MONZA-MILAN O-1: CADE IL MONZA, MESSIAS REGALA I TRE PUNTI AI ROSSONERI

È giunta la 23° giornata di Serie A. Dopo l’ulteriore allungo del Napoli e la vittoria in extremis del Bologna, arriva il turno di Monza – Milan.

Una gara speciale per Berlusconi e Galliani. Il Monza, unica squadra di Serie A imbattuta in questo 2023 ambisce all’Europa; il Milan insegue il secondo posto.

Nel Milan, a sorpresa, giocano Origi e Tomori, a destra preferito Messias a Saelemaekers. Nel Monza Birindelli vince il ballottaggio con Donati e prende il posto di Carlos Augusto; in attacco scelto il tridente Mota, Caprari e Petagna. Formazioni a specchio per le due compagini lombarde. I giocatori scendono in campo con una striscia di rossetto rosso sul volto, dovuta all’iniziativa “Un rosso contro la violenza” per dare un forte segnale di vicinanza a tutte le donne vittime di violenza e sostenerle nel combattere la causa.

FORMAZIONI UFFICIALI:

Monza (1-3-4-2-1): Di Gregorio; Marlon, Pablo Marì, Izzo; Birindelli, Rovella, Pessina, Ciurria; Mota, Caprari; Petagna.

Milan (1-3-4-2-1): Tatarusanu; Kalulu, Tomori, Thiaw; Messias, Krunic, Tonali, Theo; Diaz, Leao, Origi.

IL MATCH:

PRIMO TEMPO

È subito il Monza a premere sull’acceleratore: Ciurria, dopo appena una manciata di secondi, impegna Tatarusanu a seguito di un traversone sporcato di Birindelli. Sul calcio d’angolo seguente Petagna prova l’incornata ma e’ ancora reattivo Tata.

Tanto agonismo e tanta intensità nelle prime fasi di gioco. Alcune incomprensioni tra compagni e la reciproca pressione alta in fase di non possesso, portano a diversi errori in disimpegno da parte di entrambe le formazioni. Le due compagini faticano nella prima costruzione: poche linee di passaggio, tanta densità in campo.

I primi squilli del Milan arrivano dopo 20’, quando Leao si mette in proprio sfoderando un potente tiro dalla distanza che bacia il palo. Poco più tardi ci prova ancora Leao, sempre da fuori, dopo un gran recupero di Messias; sulla ribattuta e’ lesto Brahim ad avventarsi sul pallone sfuggito a Di Gregorio, ma il numero 10 trova la chiusura del portiere.

Ancora il Milan in avanti: al 29’ ci prova Tomori con una conclusione da posizione defilata: non si fa sorprendere Di Gregorio. Due minuti dopo arriva il vantaggio: Kalulu mette al centro per Origi, la difesa brianzola allontana; si avventa sul pallone Messias, il quale scaraventa un mancino potente e preciso alla sinistra di Di Gregorio: è 0-1. Vantaggio rossonero cercato e trovato con una bella conclusione dal limite del brasiliano.

SECONDO TEMPO

Inizia con un piglio aggressivo il Milan, come in chiusura di primo tempo, ma ad avere le occasioni più nitide stavolta sono i biancorossi. Al 53’ Petagna, dopo l’ennesimo disimpegno sbagliato dei rossoneri, conclude centrale dall’altezza del dischetto: nessun problema per Tatarusanu.

Appena qualche minuto più tardi si verifica un episodio, il quale – con tutta probabilità -, sarà materiale di discussione. Theo, in velocità, si scontra con Birindelli diretto verso l’area di rigore.

L’arbitro Rapuano, piuttosto vicino, non ha dubbi: ammonizione per simulazione a Birindelli e possesso Milan. Tante le polemiche in campo per questa decisione: al rallenty il contatto pare esserci stato, seppur di lieve entità. Giudicata esagerata, presumibilmente, l’accentuazione del contatto.

Al 56’ i rossoneri imbastiscono un contropiede pressoché perfetto con Brahim, Leao e Theo: Brahim serve Rafa. Il controllo a seguire del portoghese favorisce l’inserimento ad alta velocità di Theo dalle retrovie, il quale si impossessa del pallone e a tu per tu con Di Gregorio tenta lo scavetto: solo esterno della rete per il laterale francese. Occasione d’oro non concretizzata.

All’ora di gioco vengono effettuati i primi cambi: nel Milan dentro Saelemaekers, Giroud e De Ketelaere, fuori Messias, Origi e Brahim Diaz; nel Monza, invece, fuori Petagna e Birindelli, dentro Machin e Carboni.

I principali pericoli creati dal Milan nascono dalle incursioni della fascia sinistra di Theo e Leao, tuttavia senza particolare esito.

I due allenatori, nelle fasi conclusive, usufruiscono di tutti i cambi a disposizione. Pioli dà spazio (dopo diverso tempo) a Bakayoko, subentrato al posto dell’ammonito Krunic, e fa rifiatare Leao: al suo posto Rebic. Palladino, invece, tenta il tutto per tutto: fuori Rovella (ammonito), Marlon e Mota; dentro Gytkjaer, Sensi e Valoti.

Al 71’ arriva vicinissimo al pareggio il Monza: Ciurria tenta il tiro dal limite ma la palla, in un flipper impazzito, sbatte prima sul palo, poi colpisce la schiena di Tatarusanu e poi nuovamente sul palo (esterno), finendo in calcio d’angolo. Sfortunatissimi i brianzoli.

A cinque minuti dal termine arriva l’occasione più ghiotta di tutta la partita, in favore dei rossoneri. Theo, dopo una cavalcata delle sue, mette in mezzo per Giroud: il francese libera di tacco verso Tonali, il quale conclude in porta. Di Gregorio smanaccia, ma sulla ribattuta arriva Saelemakers; il belga mette in mezzo per il connazionale De Ketelaere che, a due passi dalla porta, trova la respinta della difesa biancorossa.

Al 93’ Izzo, agendo ormai da centravanti, raccoglie un invitante cross al centro dell’area di rigore ma, nonostante la posizione favorevole, il suo tiro finisce alle stelle.

L’arbitro fischia: il Monza non trova il pareggio, nonostante il forcing finale, complice anche un po’ di sfortuna. Il Milan, da parte sua, trova il terzo 1-0 consecutivo e aggancia momentaneamente l’Inter al secondo posto. Decide l’incontro Junior Messias, l’uomo partita.

E’ un Milan che ha ritrovato la solidita’ difensiva che sembrava smarrita. Bravo Pioli e bravi i ragazzi ad aver fatto quadrato contro critiche ed illazioni. Non tutto funziona ancora come prima della sosta ma i rossoneri sono certamente sulla strada giusta.

Credo che l’assenza di Bennacer si stia facendo sentire perche’, nonostante Krunic stia dando il suo contributo con buoni risultati, in fase di impostazione necessita il sostegno di Tonali che, di fatto, impedisce a quest’ultimo la consueta continuita’ negli inserimenti in avanti facendo perdere ai rossoneri la consueta imprevedibilita’.

Da sottolineare la prova di Messias che, oltre al goal ha dimostrato grande impegno nei ripiegamenti.

Ancora una prova maiuscola di Thiaw. De Ketelaere da parte sua non e’ riuscito ad incidere non riuscendo, come raccontato in cronaca, a concretizzare una ghiotta occasione. La sensazione e’ che, non appena riuscira’ a sbloccarsi dal punto di vista realizzativo, ne vedremo delle belle!

Prossimo impegno con una diretta concorrente nella corsa Champion’s : Milan-Atalanta!

Di Luca Lazzaro e Filippo Galli

BIO: Luca Lazzaro è nato e vive a Catania, siciliano classe 1998. Diplomatosi al Liceo Linguistico, prosegue gli studi all’Università di Catania divenendo Dottore in Scienze e Lingue per la comunicazione. Tra le sue passioni, oltre il mondo del pallone, troviamo le moto. Il mondo del giornalismo lo affascina: è per tale ragione che ama scrivere e raccontare storie. Da qui nascono le collaborazioni con Talent Scout e Voci di Città, due realtà differenti che, in sinergia, lo hanno formato professionalmente. L’ambizione più grande? Fare della sua passione un lavoro a tempo pieno.

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