PERCHÈ SALVATORE?

Alcune riflessioni viaggiando verso Roma:

Il servizio mandato in onda ieri sera dalle “Iene” mi ha lasciato basito nonostante abbia spesso sentito parlare di situazioni come quella portata alla ribalta dai report di Italia Uno.

Basito perché il protagonista è Salvatore Bagni, compagno di gioco alle Olimpiadi di Los Angeles nel lontano 1984 nonché avversario in campo con le maglie di Inter e Napoli.

Salvatore tra l’altro è stato, in passato, colpito da una tragedia famigliare, la perdita del figlio in giovane età a causa di un incidente d’auto, il cui solo racconto della dinamica susciterebbe un moto di sostegno morale nei suoi confronti.

Anche per questo, vedendo le immagini in tv sono rimasto incredulo e, fino all’ultimo, ho sperato in un epilogo diverso, positivo, in un “dai stiamo scherzando!”.

Ed invece non era uno scherzo. Era tutto vero. 

Ma allora è vero che chi ha una famiglia che si può permettere di investire soldi per facilitare il percorso sportivo del proprio figlio lo puó fare. Lo può fare perché trova persone conniventi, corruttibili e, va da sé, sprezzanti di qualsiasi concetto che contempli il termine “meritocrazia”.

Ora credo che dopo quanto visto non si possano piu considerare queste modalità qualcosa di circoscritto perché ho la sensazione che il fenomeno sia ben più ampio.

Occorre, da una parte, avere più coraggio nel denunciare queste dinamiche, dall’altra, giustizia sportiva e non, perseguire chi è coinvolto.

E non mi si venga a dire che tanto quelli forti, quelli bravi si affermano comunque perché non è questo il punto.

È necessario porre fine a questa idea di poter salire su un ascensore (sociale) che porti fama, notorietà o, per qualcuno, cambi la vita in termini economici perché, proprio in questo ultimo caso, si aggiunge il rischio di finire in una spirale senza fine che conduce alla disperazione e al fallimento.

Speriamo che tutto non si riduca, come accade spesso,  in un moto di indignazione che pian piano si placa e si trasforma in immobilismo.

Staremo a vedere.

Intanto Salvatore è ripartito con un’auto di grossa cilindrata con 30.000€ (falsi).

Perchè Salvatore?

15 risposte

  1. Ne parlai pochi giorni fa tramite il mio articolo sulla tua piattaforma sulla difficoltà di Essere un Under nelle basse categorie,e vi era una parte proprio che evidenziava queste dinamiche. Per queste dinamiche che vanno dai settori giovanili professionistici per far prendere il ragazzo , alla sua presenza in C oppure in altre categorie, alle dinamiche che fanno anche le scuole calcio terreno fertile per adescare genitori e portarli a fare ciò . E questo poi si allarga agli allenatori celebre la rivelazione di Rossi tecnico della Nazionale Ungherese, che disse “per allenare in C mi chiesero di pagare “.
    Forse è arrivato il momento di alzare il tappeto di questo calcio italiano , e togliere la polvere che per anni si è nascosta sotto di lui , illudendo che la stanza fosse pulita .

    1. Il calcio italiano è nel pieno di un’emergenza etico-morale, educativo-culturale, metodologico-didattica, istituzionale-rappresentativa….sono tutte facce della medesima medaglia di un sistema che va cambiato al più presto, pena il definitivo precipitare in un punto di non ritorno. Non passività, ma pieno sostegno a chi ha il coraggio, come Filippo Galli, di prendere posizione
      Si cominci ad assumere una posizione individuale pubblica. Già questo sarebbe un segnale. Sono in diverse chat, con quasi un migliaio di partecipanti. Ebbene, tranne una piccola minoranza, tutti gli altri oscillano tra un improduttivo nichilismo la rassegnazione più totale, se non addirittura in un sospetto giustificazionismo.

  2. Purtroppo si sa che funziona così; ho passato 14 anni a portare mio figlio ad allenamenti e partite e c’è sempre stato il genitore che, a vario titolo, ha speso denaro a favore della società, magari non è mai stato fatto in modo così sfacciato ma è successo.
    Un anno mio figlio (portiere) è stato dato in prestito per far spazio al figlio di un signore che poi rifatto tutta la cartellonistica di 3 centri sportivi.

  3. In questi casi è in discussione soltanto la morale e non ha senso colpire le squadre che giocano. Prima di ogni altra cosa mi sembra che ci siano famiglie che per ostentare una posizione economica siano disponibili a pagare certe cifre (in serie B con più “zeri” come già anticipato nel filmato) e queste devono sentirsi ridicole e mettono “alla bindella” i propri figli, poi procuratori spregiudicati che, come Salvatore (ma de che?), si fa pagare certe cifre illudendo soltanto ragazzi e famiglie, e per concludere Direttori Sportivi che sfruttando la loro posizione e truffano le società che già pagano loro uno stipendio. Le società quasi sempre sono vittime e truffate dal proprio “dipendente” perché pagano giocatori che non conoscono ed i casi di sponsorizzazioni sono certamente pochissimi casi.

  4. Non c’è nulla di sorprendente, in un paese (l’Italia) in cui il merito è l’ultimo dei criteri di selezione sociale.

  5. La cosa orribile è che non c’è amore per uno sport che ha dato tanto se non tutto a chi baciato da madre natura poteva esaltare il pubblico su un campo di calcio. Spero che persone serie come voi riportino la nave sulla rotta. Ci sono persone degne che sarebbe ora alzassero la voce.

  6. Troppo facile e comodo scaricare tutto sui genitori che sicuramente hanno le loro responsabilità. Ma se non ci fossero presidenti, direttori e allenatori compiacenti, pen dire lestofanti, probabilmente il circuito si interromperebbe. Poi, è chiaro che la differenza la fa persona. E non credo che tutti abbiano i titoli per scandalizzarsi. E questa già è la prima differenza

  7. Il calcio.
    Lo sport più bello del mondo dentro il campo, quello più sgradevole appena si esce dal campo.
    Chiunque abbia visto da vicino il percorso di un bambino/ragazzo può confermare che tutto il mondo delle giovanili è fantastico, ma appena si passa al livello di essere pagati si scatena l’inferno.
    Il merito scompare.
    Gli interessi di individui moralmente discutibili (e degli stessi club) imperversano.
    A spese di ragazzi che inseguono un sogno, sacrificano la giovinezza e poi, non per demerito ma per scorrettezze di altri, abbandonano.
    E si vedono i risultati: una nazionale pietosa da anni.
    Ciò detto…tra qualche giorno questa storia verrà messa a tacere, troppi interessi.

  8. Sig. Filippo Galli sono le persone come lei che non devono far cadere queste denunce e dare voce a chi non ne ha!!! Ho avuto modo di conoscerla quando mio figlio fece un provino al milan … un gran signore !!!!

  9. Purtroppo non accade solo in Italia. Certamente anche qui in Australia da dove scrivo. Basta che un genitore prometta un bel cartellone pubblicitario, qualche sponsorizzazione etc e lo spazio in squadra per i figli lo si trova subito. Io ne ho tre che giocano e in dieci anni di storie tristi di corruzione e zero meritocrazia ne abbiamo riscontrate parecchie. Ma appena le fai notare, non ti rinnovano il posto in squadra. E sto parlando di ragazzi che hanno iniziato a giocare a 8 anni e che adesso ne hanno 20/18 e 18 (gemelli!). Mio figlio mi ha detto l’anno scorso, dopo aver vinto il trofeo del club come miglior giocatore dell’anno, ma dopo che non gli hanno rinnovato il posto in squadra perché in squadra doveva andarci “un altro”: “papà ma perché gli adulti hanno il potere di distruggere i sogni dei ragazzi… mi pare tutto senza senso… Tanto l’altro che arriva adesso nella squadra non li farà certo vincere!” Ha capito tristemente come sta funzionando il mondo che lui sogna non sia così sporco. Un saluto, Andrea

  10. É vero che il mondo del calcio è pieno di gente senza scrupoli morali, ma il genitore che paga €50K a Bagni & C. come lo definiamo?
    E il ds che afferma che il club è al corrente di tutto e lo accetta?
    Purtroppo di gente che pensa che i soldi possono comprare tutto ce n’è sempre stata, poi sta ai vari attori decidere come posizionarsi.
    Io penso che, in linea di principio, chi decide di lavorare senza sotterfugi alla lunga dovrebbe prevalere, ma se (come sembra) si tratta di un fenomeno ambientale, allora la situazione è completamente diversa. Poi non lamentiamoci se la nazionale non si qualifica x i mondiali.

  11. Semplicemente indignato .Non si gioca con i sogni dei giovani.Salvatore facendo così uccidi l’ ambizione,la passione,la determinazione di ragazzi in crescita.Basterebbe dire una brutta verità ,che una bella bugia.

  12. Lei ha fatto una disamina impeccabile, Bagni per me è un mito calcistico e dopo la tragedia umana che lo colpì , lo diventò ancor di più . Provo un grande senso di sgomento nell’ apprendere che uomini di calcio come lui agiscano in questo modo . Il calcio purtroppo è diventato “ anche questo “ , perché gli interessi economici in ballo hanno preso il sopravvento sulla passione e sulle emozioni che questo meraviglioso sport genera in tutti coloro che lo amano . Il calcio è nato come uno sport dei poveri e sta morendo come uno sport per ricchi .

  13. Un amico che ha un figlio bravino che gioca in Promozione mi ha raccontato che il suo “collega” papa’ del centravanti da’ 100 Euro all’autore dell’assist a ogni gol che fa il figlio… Bravo Filippo Galli che non hai perso l’occasione di mettere in evidenza questa storia. Anche io ho sempre simpatizzato con Bagni per via della terribile tragedia che l’ha colpito

  14. Buongiorno a tutti. La vicenda di Bagni lascia sgomenti, soprattutto perché un personaggio di tale livello, non penseremmo mai possa arrivare a fare cose del genere. Lui ha avuto la fortuna/bravura di sfondare e di far vincere le proprie squadre. Ma se fosse capitato a lui?. Cioè se un Bianchi/Rossi/Verdi avesse avuto un papà con 50 milioni di lire, Bagni non sarebbe mai stato “Bagni”. Oppure anche Bagni aveva il papà con 50 milioni di lire ed ha impedito ad un Oriali/Benetti/Tardelli (con tutto il rispetto per Bagni, questi erano molto più forti) di giocare al posto suo?. Mi dispiace soprattutto per Bagni, perché chissà come sta in questo momento la sua coscienza: al di là della “truffa” se così possiamo definirla, sono convinto che Bagni in questo momento provi un enorme rimorso e spero tanto che possa redimersi. A questo punto viene però da chiedersi quanti di questi casi ci sono e non vengono a galla; poi aggiungo anche il costo pazzesco delle iscrizioni nelle società sportive, molte delle quali magari ti prendono per fare “cassetta”. Molte famiglie non se lo possono permettere, così i figli resteranno sempre al campetto sotto casa….

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