MILAN-TORINO 1-0: SEGNALI DI RIPRESA

Al fischio d’inizio dell’arbitro Ayroldi, rossoneri (stasera in completo verde) e granata(stasera in maglia bianca), si presentano con le seguenti formazioni :

MILAN (1-3-4-1-2) Tatarusanu tra i pali; difesa con 3 centrali, Kalulu, Kjaer e Thiaw da dx a sx; centrocampisti centrali Tonali e Krunic, esterno dx Saelemaekers, esterno sx Hernandez; trequartista Diaz; Giroud e Leao le due punte.

All. Pioli

TORINO (1-3-4-2-1) Milinkovic-Savic tra i pali; Djidji, Schuurs e Buongiorno sono, da dx a sx, i tre centrali ; Singo e Rodriguez i due esterni rispettivamente a dx e a sx; Gineitis e Adopo centrocampisti centrali; Vlasic e Miranchuk trequartisti; Sanabria punta centrale.

All. Juric

Per provare ad invertire la rotta dei rossoneri, Pioli insiste con la difesa a 3, mentre i granata di Juric puntano a consolidare il posto che oggi gli garantirebbe le qualificazioni alla Conference League.

Leao agisce sul fronte d’attacco non piu’ relegato sulla fascia sx ma libero di svariare sul fronte d’attacco E’ indubbio pero’ che nel traffico trovi qualche difficolta’ in piu’.

Fascia sx che e’ sempre stata un punto di forza dei rossoneri che vede anche Hernandez non con la necessaria lucidita’. Tuttavia e’ proprio lui dopo poco piu’ di 1′ di gioco a ricevere una palla scucchiaiata dentro l’area, da Diaz, palla che pero’ colpisce male e manda sul fondo.

La supremazia in termini di possesso palla e’ a vantaggio del Torino, il Milan si abbassa con gli esterni sulla linea dei tre centrali concedendo campo ai granata. A cio’ si aggiungono diversi errori in fase di

disimpegno, che non consentono alla squadra di ripartire, anche a causa della pressione alta, uomo su uomo, del Torino.

Al 10′ Diaz perde palla sulla trequarti difensiva e Miranchuk, troppo frettoloso, calcia alto.

Al 18′ e’ Sanabria che, dopo aver condotto per qualche metro indisturbato, calcia di mancino, dal limite, senza inquadrare la porta.

Al 21′ grande intervento di Tatarusanu su Sanabria, il gioco era fermo ma l’estremo difensore si e’ fatto trovare pronto.

Leao non riesce ad entrare in partita, Milan che si affida troppo alle palle lunghe spesso più per liberarsi del pallone che per la ricerca  di un disegno tattico. La mancanza di tranquillità è’ evidente.

Poco dopo il 27’ il Milan sembra accendersi con Hernandez che si accentra sulla trequarti offensiva, riceve da Tonali e mette palla nel corridoio per Leao il cui tiro viene contrato in corner.

Al 31′ su una ripartenza del Torino ( c’era fallo su Leao) Kjaer è costretto al fallo e all ‘ammonizione.

Giroud prova a chiamare al pressing alto ma la squadra e’ lontana. Milan che continua a subire la tensione del momento difficile. Kjaer perde l’appoggio e consente a Sanabria di inserirsi tra lui e Tatarusanu, l’estremo rossonero ancora una volta e’ bravo a rispondere presente!

SECONDO TEMPO

Nessun cambio rossonero alla ripresa mentre il Toro toglie Gineitis (classe ’04), autore di una buona prova ma gia’ ammonito, per far posto a Linetty. Schieramento che non cambia.

Anche l’atteggiamento delle squadre non sembra cambiato, Torino piu’ intraprendente.

Buongiorno viene pero’ ammonito per un altro fallo su Diaz, ammonizione pesante perche’ frenera’ l’aggressivita’ del difensore granata.

Dal 52′ circa sembra iniziare un’altra partita per il Milan. Prima Hernandez rispolvera una delle sue discese a sx, crossa teso, respinge la difesa. 2′ dopo grande occasione per il Milan su una ripartenza orchestrata da Diaz che allarga a sx su Giroud, palla di prima nel cuore dell’area avversaria per Leao che non riesce a superare Milinkovic-Savic pronto all’uscita.

Altri 2′ ed e’ Giroud questa volta ad avere la palla del vantaggio : Magia al limite di Diaz, palla al francese, a pochi passa dalla porta avversaria, che calcia, Milinkovic salva in due tempi sulla linea prima che il pallone la oltrepassi.

E’ un altro Milan ma i granata non mollano, al 58′ Sanabria, cui viene data troppa liberta’ da Kjaer, si gira e calcia dal limite, Tatarusanu salva in angolo.

Il Milan dicevamo, sembra trovare coraggio ed idee. E’ il 62′ e dopo una punizione dalla trequarti respinta dalla difesa avversaria, e’ ancora Hernandez a crossare in area : Inesorabile lo stacco e la girata di testa di Giroud che manda la palla ad insaccarsi sul palo lontano. Urla di rabbia gioiosa gioiosa Giroud e lo stesso fa il popolo rossonero che sembra scacciare tutte le paure in un sol colpo.

Il Toro si dimostra squadra indomita e ci prova ancora, su un corner deviato inavvertitamente verso la propria porta da Tonali il Milan rischia di subire il pari.

Ma e’ ancora il Milan ad avere un’occasione. altra ripartenza, stavolta Kalulu, tra i migliori, si invola sulla sx e di esterno dx mette in mezzo per l’accorrente Hernandez che di interno piede calcia a lato da pochi metri dalla porta spalancata!

Continuano i cambi da una parte e dall’altra. Si arriva nel tempo di recupero (5′) e, a dimostrazione di quanto il Torino voglia riprendersi la gara, manda a saltare sul corner il proprio portiere.

Il fischio finale e’ una liberazione per tutti.

Il Milan vince meritatamente in virtu’ di un secondo tempo in cui ha saputo ripartire, facendo a tratti vedere la fascia sx dei tempi migliori con Hernandez e lo stesso Leao piu’ presenti, piu’ dentro la gara. Il portoghese ancora lontano pero’ dalla continuita’ necessaria.

Da sottolineare a pochi minuti dalla fine l’incitamento di Calabria, verso la linea difensiva, che chiedeva ai suoi di non rimanere schiacciati dietro ma di difendere attaccando in avanti.

Segnali di ripresa a San Siro che permettono al Milan di arrivare alla prima sfida con il Tottenham, di martedi’ prossimo, in uno stato d’animo migliore e di riprendere il cammino verso la zona Champion’s in campionato.

Buona la gara di Tatarusanu, bene Thiaw, andato in crescendo, Saelemaekers ha lavorato molto in entrambe le fasi, Hernandez ha mostrato piu’ continuita’ nella ripresa segno che non era un problema fisico o almeno non era solo quello. Giroud ha dimostrato che puo’ essere ancora decisivo. Diaz, il folletto, e’ uscito stremato e a regalato sprazzi di talento. Kalulu tra i migliori.

Sono certo che questa partita dara’ anche la convinzione per tornare ad essere la squadra pre-Roma, una squadra che affrontava gli avversari con umilta’ ma con il piglio della grande. Forse non bastera’ per passare il turno di Champion’s ma crederci non costa niente, in fondo, non dimentichiamocelo, quella e’ la casa del Milan.

Onore al Torino che non ha mai mollato.

8 Responses

  1. Buonasera Filippo. Basta una piccola scintilla a fare cambiare il mondo. Siamo ancora in po’ malaticci , per ritornare quelli di prima della Roma bisogna ritrovare la compattezza di squadra. Credi che la partita col Tottenham venga a fagiolo. Ci dirà se lo spogliatoi sarà ritornato unito , compatto e umile. E parlo della prestazione . Poi il risultato sarà quel che sarà. Onore davvero al Torino . Grazie per l’attenzione. Buona serata o notte a questo punto.

    1. Ciao Claudio, si ancora lontani dal Milan che ha vinto lo scudetto ma, almeno nel secondo tempo, si e’ vista la volonta’ di vincere la gara e, soprattutto, provare a dare continuita’ all’azione offensiva. Tottenham, forse la peggior squadra che ci potesse capitare!

  2. ciao filippo!
    una piccola analisi tattica, mi piacerebbe un tuo parere.
    Il milan passa al 3-5-2 (o 3-4-2-1)esclusivamente per una questione difensiva.
    prendere sistematicamente, da un mese a questa parte grappoli di gol a fatto si che il mister sia corso ai ripari con un modulo prettamente difensivo e fatto di ripartenze stile inter (che però ci gioca a differenza nostra da 4 anni con 2 allenatori diversi ma con stesso modulo ma molto piu’ rodato e con campagne acquisti fatte apposta per questo sistema di gioco).
    ora io dico, ok “aver paura”, era e rimane palese che questo assetto è per limitare i danni ma non siamo minimamente strutturati per questi moduli di catenaccio/contropiede.
    il 3-5-2 è fatto di automatismi molto oliati e sincronizzati, il milan lo sta interpretando per “paura” ed è emblematico che in fase di non possesso (o appena si perde palla) tutti scalano all’indietro per paura di prendere gol.
    abbiamo vinto e fatto grandi cose con il 4-2-3-1 che per carità modulo molto dispendioso (secondo me molti infortuni muscolari sono dipesi proprio da questo modo di giocare ultra faticoso in tutte e due le fasi) e offensivo ma perchè snaturarci quando basterebbe migliorare solo la fase di non possesso?
    4-2-3-1 che in fase di non possesso deve diventare un corto (corto intendo che i reparti devono essere molto stretti non che fra l’esterno di destra e il terzino destro ci sono 40 metri…) con magari una mezza punta muscolare (lo faceva kiesse l’anno scorso con ottimi risultati perchè dava molto equilibrio ma non è stato preso un sostituto con quelle caratteristiche…) che da supporto ai 2 davanti alla difese (che anche qui hanno un problema di fondo perchè per quanto bravi non hanno un fisico da centrocampo a 2 secondo me…) , l’esterno di destra che sale sono in fase di possesso e si prende cura del terzino sempre e comunque.
    capisco che interpreti come Leao non tornano volentieri ma basterebbe mantenere la squadra corta e un minimo di sacrificio in piu’ per fare i 4-5-1 alla erikson per intenderci.
    se poi si vuole mettere in soffitta questo modulo da che mondo e mondo quando sei in difficoltà e non ti vuoi completamente snaturare (come sta facendo il milan in questo periodo) c’è il piu’ scolastico dei 4-4-2 con magari leao seconda punta capace di svariare dove vuole e magari theo ala ecc..
    il 3-5-2 è molto complicato da far in corsa, secondo me siamo sulla strada sbagliata, basti pensare anche che questo modulo prevede le 2 punte con molta affinità e complicità tra di loro mentre le nostre (leao con giroud per esempio) ne hanno molto poca…
    cosa ne pensi?
    grazie sempre un piacere
    un abbraccio mariano

    1. Ciao Mariano, provero’ a fare sintesi.Credo che la decisione di Pioli rispetto al cambio di sistema di gioco derivi dall’idea di avere una squadra piu’ coperta e piu’ solida ma anche da un’idea di interpretazione piu’ coraggiosa. Gli aspetti mentali ed emotivi fino a prima della gara col Torino hanno giocato un ruolo determinante nell’espressione di gioco. L’interpretazione messa in campo ad un certo punto del secondo tempo di ieri deve essere un punto di riferimento da cui ripartire.Tenere i reparti vicini in fase di non possesso e’ un principio che vale sempre per creare difficolta’ nella manovra offensiva dell’avversario.Qualsiasi sistema, se non sei mentalmente libero, e’ difficile da interpretare.A volte cambiare puo’ portare la scossa giusta, restare fermi sulle proprie convinzioni non sempre da dei vantaggi e penso che Pioli abbia fatto queste considerazioini. Martedi affronteremo il Tottenham, squadra difficile ma speriamo che l’aria della Champion’s aiuti i ragazzi ad esprimersi ai livelli pre-Roma, in fondo era poco piu’ di un mese fa, non un anno! A presto e Forza Milan!

      1. Grazie per la risposta Filippo.
        Per cui prendo atto che questo modulo può essere stato usato principalmente per dare una scossa emotiva, credo che martedì ci sia un esame di laurea a proposito perché Conte è il maestro del 3-5-2.
        Comunque per quanto riguarda le “convinzioni” ricordo (e tu ne eri parte integrante per cui ricordo benissimo) che a cavallo tra ottobre/novembre/dicembre del 1988 un milan scudettato ebbe una crisi di gioco e risultati con 4 sconfitte su 6 partite (situazione analoga ad oggi per certi versi…) e addio scudetto come ora, ma Sacchi non ebbe minimamente l’idea di stravolgere il suo modulo/credo…
        Anche se erano altri interpreti, altra epoca, altro calcio…

  3. Ho visto un Milan di nuovo squadra, in tutti i reparti, anche Tata si merita un plauso, i suoi interventi sono stati determinanti per la vittoria finale.Avanti così.

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