Tra gli attaccanti austriaci più promettenti della nuova generazione, oltre a Oghenetejiri Kenneth Adejenughure, di cui abbiamo già parlato in un precedente articolo, merita senza dubbio una menzione anche questo giovane calciatore: Dominik Dobiš.
Nato il 20 gennaio 2009 è un centravanti austriaco di origini slovacche attualmente in forza all’AKA Red Bull Salzburg, uno dei vivai più strutturati e visionari d’Europa.
Muove i primi passi nelle giovanili del SV Hirschstetten, per poi compiere un significativo salto di qualità, approdando, all’età di 7 anni, nel settore giovanile del Rapid Vienna, dove rimane fino ai 13 anni. Nel 2022 viene selezionato dall’Akademie Red Bull Salzburg, entrando a far parte di uno dei programmi di sviluppo giovanile più avanzati d’Europa. Nell’ambiente Red Bull, infatti, ogni giovane viene valutato non solo per ciò che sa fare oggi, ma soprattutto per ciò che può diventare ed in questa “fabbrica di talento”, Dominik si sta ritagliando uno spazio da protagonista, mostrando qualità da attaccante moderno.
Attualmente è in forza all’U18 del club austriaco e cresce all’interno di un contesto altamente competitivo e metodico, dove l’attenzione per i dettagli, l’intensità del lavoro quotidiano costituiscono le fondamenta per lo sviluppo di ogni giovane calciatore.
Attaccante brevilineo alto circa 173 cm, con un fisico ancora in fase di sviluppo ma già funzionale al suo stile di gioco. Nonostante la statura contenuta, è esplosivo nei primi metri, con accelerazioni brucianti e un ottimo equilibrio posturale, utilizza entrambi i piedi, pur prediligendo il destro, ed è capace di variare direzione e ritmo con naturalezza. Le sue qualità lo rendono perfettamente adatto al calcio di transizione, dove può esprimere al meglio il suo dinamismo.
Dal punto di vista tecnico è essenziale ma efficace. Ha un primo controllo pulito, gioca bene di prima e mostra una spiccata capacità di scegliere la giocata più funzionale al contesto. Sa legare il gioco abbassandosi tra le linee e ha già un buon senso del tempo nei movimenti senza palla. È particolarmente abile nell’attaccare la profondità: prende il tempo al difensore, anticipa la linea, e si lancia nello spazio con lucidità e freddezza.
Non essendo un centravanti strutturato fisicamente, ha sviluppato una naturale predisposizione a leggere l’azione. È un numero 9 atipico, non domina nel gioco aereo, ma pensa più velocemente degli altri. In area di rigore sa essere letale anche toccando pochi palloni: si muove, taglia, aspetta il momento giusto e quando quel momento arriva, si fa trovare pronto e soprattutto sa far goal.
Tatticamente viene impiegato sia come attaccante in un reparto a due e sia come punta centrale. Ama svariare sul fronte offensivo, le sue caratteristiche si esaltano quando ha vicino a sé un attaccante più strutturato fisicamente, che gli consenta di muoversi con maggiore libertà e attaccare lo spazio.
Il suo gioco, come è giusto che sia per la sua età, presenta ancora margini di miglioramento, in particolare nei duelli aerei, dove fatica a imporsi, e nella fase di pressing, in cui talvolta tende a scollegarsi dal resto della squadra. Anche la sua aggressività nelle riconquiste può crescere ulteriormente. Si tratta di dettagli affinabili con il lavoro quotidiano e il tempo. Il telaio su cui costruire un giocatore di alto livello c’è tutto.
Punto fermo della nazionale austriaca U17, ha apportato un contributo notevole nelle qualificazioni agli europei di categoria, segnando 4 goal in 5 partite, una media realizzativa da vero bomber, e servito 2 assist.
Inoltre nel 2025, a soli 16 anni, ha fatto il suo esordio tra i professionisti con il Liefering, club satellite del Red Bull Salzburg, che milita nella 2. Liga austriaca. Un traguardo non scontato, che dimostra chiaramente la fiducia del sistema Red Bull nel suo potenziale evolutivo.
In sintesi guardando Dominik Dobiš in campo, viene naturale pensare che non tutti i centravanti debbano essere grandi e grossi per incidere e questo, nel calcio moderno, fa spesso la differenza. A nostro avviso il suo percorso è appena cominciato, ma la direzione è chiara, se continuerà a svilupparsi all’interno del sistema Red Bull, potremmo trovarci di fronte ad uno degli attaccanti più interessanti del panorama calcistico austriaco e della generazione 2009.

BIO: Carmine Apollaro nato il 27 novembre 1990. Vive a Morano Calabro, un piccolo paese in provincia di Cosenza. Laureato in scienze motorie, ha lavorato come scout, prima per il settore giovanile del Frosinone Calcio e poi per il settore giovanile del Parma Calcio dove ha svolto anche il ruolo di match analyst per le categorie under 15 e under 16