MILAN-VERONA 1-0: IL GOAL DI LEAO STENDE IL VERONA.

Torna in campo il Milan, torna la Serie A. Dopo l’amara sconfitta nel derby e il pareggio a reti bianche all’esordio in Champions League, la squadra di Stefano Pioli si prepara ad affrontare l’Hellas Verona di Marco Baroni.

I rossoneri si presentano con alcune defezioni, rispetto alla consueta formazione titolare: out Theo Hernandez, Calabria e Maignan. Per far fronte alle assenze, mister Pioli si affida a un 1-3-4-3 con Sportiello tra i pali; linea difensiva composta da Tomori, Thiaw e Kjaer; a centrocampo Reijnders e Krunic, ai loro lati Florenzi a sx e Musah a dx. In attacco non cambia nulla, parte dal 1’ il tridente titolare Leao, Giroud e Pulisic.

Mister Baroni sceglie l’1-3-4-2-1: Montipò; Dawidowicz, Hien, Magnani; Terracciano, Duda, Hongla, Faraoni; Folorunsho e Lazovic a supporto di Ngonge.

L’arbitro Maresca decide di posticipare il calcio d’inizio di 25 minuti a causa della forte pioggia che ha reso impraticabile San Siro.  I rossoneri scendono in campo con il terzo kit multicolore che simboleggia l’inclusività di Milano. Una maglia che a me piace ma che è molto distante dall’identità rossonera.

Minuto di silenzio per la leggenda del Milan che ci ha lasciati ieri: Giovanni “Giuanin” Lodetti in arte ‘Ceramica’ o ‘Basleta’. Un giocatore avvolto dall’amore dei tifosi, per la sua bravura, il suo altruismo, la sua simpatia e semplicità.

Riposa in pace Giovanni. Un onore averti conosciuto, non immagini quante dimostrazioni di affetto il popolo rossonero, e non, ti stia riservando.

Per onor di cronaca nel minuto di silenzio si è ricordato anche l’ex Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.

Un abbraccio affettuoso alle famiglie.

Primo tempo

La partita comincia in maniera frizzante: alta l’intensità da parte di entrambe le compagini, molto propositive in fase offensiva.

Il primo squillo del match è targato Verona: dagli sviluppi di un calcio d’angolo, Faraoni, per pochi centimetri non trova il pallone dello 0-1: attento Giroud a liberare l’area. Qualche istante dopo, all’ottavo minuto di gioco, arriva l’azione chiave del match.

Dopo una palla contesa a metà campo, Giroud riesce a imbucare per Leao, il quale, in velocità, è lesto ad infilarsi tra due difendenti del Verona e deposita il pallone nell’angolino basso alle spalle di Montipò in uscita: è 1-0, è subito un grido di gioia quello che si sente a San Siro e da casa. Il portoghese si scrolla di dosso le critiche ricevute dopo la gara con il Newcastle.

L’asse Giroud – Leao sembra funzionare bene nei primi minuti. Tuttavia, il portoghese in maglia n.10, si concede il lusso di un paio di giocate superflue, perdendo spesso palla come capitato nelle ultime uscite. Una sorta di esubero d’estro. A volte serve meno per fare di più. Il suo gol, non a caso, nasce da un’azione semplice: pressing ben riuscito, palla in profondità, corsa e tiro. Ma qui potremmo discutere ad oltranza: la maturazione di un talento passa anche da queste regressioni.

Al 20’ entra in scena anche Marco Sportiello: non fa sentire la mancanza di Maignan sul colpo di testa di Folorunsho e si fa trovare pronto: bell’intervento.

Quattro minuti più tardi arriva il primo cartellino giallo del match, all’indirizzo di Malick Thiaw: la causa dell’ammonizione sono le proteste. Analizzando i cartellini ricevuti dai rossoneri in questa prima parte di stagione, fin troppi sono legati alle proteste. Ammonizioni decisamente evitabili, considerando anche l’ammonizione di Florenzi arrivata dalla panchina quasi a fine partita.

Molta fisicità in campo: nessuno teme di andare a contrasto, il direttore di gara lascia correre. Le due squadre si affacciano spesso nella metà campo avversaria, trovando la costante opposizione di una difesa ben posizionata.

Pulisic poco preciso e fuori dal gioco in questa prima frazione, nonostante l’azione del gol nasca da una sua pressione vincente. Anche Krunic è autore di un primo tempo abbastanza anonimo, probabilmente a causa della molta densità creata a centrocampo dagli uomini di Baroni.

Secondo tempo

Il secondo tempo si apre sulla falsariga del primo. Il Milan gestisce, il Verona aggredisce alla ricerca del pari. Offensivamente i rossoneri si spengono.

Al 65’ Krunic e Giroud lasciano spazio a Loftus Cheek e Jovic, per il primo le condizioni fisiche saranno da valutare: si teme qualche gara ai box.

I ritmi calano col passare dei minuti fino al 72’, quando Pulisic, approfittando di un bel filtrante di Loftus Cheek, riesce a imbastire una bella azione e tenta la conclusione: non si fa sorprendere Montipò.

Al 75’ lascia il campo Florenzi per far spazio al giovane Davide Bartesaghi, classe 2005 a cui Pioli ha dato una discreta fiducia durante il precampionato.

Per il laterale scuola Milan si tratta del debutto in Serie A.

Cinque minuti più tardi, out anche Leao e Pulisic: al loro posto Pobega e Okafor. Lo svizzero entra bene in partita con qualche accelerazione pericolosa. Col senno di poi, avrebbe sicuramente meritato più minutaggio.

L’unica pecca è la poca intesa col compagno di reparto Jovic: aspetto su cui lavorare se si vuole incidere a gara in corso. Lo stesso serbo, qualche minuto più tardi, su un assist al bacio di Okafor, conclude addosso al portiere. L’azione, tuttavia, era stata fermata per un presunto offside.

Nei minuti finali, ancora Jovic protagonista: fa respirare la squadra, guadagnando un fallo dopo l’altro, accumulando importanti minuti di possesso che hanno spezzato le speranze scaligere.

La partita giunge al termine, il Diavolo ritrova il sorriso e porta la firma di Rafa Leao: ora testa a Cagliari!

Luca Lazzaro & Filippo Galli.

Bio: Luca Lazzaro nasce nel 1998 a Catania, Sicilia. Consegue il diploma al Liceo Linguistico, per poi proseguire gli studi all’Università di Catania, guadagnandosi il titolo di Dottore in Scienze e Lingue per la comunicazione. Il mondo del giornalismo sportivo lo affascina, tanto da avvicinarsi a ciò attraverso le sue due più grandi passioni: il calcio e le moto. Da qui nasce l’adesione al progetto Talent Scout sul calcio giovanile; le collaborazioni con Voci di Città per la MotoGP e Filippo Galli per il Milan. Alla fine del 2023 svolge la professione di social media manager e inizia la collaborazione con L’Urlo.

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