Tanto tempo fa (1984) c’era il ritornello di una celebre canzone della metal band tedesca Scorpions che recitava così:
“Here I am! Rock you like a hurrycane”
Un gioco di parole che, nei decenni, si è rivelato perfetto per i tifosi del Tottenham (e anche per gli avversari, a dire la verità), tifosi Spurs che per più di un decennio hanno esultato ai gol del gigante di East London, Harry Kane, che ieri finalmente ha vinto un titolo.

HARRY KANE CON LA MAGLIA DEL TOTTENHAM
Un titolo importante, la Bundesliga con il Bayern Monaco, una vittoria da protagonista, da capocannoniere, da leader e da trascinatore, in una squadra ricolma di campioni, in cui è risultato il punto di riferimento offensivo già dalla scorsa stagione.
Quasi 32 anni, uno dei centravanti più prolifici dell’ultima generazione, storica bandiera del Tottenham prima di passare nella stagione 2023/24 al Bayern Monaco, Harry Kane è il capitano della Nazionale inglese, un giocatore capace di segnare, fino a questo momento in carriera, 376 gol in 435 partite, il 90% dei quali al massimo livello di calcio mondiale, tra Premier League, Bundesliga e Nazionale, una media gol oggettivamente impressionante.
317 partite e 213 gol con il Tottenham, 105 partite e 71 gol con la Nazionale inglese, 61 partite e 60 gol in due stagioni con la maglia del Bayern Monaco, sempre determinante nei momenti chiave delle partite, al netto di qualche errore, anche sportivamente sanguinoso, soprattutto dal dischetto del rigore.
A prescindere dalle delusioni, dagli errori commessi e dai titoli non vinti in oltre un decennio di carriera, è innegabile che Harry Kane sia uno degli attaccanti più prolifici ed efficaci del mondo, in questo momento e negli ultimi anni.

HARRY KANE è il terzo da destra nella fila di mezzo
Nato il 28 luglio 1993 e cresciuto a Walthamstow, come detto zona Est di Londra, a 8 anni Harry venne notato da osservatori dell’Arsenal, che però dopo pochi allenamenti lo rifiutarono perché definito “un po’ cicciottello e poco atletico” , rivelò l’ex leggenda dei Gunners Liam Brady (uno dei primi stranieri ad arrivare in Italia nei primi anni 80, prima alla Juventus e poi alla Sampdoria, Inter e Ascoli), che a quel tempo a capo del settore giovanile dell’Arsenal.
Successivamente Kane andò alla Academy del Watford, dove impressionò gli osservatori del Tottenham, che nel 2004 lo presero come centrocampista.
Nel 2006, all’età di 13 anni, Harry ebbe una repentina crescita fisica, soprattutto in altezza, e si sviluppò con la struttura poderosa che ancor oggi possiamo vedere.
Per lui, non particolarmente dotato a livello atletico e ancora un po’ goffo soprattutto dopo la crescita improvvisa, la differenza la fece la sua volontà di migliorare e di applicarsi nell’allenamento, oltre a quell’innato fiuto per il gol che hanno i cannonieri di massima qualità.
Nelle giovanili crebbe anno dopo anno in maglia Spurs, sia a livello fisico che mentale, e venne spostato in avanti, a fare il centravanti puro.
Nella stagione 2009/10, ancora sedicenne, dopo aver segnato 18 gol in 22 partite con il Tottenham Under 18, ed essersi guadagnato due apparizioni in panchina con la prima squadra, gli venne data la chance di giocare a livello professionistico per farsi le ossa, prima con il Leyton Orient, poi col Millwall, poi col Norwich City e infine con il Leicester, prima di tornare definitivamente, nel 2013, a North London per indossare la maglia Spurs, ormai pronto per il grande palcoscenico della Premier League, godendo della fiducia dell’allora Manager Mauricio Pochettino. Da quel momento la carriera di Kane è stata sempre all’apice, con gli Spurs.
Tre volte Capocannoniere della Premier League, nel 2016 con 25 gol, nel 2017 con 29, e nel 2021 con 23, secondo miglior marcatore nella storia della Premier League con 213 gol, dietro solo a Alan Shearer con 260 gol, Kane nel 2019 portò il Tottenham alla Finale di Champions League, anche se con problemi fisici che lo hanno portato a saltare parecchie gare anche cruciali nella cavalcata degli Spurs verso il Wanda Metropolitano di Madrid, con i londinesi vennero sconfitti 2-0 dal Liverpool.
Kane è stato (ed è ancora) la faccia della Nazionale inglese, una nazionale eternamente incompiuta che in questi anni è andata di pari passo alla carriera del suo Capitano, arrivando spesso vicinissima a vincere qualcosa, ma senza mai sollevare nessun trofeo.
Poteva sembrare davvero la volta buona nell’estate 2021, dove la favoritissima Inghilterra perse però la Finale di Wembley contro l’Italia negli Europei 2020, in quella magica notte londinese che doveva essere “It’s Coming Home”, e che invece si tramutò nell’incubo britannico “It’s Coming Rome”, con il ribaltone degli hashtag sul web, grazie alla vittoria degli Azzurri di Roberto Mancini ai rigori.
Kane in quella occasione segnò il primo rigore inglese, cosa che invece non accadde un anno e mezzo dopo.
Rimase infatti sanguinoso, come già anticipato, quell’errore dal dischetto il 10 dicembre 2022 allo Stadio Al-Bayt di Al-Khawr, nei Quarti di Finale del Mondiale in Qatar contro la Francia, quando con l’Inghilterra sotto 1-2, all’84’ la squadra di Southgate ebbe l’occasione di pareggiare la gara grazie a un calcio di rigore concesso per un netto fallo di Theo Hernandez su Mason Mount.
Tutto l’Albione contava sul suo capitano, che con sicurezza si apprestò a calciare la massima punizione.
Kane però mandò il pallone altissimo sulla traversa, generando una serie di meme da web che durò per settimane.
L’Inghilterra venne quindi eliminata ai Quarti di Finale dalla Francia, e tre anni più tardi, agli Europei 2024, i Tre Leoni di Southgate conquistarono ancora un avolta la Finale, giocandosi il Titolo Europeo allo Stadio Olimpico di Berlino contro la Spagna.
E fu ancora una sconfitta per l’Inghilterra, 1-2 contro la Spagna, che con un misto di giovani talenti e campioni rodati riuscì a tornare sul tetto d’Europa.
I suoi detrattori ebbero così ancora una volta l’occasione di alimentare la nomea di “loser” di Harry Kane, rimasto per l’ennesima volta senza trofei.
Nel 2023 arrivò anche la fine del suo connubio con il Tottenham e si concretizzò il trasferimento al Bayern Monaco, nell’acquisto più dispendioso della storia della Bundesliga, 110 milioni di euro, ben ripagati peraltro da una stagione da 36 reti, vincendo anche la Scarpa D’Oro.
Anche in questa occasione però non arrivò però nessuna vittoria per i favoriti bavaresi, fu l’anno del Bayer Leverkusen, e la fama di Harry Kane “perdente” continuò a consolidarsi, nonostante le ottime prestazioni sul campo.
Ieri, 4 maggio 2025, con il pareggio dei bavaresi con il Leipzig 3-3, e il pareggio 2-2 del Bayer Leverkusen a Friburgo, il Bayern ha vinto la Bundesliga, con 8 punti di vantaggio sul Bayer a due giornate dal termine, e la nomea di perdente per Kane è FINALMENTE venuta meno.
Harry Kane ha avuto quindi la possibilità di sollevare un trofeo, con grande merito e da assoluto protagonista.
Harry Kane rimane bomber di razza, pur essendo arrivato alla “veneranda” età di 31 anni e 310 giorni senza nessun titolo in carriera.
Il box di Wikipedia a riguardo del suo palmares era impietoso: due volte finalista, agli Europei 2020 e 2024 con la Nazionale inglese, e terzo posto alla Nations League 2019 sempre con i Tre Leoni, sono state queste le volte in cui Kane andò più vicino a vincere qualcosa.

Nessun titolo vinto, fino a ieri, come detto, anche se da fresco vincitore della Bundesliga, ha “subìto” un altro piccolo scherzo del destino, che gli ha impedito di scendere in campo, complice una squalifica (da lui duramente contestata), nella gara contro il Leipzig.
I suoi numeri in Baviera parlano comunque chiaro:
In due stagioni con la maglia del Bayern Kane ha realizzato 60 gol in 61 partite, riuscendo, come detto FINALMENTE, a sollevare un trofeo, nonostante la sua assenza in campo contro il Lipsia.

Il suo Bayern, da lui trascinato alla vittoria in Bundesliga con 24 gol in questa stagione, ha festeggiato la vittoria, dopo aver dominato il campionato sin dalla prima giornata, e lui, Harry Kane, è stato il protagonista assoluto di questo Titolo.
Finally Hurrycane!

BIO: Daniele Vecchi è un giornalista, scrittore, commentatore, TV producer e Communication Manager di Ferrara. Ha scritto 12 libri di basket, calcio e narrativa, è appena uscito il suo nuovo libro “QUANDO ERAVAMO LA PREMIER”.
Ex musicista, da sempre nel mondo dello sport, commenta la Bundesliga per Sky Sport Switzerland, il Guinness Six Nations di rugby, collabora con La Giornata Tipo, con la Lega Volley Maschile e con la CEV (Confédération Européenne Volleyball).
Una risposta
Prosit…gran giocatore Harry Kane ancora un paio anni di ottima carriera x lui…alla Giroud