IL BURNLEY FOOTBALL CLUB CONQUISTA LA PREMIER: BREVE STORIA DEI “CLARETS”.

Il campionato di Championship ha visto trionfare il Burnley che, con un bottino di 101 punti, ha conquistato la promozione in Premier League.

Mentre Carlo e Camilla dopo anni di attesa sono stati proclamati Re  e Regina d’Inghilterra, nella cittadina del Lancashire sita a 40 KM da Manchester,

la tifoseria del Burnley brinda al ritorno nella massima categoria inglese, conquistando il quinto campionato di seconda divisione della sua storia.

Costituito originariamente come squadra di Rugby  nel maggio del 1882 passò al calcio.  Il debutto ufficiale per il Burnley ebbe luogo in  FA Cup nella stagione 1885–86 ma furono eliminati con un netto 11–0 anche perché le restrizioni dei giocatori convocabili costrinse il club a schierare in pratica la loro squadra riserve contro il Darwen nei pressi di Blackburn.

Quando fu fondata la The Football League nella stagione 1888–1889, il Burnley fu tra i 12 membri fondatori della competizione.  Il Burnley, ora noto come ‘The Turfites’, ‘Moorites’ o ‘The Royalites’, terminò al nono posto la prima edizione del campionato ma nel campionato successivo si piazzò solo penultimo a causa di una serie negativa di 17 partite senza vittorie avvenuta all’inizio della stagione. In quella stagione, tuttavia, il Burnley si aggiudicò il suo primo trofeo, conquistando la Lancashire Cup battendo per 2–0 il Blackburn.

Retrocessa in Second Division nella stagione 1896–1897, ritornarono in massima serie già la stagione successiva, perdendo solo 2 delle 30 partite disputate tra i cadetti e ottenendo la promozione tramite i play-off, all’epoca noti con la denominazione di Test Matches

Nel corso del primo decennio del XX secolo, il Burnley continuò a militare nella seconda divisione, finendo in una stagione persino all’ultimo posto, anche se poi si riprese e nel campionato 1911–12 ,solo una sconfitta all’ultima giornata gli negò la promozione in massima serie.

Dopo il primo dopo guerra il team del Lancashire vive il suo momento migliore,Il Burnley cambiò i colori dal verde al bordeaux e al blu cielo tipico anche dell’Aston Villa, il club più vittorioso del calcio inglese dell’epoca. Nella stagione 1912–1913 conquistò la promozione in First Division, raggiungendo anche le semifinali di FA Cup, dove venne eliminato dal Sunderland. Nella stagione successiva conquistò il suo primo trofeo importante, la FA Cup, battendo per 1–0 nella finale decisiva, disputata a Crystal Palace,il Liverpool.

La coppa fu consegnata al capitano della squadra da Re Giorgio V, che divenne il primo Re d’Inghilterra a premiare i vincitori della FA Cup.

La I Guerra Mondiale sospese i campionati al termine della stagione 1914–15, nella quale il Burnley chiuse 4° in First Division.

Quando i campionati ripresero nel 1919–1920, il Burnley terminò al secondo posto in First Division, dietro soltanto al West Brom. Nella stagione successiva, conquistò  il titolo sfiorato l’anno precedente divenendo campione d’Inghilterra per la prima volta (1920–21), nonostante un avvio di stagione non esaltante, con tre sconfitte nei primi tre incontri, il team del Lancashire conquistò il suo primo scudetto con lo storico record di ben 30 vittorie consecutive,  record rimasto imbattuto fino al 2003-04, quando fu battuto dall’Arsenal.

Nella stagione successiva il Burnley chiuse al terzo posto, ma nelle stagioni successive le prestazioni della squadra peggiorarono al punto che, a parte il 5º posto raggiunto nella stagione 1926–27, il club sfiorò più volte la retrocessione, che arrivò infine nel 1929–30.

Anche tra i cadetti il Burnley disputò stagioni non proprio esaltanti, rischiando addirittura la retrocessione in terza divisione nel 1931–32 ed evitandola per soli due punti. Nel resto degli anni trenta, a parte una semifinale di FA Cup raggiunta nella stagione 1934–35, il Burnley non ottenne risultati di rilievo, non riuscendo mai a competere per la promozione

Dopo la sospensione dei campionati nel 1940 dovuta allo scoppio della II Guerra Mondiale, i campionati ripresero nella stagione 1946–47.

Nel primo campionato del dopoguerra, il Burnley, ormai ripresosi dalla crisi di risultati, centrò la promozione in massima serie con il secondo posto in seconda divisione. Nella stessa stagione, il club giunse in finale di FA Cup, eliminando Aston VillaCoventry CityLuton TownMiddlesbrough e Liverpool, prima di essere sconfitti nella finale di Wembley  dal  Charlton per 1–0 dopo i tempi supplementari.

Nella sua prima stagione in massima serie dopo un’assenza di diversi anni, il Burnley ottenne un onorevole terzo posto nella stagione 1947–1948,  negli anni successivi il club cominciò a rinforzare la squadra in modo da renderla sufficientemente competitiva per lottare per un trofeo.  Che arriva al termine del campionato 1959/60, quando il Burnley conquista il suo secondo scudetto, al termine di una lotta intensa a tre con Tottenham Wolverhampton.

Nella stagione successiva il Burnley disputò la Coppa dei Campioni per la prima volta, eliminando ai sedicesimi i francesi del  Reims,  venendo però a sua volta eliminata nel turno successivo dall’Amburgo, mentre in FA Cup fu eliminata in semifinale e in campionato si classificò solo quarta. Positiva anche la stagione 1961–62, in cui il club  tornò a lottare per il titolo chiudendo al secondo,  e perdendo la finale di FA Cup contro gli Spurs.

Nonostante tutto riuscì a mantenere il posto in massima serie per tutti gli anni sessanta, ottenendo in qualche rara occasione anche risultati di prestigio come il 3º posto nel 1966 e la qualificazione alle semifinali della League Cup nella stagione 1968–69, mentre nella  Coppa delle Fiere, il club raggiunse i quarti di finale nella stagione 1966–67, dove fu eliminato dall’Eintracht Frankfurt.

Dopo tre stagioni in Second Division, il club precipitò addirittura in Third Division nella stagione 1979–80, a causa di una stagione disastrosa nella quale, delle 42 partite disputate, non ne riuscì a vincere nemmeno una.

Due stagioni dopo, sotto la conduzione dell’allenatore Brian Miller, vinse il campionato di terza divisione, ritornando tra i cadetti.

Tuttavia, il ritorno in cadetteria durò solo un anno, malgrado in quella stagione la squadra avesse raggiunto i quarti di finale della FA Cup e le semifinali della League Cup, registrando vittorie ai danni degli Spurs e del Liverpool.

Il club non riuscì a riprendersi dalla crisi e nella stagione 1986–87 evitò per poco la retrocessione al quinto livello (Serie D). In quella stagione infatti la Lega aveva deciso di introdurre un meccanismo di promozioni e retrocessioni dirette tra la Fourth Division e la Conference League e, dopo una stagione disastrosa , il Burnley  evitò la retrocessione nei campionati dilettantistici solo all’ultima di campionato vincendo contro il Leyton Orient  per 2–1. Le reti di Neil Grewcock e Ian Britton, evitarono la retrocessione.

Dopo anni bui, all’inizio dei ’90 anche in casa Burnley torna il sole.

Nella stagione  1991–1992 il Burnley vince il campionato di Fourth Division (C2) e due anni dopo conquista il successo nei  play-off del campionato di terza serie, guadagnando la promozione tra i cadetti. La gioia durò poco, perché  dopo una sola stagione nella serie B inglese arrivò l’immediata retrocessione.

Seguirono anni turbolenti fino alla stagione 2008-2009, quando il club ottenne il quinto posto in classifica, qualificandosi ai play-off.

Superato agevolmente il Reading vincendo entrambe le partite di semifinale, il 25 maggio 2009, a 33 anni dalla sua ultima partecipazione alla massima serie, il club torna in Premier League battendo per 1-0 a Wembley, nella finale  play-off lo Sheffield United.

Anche stavolta la gioia durò giusto il tempo di una stagione, perché al termine del campionato il Burnley retrocesse nuovamente lasciando così la Premier League che ritrovò però, qualche anno dopo, nel 2014.

Anche questa volta ci fu poco tempo per gioire perché al termine della stagione 2014-2015, i Clarets retrocessero in seconda serie con due giornate d’anticipo sulla fine del campionato.

La promozione arrivò nuovamente al primo tentativo. In seguito alla vittoria casalinga per 1-0 contro il QPR, arrivata dopo i pareggi di Middlesbrough e Brighton, che lanciarono i Clarets in testa alla classifica con due punti di vantaggio sulle inseguitrici, che si sarebbero affrontate nell’ultima giornata di campionato, il 7 maggio arrivò anche l’ufficialità del primo posto, per cui il Burnley si aggiudicò il trofeo del Championship 2015-2016.

Dopo una tranquilla salvezza nella Premier League 2016-2017, l’anno seguente il Burnley si piazzò settimo in classifica, aprendosi le porte per le qualificazioni all’Europa League 2018-2019, dove eliminò l’Aberdeen e l’Basaksehir e fu eliminato dall’Olympiakos, ad un passo dalla qualificazione ai gironi della coppa.

Ad otto giornate dalla fine del campionato di Premier League 2021-2022 la dirigenza annunciò l’esonero dell’allenatore Sean Dyche, in sella da nove anni e mezzo, ma il successore Mike Jackson non riuscì a evitare la retrocessione, giunta all’ultima giornata, dopo sei anni di permanenza nella massima serie inglese.

Ma, ancora una volta il team del Lancashire torna, immediatamente, di prepotenza in Premier League, mettendo in bacheca il quinto titolo di seconda divisione.

Devastante il cammino fatto nella stagione da poco conclusa, con la pazzesca cifra di ben 101 punti ed un vantaggio di ben 10 punti sulla seconda Sheffield, il Burnely ha conquistato il titolo di Championship tornando in Premier League in grande stile, 29 vittorie, 14 pareggi sole 3 sconfitte, per un totale di 43 risultati utili. In casa ha vinto ben 13 gare, pareggiandone 6, perdendone solo 1, totalizzando ben 54 punti,  ruolino di marcia impressionante anche in trasferta, dove il team allenato dall’ex stella della nazionale belga Vincent Kompany, ha conquistato ben 13 vittorie, 8 pareggi, 2 sconfitte, totalizzando la bellezza di 47 punti.

Palleggio, velocità e verticalizzazione, questi gli ingredienti dal Burnley targato Kompany, che ha deliziato non solo la tifoseria ma anche gli amanti del bel calcio, una squadra importante quella costruita  dalla società che ha cucito un roster su misura del tecnico che, dopo aver guidato l’Anderlecht nella massima divisione belga, sembra pronto anche per la Premier League.

Una cosa è sicura: Anche nel prossimo campionato questo Burnley potrà offrire spettacolo e, giocarci contro, sarà dura per tutti!

  • BIO Davide Piteo: Sono nato a Foggia un caldo 9 Luglio del 1972, sono cresciuto con la passione per il calcio ed il ciclismo, amando le nazionali del 90 e 94 ed il Milan. La voglia di raccontare mi ha spinto al giornalismo, cominciando con il Giornalino della Parrocchia San Michele e proseguito con tante esperienze Nazionali e locali. Il mio sogno? Continuare a fare quello che sto facendo !

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