DERBY AMARO IN ARABIA PER IL MILAN.

Al fischio iniziale dell’arbitro Maresca le squadre si affrontano con le formazioni previste alla vigilia.

Per la prima volta viene utilizzato il sistema semiautomatico di rilevazione del fuorigioco.
In palio non c’e’ solo il Trofeo ma anche qualche certezza in piu’ per affrontare il prosieguo del Campionato con le motivazioni a mille.

Volti tesi per tutti i 22 in campo.

Milan e Inter subito ad esercitare pressione alta sui tentativi di costruzione bassa dell’avversario. Nelle prime battute molti gli errori tecnici da parte di entrambe le squadre.

L’ Inter passa pero’ in vantaggio al 9′ con Di Marco, al termine di un’ azione corale dei neroazzurri. Var che conferma la regolarita’ della posizione dell’ assistman Barella.

Al 17′ Leao impegna Onana che smanaccia in corner un minuto dopo un’azione condotta da Messias sul lato opposto. Segnali di reazione.

E invece al 20′ e’ 2-0 Inter. Bravo Dzeko a ricevere palla in profondita’ e a liberarsi di Tonali, che tentava di recuperare, per poi battere Tatarusanu sul palo lontano. Rossoneri disattenti su una palla ferma ed in balia degli eventi.

Salva il 3-0 Tatarusanu sulla deviazione ravvicinata di Dzeko su azione da corner.

Tomori da rimessa dal fondo regala palla a Di Marco che controlla e calcia in porta, respinge facile il numero uno milanista.

Verso la fine del primo tempo i rossoneri provano a scuotersi: Conclusione di Tonali ribattuta da un difensore e tiro di Tomori che si spegne innocuo sul fondo. Anche Kjaer prende piu’ iniziativa.

La prima frazione si chiude pero’ con un errore in conduzione di Hernandez a meta’ campo che innesca la ripartenza nerazzurra, passaggio finale troppo lungo di un niente.

Si va al riposo con la sensazione che la squadra rossonera abbia perso sicurezza, determinazione.

Nessun cambio alla ripresa.

Al 48′ Leao ha la possibilita’ di accorciare le distanze ma il suo tiro termina alto.

Nei minuti iniziali il Milan sembra piu’ propositivo, piu’ attento, piu’ continuo nell’azione offensiva anche se l’Inter e’ sempre pericolosa e Kjaer e’ bravo a contrastare Lautaro nel suo tentativo di concludere a rete.

Inzaghi cambia Di Marco ed entra Gosens.

Risponde Pioli con il triplo cambio: Kalulu per Kjaer, De Ketelaere per Diaz e Origi per Messias. Milan piu’ offensivo almeno nelle caratteristiche dei giocatori in campo.

Leao al 66′ conclude da fuori area dopo aver ricevuto da De Ketelaere. Quest’ultimo forse aveva la possibilita’ di puntare il difensore nerazzuro ma preferisce appunto lo scarico al 7 rossonero dimostrando di essere poco in fiducia.

Al 77′ l’Inter chiude la partita : Tomori sbaglia cercando di anticipare Lautaro che fa scorrere palla e, appena dentro l’area, calcia di esterno sul palo lontano battendo l’incolpevole Tatarusanu, 3-0.

Complimenti all’Inter.

Difficile trovare qualcosa di positivo per i rossoneri, forse il rientro di Rebic in vista dei prossimi impegni.

Come detto la sensazione e’ che non si riesca a metter in campo quella determinazione che nei momenti di difficolta’ ti permette di superarli, limitando i danni. Abbiamo perso la capacita’ di comandare il gioco, di avere autorevolezza di squadra. Se gli avversari ti costringono a cercare direttamente gli attaccanti occorre essere in grado di avere le necessarie distanze in campo per la conquista delle seconde palle. Stasera si e’ visto ben poco. Se aggiungiamo qualche giocatore “scarico” dopo l’esperienza mondiale il quadro complessivo non e’ certo dei migliori.

Usciamo pero’ dalla logica dei processi, questa situazione si puo’ risolvere soltanto mostrando compattezza e unita’ di intenti da parte di tutte le componenti.

Il Milan ha le risorse per farlo, lo ha gia’ dimostrato. Forza!

11 Responses

  1. Filippo, quando la coperta è corta, il gioco non puo’ durare un’eternità.
    Devi essere speculativo, stasera deve servirci da lezione!!!

  2. Il Milan lo scorso campionato ha superato se stesso andando oltre ogni aspettativa e vincendo meritatamente..però ci fermiamo li.
    In sede di mercato la squadra non si è rinforzata perdendo una pedina FONDAMENTALE come Kessie e provandola a sostituire con un paio di emergenti come pobega e vranckx evidentemente non all’altezza.
    Idem davanti…dove CDK (giovane promessa ad ora sotto le attese ma
    a cui va lasciato tempo..) è l’ultimo dei colpevoli. Abbiamo 2 centravanti che pur che validi fanno 80 anni in 2 e un oggetto misterioso come Origi (che conferma quanto visto in Inghilterra… riserva con problemi fisici).
    Il Milan non si è rinforzato, anzi…pensare che i soliti 14 tirino la carretta soprattutto in una stagione dal calendario anomalo come questa è pura utopia. Molti sono cotti e senza ricambi all’altezza sono obbligati a scendere sempre in campo (anche in condizioni precarie) e questi sono i risultati.
    Confidiamo in un paio di ordine di qualità nel mercato di gennaio x cercare un cambio di passo e rialzarci.
    Forza Milan

    1. Ciao Matteo, grazie per il commento. Non possiamo parlare di un solo aspetto, quello atletico, ma la risultante della prestazione e’ legata a tanti fattori che si influenzano l’un l’altro : emotivi, tecnici, tattici ecc…e’ vero che cio’ che noi vediamo e’ una squadra, e parlo in senso generale, che arriva seconda sui palloni, che prende un’infilata in velocita’ ma, spesso, dedurre che sia un problema fisico-atletico e’ fuorviante.

  3. Last nights result was not correctly indicative of what Milan is capable of- it’s a phase of low morale, not low ability., nor an issue with our head coach.

    There is still vast potential with the team we have, with players such as De Ketelaere for one, we are still in the CL and second only to Napoli who are playing fantastic football this season and are one of the strongest teams in Europe.

    Last but not least…. Pioli has been, and still is one of the best coaches in the game and we are privileged to have him at the helm, frankly I don’t understand how anyone could criticise his efforts after what Milan has achieved under his leadership!

  4. È un caso , anche le assenze di Ibrahimovic di quest’anno ?
    nel senso manchi un “pilastro” in campo,e attorno allo spogliatoio ,più che altro ;
    forza🔴⚫

  5. Forse la spiegazione a questa prestazione l’ha data Bastoni
    “ Avevamo il dente avvelenato dai festeggiamenti loro dell’anno scorso, ce li siamo segnati tutti”. Alla fine chi ha le motivazioni più forti vince…

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