Privo di una punta di peso (dovremo farci l’abitudine) il Milan Primavera trova un Liberali in stato di grazia che insieme a Bonomi costruisce in tre minuti il 2-0 che vale il primo posto
Ve la ricordate la Banda Bassotti? Non quella che dava costantemente e infruttuosamente l’assalto al deposito di zio Paperone. Quell’altra: quella che, guidata da Dan Peterson, con la scritta “Billy” sulle maglie (da cui nasce il soprannome di Alessandro Costacurta), fu tra le big del basket italiano tra la fine degli anni ’70 e l’inizio degli anni ’80, soprannominata così non tanto per la carenza di centimetri in assoluto, quanto per l’assenza di un vero lungo su cui far gravitare la manovra offensiva.
Il Milan Primavera di quest’anno assomiglia un po’ a quel Billy: tanti giocatori di qualità, nessun “lungo” o, meglio, nessuna prima punta. La squadra che l’anno scorso poteva contare sul giovanissimo Camarda e sul solido Simmelhack (purtroppo solo in prestito, che sta ben figurando nella Superliga, la prima serie danese e che forse avremmo dovuto provare a tenere), quest’anno schiera come punta Filippo Scotti, che in realtà sarebbe più un trequartista. Eppure funziona: dopo una lunga serie di occasioni mancate, i ragazzi di Federico Guidi hanno vinto con la Fiorentina e poi con il Verona, portandosi per qualche ora in testa alla classifica.
E così siamo arrivati al Milan-Cagliari (curiosa simmetria con il Cagliari-Milan della serata) di sabato mattina. I rossoneri scendono in campo al Vismara con Noah Raveyre in porta, Bakoune terzino destro, il 2008 Tartaglia (ormai promosso dall’Under 17) a sinistra e la coppia centrale formata da Minotti e Dutu (che si infortunerà molto presto lasciando il posto a Parmiggiani); a centrocampo Sala è il vertice basso, affiancato da Perin; nella linea dei trequartisti trova posto lo special guest Mattia Liberali fra Ossola e Bonomi; la falsa punta è, come detto, il solito Scotti.
La partita inizia difficile e collosa, con il pressing dei sardi – che navigano esattamente a metà classifica – che rende difficile l’uscita di palla del Milan. Liberali si infortuna commettendo fallo, esce, rientra con una vistosa fasciatura sul ginocchio sinistro, zoppica un po’: e mentre tutti ci chiediamo se riuscirà a rimanere in campo (e ci rammarichiamo per questo ragazzo che sembra non trovare mai la sua occasione, a discapito di un talento immenso), Bonomi lo serve in area, Liberali supera prima un difensore e poi il portiere e con un guizzo calcia di sinistro nella porta ormai vuota. È il 28’ e il Milan conduce 1-0. Ma non basta: pochi minuti dopo, al 31’, le parti si invertono. Liberali, da centrocampo, intuisce – più che vedere – un corridoio centrale e lascia partire un filtrante lunghissimo: Bonomi riceve sulla destra, si accentra, è bravo e fortunato nel primo rimpallo e tira sul palo lontano. Siamo 2-0 e Mattia Liberali, con il decisivo aiuto di Bonomi, dimostra finalmente quello che vale: bel gol e assist visionario per un giocatore che ha già adesso le credenziali tecniche – e anche la caparbietà e il carattere – per accedere a categorie superiori, ma che forse deve crescere un po’ nel fisico, se non in altezza (lì bisogna lasciar fare al Dna) almeno nei muscoli.
La partita non offre molto di più: il secondo tempo assomiglia molto all’inizio del primo, con il Cagliari compatto e aggressivo e il Milan che non concede grandi occasioni e gestisce il vantaggio senza cercare a tutti i costi l’affondo. Ogni tanto Bonomi e Scotti (Liberali esce al 77’ sostituito da un difensore centrale, il che la dice lunga sulla comprensibile strategia di gara) si innescano a vicenda e ne nasce sempre qualcosa di interessante. Al 78’ Raveyre prende un colpo alla testa ed è costretto a uscire in barella per un trauma cranico (è la settimana!): a lui i migliori auguri di una ripresa rapida.
Ma sono i tre minuti di luce accecante fra il 28’ e il 31’ del primo tempo a finire negli archivi. A Liberali il passaggio in Primavera (dove, ricordiamo, resta fra i più giovani in campo), ben diversa dalla Serie C anche per intensità fisica, sembra aver fatto bene (sperando che il ginocchio sia a posto): ora ci auguriamo che possa ripetere le sue magie anche nel Milan Futuro e magari, con calma, seguire le orme del suo amico e coetaneo Francesco Camarda, che questa sera dovrebbe esordire da titolare in Serie A.
Intanto il Milan Primavera si riporta al primo posto a pari punti (22) con la Lazio, che ha già giocato. La Fiorentina a 21 potrebbe superarci (giocherà con l’Inter), mentre il Sassuolo (19) potrebbe affiancarci. La buona notizia, comunque, è che siamo lì, un punto sopra o un punto sotto, ma in perfetta traiettoria play-off. Non sarà sempre facile, lo abbiamo scritto tante volte, proporre a ogni partita questo livello di gioco palla al piede, e a volte sarebbe comodo avere una torre verso cui crossare. Ma lamentarsi è inutile: siamo la Banda Bassotti, andiamo avanti verso il prossimo colpo.
BIO: Luca Villani è nato a Milano il 31 gennaio 1965. Giornalista professionista, oggi si occupa di comunicazione aziendale e insegna all’Università del Piemonte Orientale. Tifoso milanista da sempre, ha sviluppato negli anni una inspiegabile passione per il calcio giovanile e in particolare per la Primavera rossonera. Una volta Kakà lo ha citato in un suo post su Instagram e da quel momento non è più lo stesso.