sovente in affanno, costretta a lunghi lanci preda dei difensori rossoblu. I nostri uomini in avanti non hanno più la forza per offrire spunti che creino qualche pericolo agli avversari. Solo inutili azioni isolate  e velleitarie.

Pulisic sottotono, Leao piano piano si eclissa così come Jovic. I cambi fatti da Conceicao: Felix, Gimenez, Abraham, Chukuweze non portano assolutamente nessun valore aggiunto se non quello di confermare la triste discesa della nostra partita verso un epilogo amaro. Il Bologna ed Italiano vincono meritatamente, dopo un inizio partita contratto, la squadra è cresciuta di intensità mettendo in luce all’ennesima potenza quel gioco che di fatto è stato un chiaro marchio di fabbrica del suo tecnico e che ha portato in alto la squadra felsinea facendola diventare una delle più belle realtà del nostro calcio…Complimenti!.

Noi perdiamo tanto stasera…TANTISSIMO, perdiamo la possibilità di andare in Europa direttamente ma più che altro ripiombiamo in una spirale di negatività ed incertezza che fa male, tanto male, vedere i nostri ragazzi sotto scacco privi di energie e di idee incapaci di fare un solo tiro nella porta del Bologna dopo la rete subita è francamente inammissibile e inaccettabile.

Rimangono due partite di campionato da giocare, possibilmente con il coltello tra i denti e aspettare cosa dirà la classifica. La partita di ieri sera purtroppo ci ha detto che siamo lontani anni luce da quel dolce Maggio 2003, ma siamo il Milan e non dobbiamo mai dimenticarlo, in primis non deve dimenticarlo MAI chi sta gestendo questa società fatta di gloria e blasone dove un intero popolo che lo segue da 125 anni ha un cuore grande così, un popolo fatto di uomini, donne, bambini, famiglie intere e non da asettici clienti.

FORZA MILAN SEMPRE!!!

TABELLINO

MILAN-BOLOGNA 0-1
Marcatori: 53’ Ndoye

LE FORMAZIONI
MILAN (1-3-4-2-1): Maignan; Tomori (dal 62’ Walker), Gabbia, Pavlovic; Jimenez (dal 62’ Joao Felix), Fofana (dal 88’ Chukwueze), Reijnders, Theo; Pulisic (dal 88’ Abraham), Leao; Jovic (dal 62’ Gimenez). A disp.: Torriani, Sportiello, Thiaw, Emerson Royal, Bartesaghi, Florenzi, Terracciano, Musah, Loftus-Cheek, Camarda. All. Sergio Conceiçao.

BOLOGNA (1-4-2-3-1): Skorupski; Holm (dal 76’ Calabria), Lucumi’, Beukema, Miranda; Ferguson, Freuler; Orsolini (dal 69’ Casale), Fabbian (dal 69’ pobega), Ndoye (dal 80’ Odgaard); Castro (dal 80’ Dallinga). A disp.: Bagnolini, Ravaglia, Erlic, Moro, El Azzouzi, Aebischer, Lykogiannis, Cambiaghi, De Silversti, Dominguez. All. Vincenzo Italiano

Arbitro: Mariani di Aprilia

Ammoniti: 38’ Tomori, 43’ Ferguson, 45’+2 Pulisic, 57’ Fabbian, 75’ Lucumi’
Recupero: 2’ 1T, 6’ 2T.

BIO: Stefano Salerno nato a Livorno classe 1963, vivo a Firenze dal 1997  lavoro nel campo delle Telecomunicazioni, sono milanista dalla nascita appassionato di calcio inglese dai primissimi anni 70  e sostenitore della squadra dei 3 Leoni .   

13 risposte

  1. Difficile commentare, aggiungere parole al tuo puntuale commento, carissimo Stefano. Questa sconfitta fa male, molto male ma deve insegnare tanto a chi ha (o dovrebbe) avere a cuore le sorti sportive e societarie del nostro Milan. Un dato è eloquente: è la sesta finale persa su sette di Coppa Italia. Questo trofeo non sa da fare…Abbiamo buttato un’occasione, con un avversario, che nonostante tutti i meriti, era decisamente alla nostra portata. Vincere l’anticipo di venerdì ci ha disorientati, perdere la finale di ieri ha confermato la tendenza di quest’annata: mancare nel momento decisivo. E la memoria va al 1998: finale persa contro la Lazio, partita successiva in campionato contro la Roma. Finì 5 a 0 per i giallorossi. Corsi e ricorsi di fallimenti…che si salvi almeno l’orgoglio.
    Speriamo che presto si possa invece riferirsi a quel dolce maggio del 2003.
    Sempre Forza Milan

  2. Ieri siamo ridiventati il brutto sconcertante Milan/Jekyll che abbiamo visto spesso durante questa stagione, per merito soprattutto della fase difensiva accorta, precisa e concentrata del Bologna. Il capolavoro di Italiano è stato a mio parere quello di bloccare sul nascere qualsiasi velleità offensiva dei rossoneri con una precisa tattica e uno studio preventivato scientemente alla lavagna. Non l’ha fatto però all’italiana ma(perdonami il gioco di parole) all’ Italiano, proponendo cioè , grazie agli ottimi giocatori di cui dispone il Bologna una fase offensiva concreta e pungente in modo da impedire al Milan di prendere quell’iniziativa che seppur disordinata, avrebbe potuto creare dei problemi. Il Bologna è stato un blocco granitico, compatti in difesa e in attacco, che ha annichilito il Milan. In sostanza abbiamo visto una squadra vera giocare contro un’altra squadra che troppo ha sperato di risolvere il match grazie a qualche sporadica iniziativa di qualche singolo che peraltro non c’è stata. Capisco che giocare contro una squadra così precisa e concentrata non sia facile, ma sinceramente da qualcuno dei nostri credo sia lecito aspettarsi molto di più, perché se nelle partite importanti non si tocca palla o se si tocca la si tocca in maniera ininfluente, se non si incide neanche un po’, allora sarà meglio ridimensionarsi sotto tutti i punti di vista. Un’ ultima considerazione , scusa la lunghezza, i centrali nostri , con un Bologna schierato così bene , avrebbero dovuto “aggiungersi” a centrocampo in fase di impostazione, cercando di verticalizzare,invece hanno giocato sempre “all’ indietro” o in orizzontale, (Pavlovic e Gabbia si sono mossi alla rinfusa quando ormai la frittata era fatta e gli schemi erano saltati, d’altra parte poi i piedi sono quelli che sono). In sostanza poca capacità di lettura dell’allenatore e dei giocatori. Il Bologna è una squadra, e ha vinto con merito. Noi ci eravamo un po’ illusi dopo le ultime prestazioni in campionato, ma abbiamo bisogno di una bella rivoluzione

  3. Grazie Gianluca condivido la tua analisi spero tanto non si ridimensioni ma più che altro si prenda coscienza del patrimonio enorme che è questa società per storia,blasone , e peso decisivo nel calcio mondiale. Mi auguro lo si sia capito … anche se mi permangono grossi grossi dubbi… spero di venire smentito

  4. Ma chiedo a Te che vivi la nostra passione e puoi esprimere i tuoi giudizi e la competenza la hai…Ma Pippo Inzaghi allenatore del Milan ora che ha un po di curriculum in più, e soprattutto ora che cmq la rosa è appena meglio di quella che aveva quando lo avevamo buttato allo sbaraglio (ricordo miglior giocatore di quell’anno Jeremy Menez) non potrebbe essere una buona idea…mi scuso ma io dei vecchi maestri, pur stimandoli, non ho questa passione…sennò Berlusconi avrebbe tenuto Liedholm, e poi cercato Trappattoni, ecc ecc…invece prese Sacchi e inventò Capello… certo prima intorno ci vuole quello che tutti sappiamo…e un altro ex milanista come Sartori sarebbe lui si perfetto…ok. ho detto sciocchezze…però grazie dello spazio per dirle. Ciao

    1. Sartori sicuramente un profilo di assoluto livello Pippo personalmente credo debba ancora completare la sua crescita professionale prima di un eventuale ritorno… fermo restando che la sua ascesa è ‘ indiscutibile

  5. Un altra cosa… ma siamo sicuri che il gol del Bologna non sia in fuorigioco??? non è che c’è un errore nel timing in cui viene mostrato??? scusate ma episodi contanto tanto, certo meritato di più dal bologna che da noi il trofeo…ma il calcio non è solo bel gioco…si sa. conta chi vince. e per vincere gli episodi sono il 90%…

    1. Sai che mi è venuto il dubbio pure a me?! Poi io sono complottista, quando non lo rifanno vedere subito con immagini chiare, le stesse che visionano al var, mi insospettisco

  6. Analisi partita e situazione come al solito perfettamente aderente alla realtà! Se solo avessimo giocato come a San Siro avremmo già in bacheca la nostra 6a Coppa Italia!
    Ma il Diavolo (cioè noi) fa le pentole ma non i coperchi, ed a quello ci avrebbe dovuto pensare quell’accendi sigari di Concecao, il quale ha sciaguratanente sottovalutato I seguaci del Dott. Balanzone che senza sforzo hanno dominato partita e squadra! Ed ora arriverà il bello! Chi sulla panchina? Quale sarà il nuovo
    D. S.?… e poi il mercato con vendite, acquisti… e quante stagioni dovremo attendere per rivedere un Milan da MILAN???
    Un caro abbraccio.
    Massimo 48

    1. Grazie caro Massimo purtroppo questo siamo…in questo momento storico onestamente non vedo ne chiarezza ne volontà ma solo discorsi di facciata ( Furlani che si presenta ai microfoni a notte inoltrata con uno spartito uscito da corsi accelerati di coaching) dopo che il povero Matteo Gabbia 2 ore prima a botta calda ci aveva messo la faccia

  7. Grazie Stefsno per i tuoi apprezzabili commenti. Certo la delusione è tanta anche perché con la difesa del Bologna costantemente alta era lecito aspettsrsi di più dai nostri velocisti, Leao, Theo in primis. Un solo tiro in porta, un po poco. Per il futuro vorrei essere ottimista ma non ci riesco. Quando sento dire da Furlani che è stata stagione fallimentare mi chiedo se qualcuno della Dirigenza ne prende atto e dà le dimissioni. Mi pare di capire che tutti resteranno al loro posto e stanno già pensando a fare cassa cedendo i migliori…. senza Europa….sarà il ritornello. Spero di sbagliare. A presto.

    1. Grazie Alessio d’accordo con te …voglio i fatti ..troppo facile presentarsi ora e dire abbiamo fallito … c’era tempo e situazioni per non ritrovarsi in questo Bailamme, adesso e’ dura, perché ancora la struttura tecnica è indefinita e siamo quasi a Giugno

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