HELLAS VERONA – MILAN 1-3: I ROSSONERI VINCONO E CONSOLIDANO IL SECONDO POSTO.

VERONA (1-4-2-3-1): Montipò; Centonze, Coppola, Dawidowicz, Cabal; Duda, Serdar; Suslov, Folorunsho, Lazovic; Noslin.

MILAN (1-4-2-3-1): Maignan; Calabria, Kalulu, Tomori, Theo Hernandez; Bennacer, Reijnders; Pulisic, Loftus-Cheek, Leao; Okafor.

PRIMO TEMPO

Al 3′ punizione a favore del Milan per un fallo commesso su Leao lanciatosi nell’1vs1 verso la porta avversaria. Ne scaturisce un’occasione da goal per Tomori che però non riesce a deviare verso la porta l’invito di Theo. Funziona subito la catena di sinistra rossonera con Theo che viene falciato da Serdar: giallo per quest’ultimo e caviglia destra dolente per il terzino. Punizione da posizione pressochè identica alla precedente ma senza effetti positivi se non un corner. Primi 15′ con il Milan che fa la partita ed il Verona che attende nella propria metà campo. Poco dopo arrivano i primi attacchi dell’Hellas ed il primo tiro da fuori di Noslin che non impensierisce Maignan. Ora è Pulisic a provare a dare il proprio contributo. Dal corner che ne consegue Okafor, da fuori, impegna Montipò che para con l’aiuto della traversa. Riparte la squadra di Baroni e partita che sembra aprirsi.

Al 22′ il Milan parte da sx e arriva a dx da Pulisic, Capitan America entra in area e calcia: traversa!

Acuto di Noslin al 27′ che calcia in diagonale da dx a sx, la palla esce non di molto alla destra di Maignan.

Baroni sposta Folorunsho a destra, spostando Suslov dietro a Noslin.

Tomori ammonito al 30′ per un fallo su Noslin che, a sua volta, nelle ripartenze, ama spostarsi sulla fascia destra.

Leao guadagna un corner sfidando Centonze in velocità

Anche a destra l’intesa tra Calabria (in posizione più centrale ed avanzata si butta spesso nell’area avversaria) e Pulisic comincia a determinare qualcosa mettendo in difficoltà la retroguardia gialloblu peraltro ben organizzata. È proprio Pulisic al 37′ a servire Okafor dentro l’area ma il tiro dello svizzero esce dallo specchio della porta.

Un minuto dopo ripartenza del Milan con coast to coast di Theo che serve Okafor ma anche stavolta il suo tiro non è efficace.

Al 44′ Milan in vantaggio con Theo Hernandez che con un’azione strepitosa, per tecnica e caparbietà, dopo aver scambiato con il solito Leao, arriva sul fondo del campo, vince due rimpalli e poi anticipa con un tocco col piede mancino l’uscita bassa di Montipò mandando il pallone in rete: 0-1.

Peccato per il giallo mostratogli dall’arbitro probabilmente per l’esultanza ritenuta provocatoria. Salterà la trasferta di Firenze dopo la sosta per le nazionali.

Due minuti di recupero e Mariani fischia la fine del primo tempo.

Buona frazione di gara dei rossoneri. Attenzione a non lasciare troppi spazi alle loro ripartenze perchè hanno gamba e qualità per far male. In particolare sarà opportuno scivolare in anticipo nella zona lasciata libera dalle corse in avanti di Theo a cui i rossoneri non possono certamente rinunciare. Buona anche la prova di Okafor, osservato speciale, scelto da Pioli al posto di Giroud.

SECONDO TEMPO

Cambi per le due squadre: Gabbia per Kalulu (leggera distorsione al ginocchio) per il Milan e Dani Silva per Serdar nel Verona.

L’Hellas nei primi minuti sembra più aggressivo in avanti.

Al 50′ Dawidowicz fa harakiri consegnando palla, in fase di impostazione, ad Okafor che si invola verso la porta gialloblù, tiro e respinta di Montipò, da due passi il tap-in di Pulisic: 0-2.

Verona che accentua la pressione alta favorendo in tal modo il rilancio lungo di Maignan a cercare l’1vs 1 in zona avanzata.

Triplo cambio per il Verona: fuori Dawidowicz, Lazovic e Folorunsho dentro Magnani, Mitrovic e Świderski.

Al 58′ occasione per i gialloblu: cross di Centonze e Noslin che di testa manda alto.

È proprio uno dei nuovi entrati, Świderski, ad impensierire, con un tiro da fuori Maignan approfittando di un’incertezza di Calabria. Dall’altra parte è Leao che negli spazi crea scompiglio nell’area gialloblù.

Minuto 64: Quando sembrava che il Milan fosse in controllo della gara Noslin trova un goal straordinario con un tiro dal limite su cui Maignan non può far nulla: 1-2.

Forze fresche anche per Pioli: Giroud e Musah per Pulisic e Loftus Cheeck al 66′.

Okafor va a destra e Giroud punta centrale . Ora ci crede il Verona e la partita vive di continui cambi di fronte.

Al 70′ incredibile occasione fallita da Leao, prima bravissimo a ricevere palla in verticale da Giroud e a tagliar strada al difendente veronese e poi, quando sembrava ormai goal, meno bravo ad allargare troppo la conclusione sul palo lontano.

Altro cambio Milan: Chukwueze per Okafor al 74′. Risponde Baroni due minuti dopo con Vinagre al posto di Cabal. Al 79′ è il nuovo entrato Chukwueze a segnare con un tiro al volo di mancino scoccato dal limite area dopo la respinta della difesa veronese dal cross dalla bandierina di Bennacer: è l’1-3. Goal che fa il paio con quello di Noslin. Proprio quest’ultimo, qualche secondo dopo, per poco non sorprende Maignan con un tiro dalla distanza.

All’84’ entra Kjaer per Tomori.

Ammonito Rejinders per un’entrata in scivolata considerata pericolosa.

5′ di recupero decretati da Mariani.

Non molla il Verona e Maignan compie una gran parata con il piede sinistro (posizione da portiere di hockey) sulla conclusione di Świderski.

Fischio finale con il Verona in attacco. Finisce 1-3 per il Milan.

BREVE COMMENTO

Buona la prova dei rossoneri contro un Verona indomito. Milan che pecca nella capacità di gestire i ritmi della gara ma che dimostra di saper reggere anche quando gli avversari producono il massimo sforzo. Arriviamo alla pausa per le nazionali consolidando il secondo posto in campionato. Dopo lo stop si andrà a Firenze senza Theo squalificato ed anche oggi abbiamo visto come la catena di sinistra sia fondamentale per le prestazioni e i successi della squadra di Pioli ma ci sarà tempo e modo per ovviare. Una menzione anche per Chukwueze che, al di là del goal, è entrato con l’atteggiamento giusto. Di Okafor abbiamo già detto.

Da verificare i piccoli infortuni occorsi a Maignan e Giroud anche se sembrano facilmente gestibili.

La sosta è sempre tempo di valutazioni e credo che, dopo le critiche per le prestazioni e le conseguenti voci su Pioli nonchè le preoccupazioni sollevate dalle indagini sulla proprietà, si possa dire che il Mister, lo staff e i giocatori abbiano avuto la forza, il carattere, la qualità, le “palle”, diremmo, per guardare avanti e tirare dritto!

Forza Milan

Una risposta

  1. Cronaca e commento di Filippo Galli sono perfetti e non lasciano spazio ad altre considerazioni. Anche a mio parere un buon Milan con la ormai cronica fase di sofferenza , giusto per non rendere mai tranquille le partite. Quando il “vento” ci aiuta un po’ e i campioni giocano ai loro livelli ( Pulisic, Leao , Theo) siamo una squadra che può fare male . Quindi, piedi per terra perché i difetti sono evidenti, ma andiamo a giocarela.Forza Milan!

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