LA MALEDIZIONE DEL PRIMO TURNO.

La Scozia è un piccolo paese, con lo stesso numero di abitanti della Lombardia, eppure tra il 1974 e il 1990 si è qualificata per ben cinque volte consecutive alla fase finale dei campionati del mondo, ha saltato USA 1994 e si è riproposta per l’ultima volta in Francia nel 1998. Si è qualificata anche per 3 volte (1992,1996,2021) ai campionati europei.

Tuttavia in queste nove manifestazioni non è mai riuscita a passare il primo turno, spesso davvero per poco, ecco un riassunto fatto da un tifoso particolare, che le ha viste tutte e le ha narrate in un libro dal titolo emblematico: TI AMEREI ANCHE SE VINCESSI (2018, Urbone Publishing).

Mondiali 1974: i primi per me da tifoso scozzese, innamorato delle maglie viste nell’album Panini, ipnotizzato dai nomi: Harvey, Jardine, Jordan, Bremner. Le squadre deboli sono sempre state il nostro cruccio: lo Zaire nella prima partita non vuole sfigurare, ed è solo 2-0. Poi crollerà con la Jugoslavia e il Brasile gli segnerà solo 3 gol (il terzo a pochi minuti dal termine) sufficienti però ad eliminarci per differenza reti.

JOE JORDAN IN AZIONE CONTRO LO ZAIRE (1974)

Nel 1978 è l’Iran a condannarci, solo 1-1, dopo avere preso 3 gol dal Perù. All’ultima c’è l’Olanda, 3 punti e +3 di differenza reti. Dobbiamo vincere con 3 gol di scarto contro i vice-campioni del mondo: impossibile. Andiamo sotto, addio. Pareggiamo nel primo tempo, nel secondo una doppietta con magia di Gemmil ci porta 3-1, oddio ce la facciamo, manca ancora molto. Nemmeno il tempo di gioire e Rep ci condanna subito, fuori ancora per differenza reti.

1978 GEMMIL SEGNA CONTRO L’OLANDA (1978)

Nel 1982 battiamo finalmente la cenerentola Nuova Zelanda (da cui prendiamo comunque 2 gol) ne prendiamo 4 dal Brasile e ci ritroviamo all’ultima nella solita situazione: vincere per forza contro l’URSS. Passiamo in vantaggio con Jordan, fresco di retrocessione con il Milan, dura poco, il terzino Chivadze pareggia, andiamo sotto, pareggiamo, tutto inutile: fuori per differenza reti. Un record.

JOE JORDAN IN AZIONE CONTRO L’UNIONE SOVIETICA (1982)

Salto il 1986 e il 1998 dove abbiamo dato il peggio.

1990: giochiamo in Italia, riprendiamo la tradizione: sconfitta all’esordio con il Costarica, battiamo la Svezia, ci basterebbe un pareggio con il Brasile (forse il meno forte tra quelli incontrati in ben tre edizioni). Su 24 squadre ne passano 16, anche alcune tra le migliori terze. Perdiamo nei minuti finali, ma forse possiamo passare il turno lo stesso, dipende quali sono le migliori terze, ce la giochiamo con Colombia e Uruguay. I gialli sudamericani all’ultima stanno perdendo con la Germania, passiamo noi, anzi no pareggiano al 93mo e acciuffano la qualificazione, l’Uruguay vince al 91mo contro la Corea, ci sorpassa e se la gioca con l’Italia: triplice beffa, siamo tra le (sole) otto eliminate! Che bello sarebbe stato un Italia-Scozia agli ottavi!

20 GIUGNO 1990: MO JOHNSTON CONTRASTATO DAL DIFENSORE BRASILIANO SBAGLIA IL GOAL NELLE FASI FINALI DEL MATCH CONTRO IL BRASILE, DELLA WORLD CUP ’90, GIOCATASI A TORINO. IL BRASILE VINSE LA PARTITA 1-0. Mandatory Credit: David Cannon/Allsport

Europei 1996: l’Olanda segna al 78mo il gol del 1-4 contro gli inglesi che permette loro di qualificarsi, sempre per la maledetta differenza reti. Ce ne mettiamo del nostro non segnando più di un gol alla derelitta Svizzera.

Europei 2021: siamo in corsa fino all’ultima gara, dobbiamo battere la forte Croazia, andiamo sotto, pareggia McGregor, la mia esultanza va in diretta Facebook (già nel frattempo, una ventina d’anni dall’ultima partecipazione, sono nati i social) poi Modric gela le residue speranze.

Essere tifosi scozzesi è come una malattia, o meglio come un gioco d’azzardo. Un po’ come un giocatore incallito che, al sorgere dell’alba, dopo una notte insonne, pensa: è vero, stanotte ho perso molto, ma mi sono divertito un casino.

BIO:Antonello Cattani, classe 1966, reggiano. Tifoso della della squadra granata della propria città, è milanista dal 1973, oltre che sostenitore della nazionale scozzese, tanto da fondare una sezione italiana della Tartan Army.

  • Ha pubblicato tre volumi per Urbone Publishing: Ti amerei anche se vincessi, confessioni di un tifoso scozzese (2018), La traversa spezzata. gli scozzesi conquistano Londra (2020), La Regia di Pippo (2022). Sta curando la biografia di Villiam Vecchi di prossima uscita.

2 Responses

  1. Bellissimo racconto Antonello amo anche io il calcio britannico ( inglese soprattutto )sin dai primissimi anni 70 ( sono del 63) e ricordo benissimo gli aneddoti che hai scritto, nel 74 tifai anche io per la Scozia ai Mondiali che aveva in squadra grandissimi protagonisti Joe Jordan e Peter Lorimer e Billy Bremner colonne del grande Leeds finalista contro di noi in coppa coppe e successivamente in coppa campioni contro il Bayern. un saluto Stefano

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