LA RINASCITA DEI BLACK CATS – IL RITORNO ALLA LUCE DEL SUNDERLAND

Un club che non muore mai

C’è una città del Nord-Est inglese che vive e respira calcio da più di un secolo: Sunderland. Fondata nel 1879, la squadra dei “Black Cats” è stata per generazioni simbolo di orgoglio operaio e passione popolare. Sei titoli inglesi e due FA Cup raccontano un passato glorioso, quando Roker Park tremava a ogni rete e il mare del Nord faceva da colonna sonora. Poi gli anni difficili, le retrocessioni, il dolore della terza serie. Ma la fiamma non si è mai spenta: oggi, allo Stadium of Light, il Sunderland ha riacceso la speranza, spinto da un tifo che continua a cantare più forte del vento.

Un ritorno sorprendente

Al ritorno in Premier League, il Sunderland è ripartito con un entusiasmo che ha stupito tutti. Nelle ultime cinque stagioni, solo cinque neopromosse sono riuscite a salvarsi, ma i Black Cats sembrano voler lottare per posizioni molto più ambite. Dopo anni in caduta, il club ha invertito la rotta e oggi viaggia al terzo posto in classifica, a pari merito con il Tottenham e a un solo punto dal Bournemouth. Una squadra giovane, aggressiva e senza paura: dal 2021, con l’arrivo della nuova proprietà, sono arrivati 62 giocatori, di cui ben 45 sotto i 24 anni. La prova di maturità più recente? La vittoria contro il Chelsea, ribaltata dopo lo svantaggio senza mai snaturare la propria identità offensiva.

Una rivoluzione silenziosa

Riconoscenza sì, ma solo quella utile. Il Sunderland ha scelto di stravolgere la rosa che aveva conquistato la promozione: solo due titolari della scorsa stagione, il difensore Ballard e l’esterno Hume, hanno mantenuto il posto. Tutto il resto è stato ripensato. Régis Le Bris, l’allenatore artefice della promozione, è stato confermato e guida il “Progetto 2.0” con idee chiare e calcio moderno. Attorno a lui, la società ha costruito una struttura internazionale: nuovi campi di allenamento, un’area tecnica guidata da Florent Ghisolfi (che ricorderete come direttore tecnico della Roma) e un team di analisti con esperienza nello staff di Luis Enrique. Nel gruppo tecnico c’è anche un tocco d’Italia: Luciano Vulcano, ex vice di Stefano Pioli al Milan, ora braccio destro di Le Bris.

Un presidente da record: Kyril Louis-Dreyfus

Quando nel 2021 Kyril Louis-Dreyfus ha acquistato il Sunderland, aveva appena 23 anni. Figlio del compianto Robert Louis-Dreyfus — ex presidente del Marsiglia e CEO di Adidas —, Kyril è il più giovane proprietario del calcio inglese. Presenza costante allo Stadium of Light, ha investito oltre 150 milioni di sterline per costruire un progetto ambizioso e sostenibile. Dopo due stagioni in cui tutte le neopromosse sono retrocesse, il giovane presidente ha un obiettivo chiaro: restare in Premier e riportare il Sunderland tra le grandi.

L’esperienza di Granit Xhaka

Tra tanti giovani, serviva un leader. E il Sunderland lo ha trovato in Granit Xhaka. A 33 anni, dopo due stagioni in Germania al Leverkusen, il centrocampista svizzero è tornato in Premier per guidare un gruppo inesperto ma affamato. È il giocatore con più minuti in campo e quello che ha corso di più in tutto il campionato: 90 chilometri percorsi finora, simbolo della sua dedizione. Un faro tecnico e morale, capace di unire lo spogliatoio e dare equilibrio nei momenti di pressione.

Le nuove stelle: Sadiki, Diarra, Isidor e Adingra

Il futuro, però, ha volti nuovi. Noah Sadiki, classe 2004, acquistato per 17 milioni dall’Union Saint-Gilloise, è il motore del centrocampo. Habib Diarra, talento dello Strasburgo pagato 31 milioni, è la scommessa più grande, anche se resterà ai box fino a dicembre. Davanti, il bomber Wilson Isidor — arrivato dallo Zenit nel 2024 — ha già timbrato quattro volte. Sulle fasce vola Simon Adingra, ex Brighton e fresco vincitore della Coppa d’Africa 2024 con la Costa d’Avorio. Giovani, ambiziosi e senza paura: sono loro i nuovi eroi dei Black Cats.

Una rinascita che profuma di futuro

Il Sunderland non è più solo una squadra che cerca la salvezza: è un progetto in piena ascesa, con basi solide e una visione chiara. Dalla passione dei tifosi alla modernità della società, tutto punta in una direzione: riportare la luce dove un tempo regnava il buio. E se è vero che il calcio del Nord vive di sudore e resilienza, allora i Black Cats hanno già vinto la loro prima grande battaglia: tornare a credere nei propri sogni.

BIO: Federico Locarno, 21 anni, studente di Management dello Sport con una grande passione per il calcio. Scrivo articoli da circa un anno e mi dedico con entusiasmo e curiosità ad esplorare e analizzare il mondo del calcio, sia quello attuale che quello passato. Inoltre, condivido i suoi miei approfondimenti sul calcio attraverso lo story-telling sui miei profili Instagram e LinkedIn.

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