DREAM BOXES – STADIO “L.FERRARIS”, PER TUTTI “MARASSI”: LA CASA DI GENOA E SAMPDORIA

Stadio: Luigi Ferraris

City: Genoa (Italy)

Construction Date: 1910 (rebuilted from 1987 to 1989)

Capacity: 33205

Lo Stadio Luigi Ferraris, conosciuto anche come “Marassi” per il quartiere che lo ospita, si presenta come un esempio classico di stile inglese.

La sua pianta rettangolare è caratterizzata da due tribune sui lati corti (nord e sud) e tribune sui lati lunghi.

La struttura, completamente coperta, è sorretta da quattro torri posizionate agli angoli, fondamentali per il sostegno della copertura e per la distribuzione verticale.

Situato in un quartiere molto vicino al centro di Genova, lo stadio diventa un punto di riferimento nel capoluogo ligure.

Progettato da Vittorio Gregotti, l’impianto presenta alcune peculiarità che lo distinguono dagli standard moderni, ma è proprio questa caratteristica che contribuisce al suo fascino intramontabile.

Il più bel complimento che si possa fare a un architetto è riconoscere che le sue opere sono senza tempo, mantenendo la loro contemporaneità nel corso degli anni.

Lo Stadio Ferraris è un esempio eloquente di architettura senza tempo.

Memorable events: “Delle 56 partite con l’Italia questa è stata la più bella: l’affetto della gente non ha eguali”.

Con queste parole Roberto Baggio descrive la sua ultima partita con gli Azzurri. Era il 28 aprile 2004 quando Giovanni Trapattoni convocò Roberto per un’ultima apparizione in maglia azzurra. Marassi, come al solito, era un delirio! Lo stadio Ferraris era tutto per lui! Tribune e spalti cantavano all’unisono, anche il piccolo settore ospiti avrebbe accolto con favore un ultimo gol del Divin Codino. Credo che a nessuno torni in mente cosa sia realmente successo durante la gara, nessuno si ricorda del risultato, nessuno si ricorda dei giocatori in campo; ma tutti hanno in mente ogni singolo tocco del numero 10 italiano, e quando all’87’ esce per far posto a…manco mi ricordo…, in quel preciso istante, tutti noi abbiamo percepito che qualcosa di magico stava finendo per sempre  e, con profonda tristezza ci siamo alzati dagli spalti, dalle poltrone e dai divani per dire grazie ad una leggenda che, con la sua magia, ci ha fatto vivere momenti memorabili. Grazie di tutto Roby.

BIO: Andrea Ferraro è un architetto. 
Durante la sua carriera, avuto la fortuna di lavorare per alcuni dei più importanti studi di architettura d’Europa e del mondo. La sua passione per il calcio lo porta a specializzarsi in architettura sportiva, e collabora attivamente alla progettazione di alcuni degli impianti che, negli anni avvenire, saranno il nuovo punto di riferimento nel settore delle sport venues.

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